Forma nominale del verbo, così chiamata dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria dei nomi, di cui segue la flessione distinguendo numero, genere e caso, e dall’altro della categoria [...] dei verbi, in quanto può distinguere la forma, il tempo e l’aspetto e può inoltre averne la reggenza, transitiva e intransitiva. Nelle lingue indoeuropee storiche questo duplice valore, nominale e verbale, si presenta vivo e funzionale, mentre in ...
Leggi Tutto
spirare
Domenico Consoli
Verbo di esclusivo uso poetico, costruito sia assolutamente sia transitivamente, i cui vari significati dipendono da quello fondamentale di " soffiare ", detto principalmente [...] per lo spirare, ch'i' era ancor vivo (Pg II 68; altro caso d'infinito sostantivato); e così in Pg V 81 (dove il verbo ha costrutto impersonale) e XIII 132. Ha relazione con questo valore l'esempio di Rime dubbie VIII 13 fin che la vita spira, " ha un ...
Leggi Tutto
giacere
Antonio Lanci
Verbo ad alta frequenza, di largo impiego soprattutto nella Commedia; è usato in diverse accezioni.
Il significato più frequente è quello proprio di " essere sdraiato " su un piano [...] . anche Rime LXXVII 9 E tal [il padre di Forese] giace per lui nel letto tristo per tema non sia preso a lo 'mbolare.
Il verbo è anche usato per indicare la scarsa ripidezza di alture o passaggi in salita: If XIX 35 quella ripa che più giace, " più è ...
Leggi Tutto
dittare
Bruno Basile
Il verbo (dal latino dictare [frequentativo di dicere], propriamente " dire ripetutamente perché sia scritto " e, per estensione, " parlare ", " dire ", " prescrivere ") compare [...] per carità ne consola e ne ditta / onde vieni e chi se', il verbo significa semplicemente " dire ", come già notava il Buti (" e ne ditta, . Solus proinde de ea digne loquitur qui secundum quod cor dictat verba componit ".
In Vn XX 3 2 Amor e' l cor ...
Leggi Tutto
struggere (istruggere)
Luigi Blasucci
Verbo adoperato da D. in poesia, ma assente nella Commedia. Nei testi sicuramente danteschi esso ricorre solo tre volte, nella locuzione ‛ s. il core ' (Vn XXXI [...] di Rime dubbie: II 9 li [occhi] strugge Morte con tanta paura, e XIV 12 Allor si strugge sì la mia vertute.
Nella forma passiva il verbo ricorre due volte nel Fiore: LXXXVI 8 strutto ne sarà [" andrà in rovina "] que' ch'è 'l più saggio, e CXIX 3 s'i ...
Leggi Tutto
guidare
Andrea Mariani
Il verbo è più usato del corrispondente sostantivo ‛ guida ' e ha un ambito semantico più vasto.
Il valore originario sembra essere quello sinonimo di " condurre ", " scortare [...] richiede infatti una persona che sia al fianco del pellegrino e lo accompagni fino alla visione di Dio.
In molti casi il verbo si riferisce al compito, che Virgilio ha, di essere scorta... saputa e fida (Pg XVI 8), duca di D. attraverso l'Inferno ...
Leggi Tutto
disperdere
Bruno Basile
Il verbo, presente solo nelle Rime e nella Commedia con un basso indice di frequenza, appare in contesti assai diversi l'uno dall'altro.
In If X 48 Fieramente furo avversi / [...] a mia parte, / sì che per due fïate li dispersi, nelle dure parole di Farinata contro i ‛ maggiori ' del poeta, il verbo equivale a uno " scacciare ", aggiuntavi però un'idea di diaspora, considerando che nel Medioevo gli ‛ sbandimenti ' di una Parte ...
Leggi Tutto
comandare
Andrea Mariani
Il verbo, che deriva dal latino commendare, non sembra avere in D. il senso più vicino al valore della base, e non equivale mai, perciò, ad " affidare ", " raccomandare " qualcosa [...] dittologia sinonimica - ordina e comanda - che è rimasta topica); e così la scrittura è soggetto in Fiore CX 1. Stesso significato ha il verbo in Cv IV VII 9 e Pd XI 122, ma ora il soggetto è rappresentato da una persona: Salomone nel primo caso, s ...
Leggi Tutto
schernire
Alessandro Niccoli
Il verbo è adoperato nel senso di " fare oggetto di derisione ", e per lo più s'intende in modo offensivo e sprezzante: Cv III IV 8 lo 'mperadore... ridea e schernia la [...] i vari sentimenti di D.: " una tristezza d'amore, un'aspirazione allo svago, un pensiero di vergogna ".
Altre volte il verbo ha significato più tenue e, pur conservando l'idea di una valutazione negativa e di un comportamento conseguente, esclude il ...
Leggi Tutto
lucere
Antonietta Bufano
Il verbo, che è di largo uso soprattutto nella Commedia, ricorre con particolare frequenza nella forma del participio presente, con valore sia attributivo che predicativo, e [...] che si rifà parvente / per molte luci, le stelle (vv. 5-6); cfr. ancora il v. 37, e XII 139, dove al verbo è unito, in forma enclitica, un pronome: lucemi dallato / il calavrese abate Giovacchino. Lo splendore del cielo del Sole suggerisce a D. una ...
Leggi Tutto
verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...