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reiterare

Enciclopedia Dantesca (1970)

reiterare Nel senso di " ripetere ", " replicare ", il verbo compare soltanto in Pg XIII 30, per creare la sensazione del ripetersi della voce che ricorda, come monito alla carità, la sollecitudine di [...] Maria alle nozze di Cana: La prima voce che passò volando / ‛ Vinum non habent ' altamente disse, / e dietro a noi l'andò reïterando ... Leggi Tutto

DOVETTE O DOVÉ?

La grammatica italiana (2012)

DOVETTE O DOVE? Il ➔passato remoto del verbo dovere ammette la possibilità di usare (nella 1a e 3a persone singolari e nella 3a plurale) sia le forme con la desinenza -etti, sia le forme con la desinenza [...] -ei Entrambe le forme sono corrette, ma oggi dovetti, dovette, dovettero risultano più comuni e frequenti ... Leggi Tutto
CATEGORIA: GRAMMATICA

APRII O APERSI?

La grammatica italiana (2012)

APRII O APERSI? Il ➔passato remoto del verbo aprire (così come nel caso di coprire, di offrire e dei loro composti) presenta la possibilità di usare (nella 1a e 3a persone singolari e nella 3a plurale) [...] sia le forme con ➔radice apr-, sia le forme con radice apers-. Usi Benché in passato le due forme fossero usate indifferentemente, oggi aprii, aprì e aprirono sono decisamente più comuni (e consigliabili) ... Leggi Tutto
CATEGORIA: GRAMMATICA

ANAPESTO

Enciclopedia Italiana (1929)

. Anapesto (gr. ἀναπαιστος, dal verbo ἀναπαίειν, ma è incerto in quale senso della parola: forse in quello di "battere, picchiare", dunque nel significato di metro della zuffa) è chiamato un piede ascendente, [...] costituito di due brevi e una lunga, dunque ⌣ ⌣ -́. Ma l'unità ritmica minima è costituita dall'iterazione di questa serie. versi anapestici. - Per gli anapesti negli antichi canti di marcia spartani cfr. ... Leggi Tutto
TAGS: LETTERATURA LATINA – PROCELEUSMATICO – COMMEDIA ATTICA – IPORCHEMA – OTTONARIO

ricevere; recepere

Enciclopedia Dantesca (1970)

ricevere; recepere [partic. pass. ricetto] Alessandro Niccoli II verbo ricorre in tutte le opere di D., ma con varia frequenza: piuttosto scarse le occorrenze nella Vita Nuova, nelle Rime, nella Commedia, [...] , D. aggiunge che la seconda mente che ciò riceve... a la dilatazione de la prima sta contenta (Cv I III 9); qui il verbo sembra usato con il valore di " avere notizia di una cosa ", " esserne informato ", e lo stesso accade in IV 11 l'uomo buono ... Leggi Tutto

affetto

Enciclopedia Dantesca (1970)

affetto (agg.) Dal participio latino affectus del verbo afficio (Papias: " Affectus ab ‛ afficio -cis ' maceratus, caesus, ex ‛ ad ' et ‛ facio ' "). Si trova soltanto, con valore di aggettivo, in Pd [...] XXXII 1 Affetto al suo piacer, quel contemplante/ libero officio di dottore assunse: s. Bernardo (quel contemplante), " fisso con affetto " (cfr. XXXI 141 li suoi [occhi] con tanto affetto volse a lei), ... Leggi Tutto

conseguire

Enciclopedia Dantesca (1970)

conseguire Lucia Onder . Con costrutto transitivo, il verbo compare in If VII 90 sì spesso vien chi vicenda consegue, " subisce, ha un mutamento di fortuna, di stato ": D. parla dei mutamenti della [...] fortuna che non hanno triegue: / necessità la fa esser veloce: si determinano continui avvicendamenti " che è un dire, Vien qui vicem alterius excipit " (Cesari). Molti antichi commentatori, sostituendo ... Leggi Tutto

ombrare

Enciclopedia Dantesca (1970)

ombrare Federigo Tollemache In senso proprio questo verbo ricorre al participio, riferito al sole o alle stelle, e significa " velato ": Cv III IX 15 per affaticare lo viso molto, a studio di leggere, [...] in tanto debilitai li spiriti visivi che le stelle mi pareano tutte d'alcuno albore ombrate; Pg XXX 25 Io vidi già nel cominciar del giorno / ... la faccia del sol nascere ombrata. Al figurato, invece, ... Leggi Tutto

arare

Enciclopedia Dantesca (1970)

arare . In If XXVI 30, insieme al verbo ‛ vendemmiare ', con generico riferimento al lavoro dei campi: 'l villan... / vede lucciole giù per la vallea, / forse colà dov'e' vendemmia e ara. Sempre in senso [...] proprio, all'infinito con valore di sostantivo, in Cv IV V 15 Chi dirà di Quizio Cincinnato... tolto da lo aratro... a lo arare essere ritornato? In Detto 102 se non, mal camp'are, / che biado non vi grana, ... Leggi Tutto

rincalzare

Enciclopedia Dantesca (1970)

rincalzare Federigo Tollemache Nelle due occorrenze il verbo r. viene usato al traslato: in Pg IX 72 Lettor, tu vedi ben com'io innalzo / la mia matera, e però con più arte / non ti maravigliar s'io [...] la rincalzo, è costruito transitivamente e vale " puntellare con un sostegno " o, per dirla col Buti, " la fortifico con più artificiosità di finzioni et allegorico intelletto ". Invece in Pd XXI 130, ... Leggi Tutto
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Vocabolario
vèrbo
verbo vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
verbo-visivo agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...
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