assicurare
. Il verbo è presente dieci volte nelle opere dantesche, otto in poesia (sempre in rima) e due nella prosa della Vita Nuova, accompagnato di solito dalla particella pronominale ‛ mi ' e ‛ [...] erat terrefactus nimio splendore dictorum apostolorum " (Benvenuto; si confronti il v. 27).
In Fiore LX 7 e CCIV 4, il verbo assume più propriamente il valore di " prender coraggio, ardire ".
Discussa è l'interpretazione di a. in Rime XCI 106 digli ...
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moderare
Domenico Consoli
Il verbo è usato quattro volte nel Convivio, in una precisa accezione filosofica.
Con l'Etica Nicomachea di Aristotele era penetrata nella cultura occidentale la definizione [...] suo il catalogo delle virtù aristoteliche, D. traduce il concetto della medietas in quello della moderatio, espresso appunto dal verbo m. che vale " imporre un freno " agli appetiti, " contenere " entro giusti limiti i moti dell'animo, evitando gli ...
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invilire
Sebastiano Aglianò
Verbo in evidenza negli studi danteschi, perché assunto da D. a designare determinati momenti della sua vita. Dopo la morte di Beatrice, nello stato di prostrazione estrema [...] sull'autorità del Barbi, sono portati ad accostare o a identificare le due condizioni di spirito, indicate con lo stesso verbo. Mancano tuttavia elementi sicuri per scartare definitivamente la vecchia tesi che Guido intenda redimere l'amico da un suo ...
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avvisare
Freya Anceschi
. Verbo transitivo, con il significato proprio di " guardare attentamente ", " osservare ", " esaminare "; frequente nella lingua due-trecentesca (v. per es. Chiaro Amore, io [...] colui che parlava, Adriano V, ignorava che egli era ancora vivo, o che egli non doveva scontare la pena in quel girone, o infine la sua identità.
In Fiore CCVIII 2 avvisa un colpo ismisurato, il verbo significa " assestare " (avendo preso di mira). ...
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diventare
Giovanni Aquilecchia
Il verbo ricorre nell'opera di D. con minore frequenza rispetto al sinonimo ‛ divenire ' (quindici volte nella Commedia, quattro nelle Rime e solo una volta nella prosa): [...] , a sua nota moviensi; poi, diventando l'un di questi segni / ... s'arrestavano; " farsi ", " attuarsi " è infine il significato del verbo in Pd XX 78 l'etterno piacere, al cui disio / ciascuna cosa qual ell' è diventa, quali che siano le particolari ...
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vietare (vetare)
Il verbo (quasi sempre transitivo, spesso passivo; talora con costrutto impersonale) significa " impedire ", o anche " non concedere ", " proibire ". Ha frequenti attestazioni nel Fiore.
Un [...] si riferisce all'esplicito divieto da lei fatto alla donna, di restituire all'amante qualcuno dei doni ricevuti.
Altrove il verbo ha costrutto attivo: Agli uomini lasciam far la larghezza, / ché natura la ci ha... vietata, " non l'ha concessa " a ...
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accorare
. Il verbo è sempre usato in senso figurato (cinque luoghi nella Commedia, uno nelle Rime dubbie e due nel Fiore, sempre in rima), per " addolorare ", " affliggere profondamente ", " torturare [...] piuttosto " inasprire ", " opprimere ", " esasperare ": " ferisce nel cuore e irrita a chieder la pena " (Tommaseo).
Significato più generico ha il verbo in Fiore VII 4 sì che del fior non cred'esser gioioso, / se Pietate e Franchezza no ll'accora, e ...
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dispiacere (verbo)
Gioacchino Paparelli
Si trova usato nella Commedia soltanto impersonalmente, alla III persona singolare con pronome personale: come formula di cortesia, in If XV 31 non ti dispiaccia, [...] da coloro che per essi eran da me odiati; dove d. non è sostantivo - come erroneamente registrato dal Fiammazzo - ma verbo: far dispiacere sta per " rendere odioso " e il participio dispiaciuti indica l'effetto di tale azione (cioè: " una volta che ...
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maneggiare
Luigi Vanossi
Il verbo è in Fiore CLXXIV 5 Chi 'l su' amico [non] pensa di pelare, / infin ch'egli aggia penna in ala o in dosso / ... quella cotal dovria l'uon maneggiare; / ché quanto ch'ella [...] appiglio in Rom., 14639: ‛ Fole est qui son ami ne plume '), perché solo così mi riesce chiaro nel v. 5 il verbo maneggiare... e inoltre l'insieme. Forse l'A. lo scrisse dapprima, seguendo Rom.; poi cambiò il giro della frase, riprendendosi dal v ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...