NICCOLO da Cusa
Dino Buzzetti
NICCOLÒ da Cusa (Nikolaus von Kues; Nicola Cusano). – Nacque a Cusa (od. Bernkastel-Kues), nella diocesi di Treviri, nel 1401, figlio di Johann Krebs (Henne Cryfftz) e [...] buono, perché in accordo con l’insegnamento evangelico. Compose i due brevi opuscoli De aequalitate (1459), dedicato al Verbo concepito come aequalitas del Padre, e De principio (1459), in cui sviluppa il tema procliano dell’inconoscibilità dell’unum ...
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BARTOLO da Sassoferrato
Francesco Calasso
Nacque a Venatura, frazione rurale del Comune di Sassoferrato nell'Anconetano, territorio del futuro ducato di Urbino. La data di nascita, deducendola da quella [...] tempi, normale (J. L. J. van de Kamp).
In un famoso squarcio autobiografico inserito in una sua lezione (in Dig. Nov., De verb. oblig., I. quidam cum filio), B. ricorda di avere ricevuto la sua prima istruzione da un frate Pietro d'Assisi, del quale ...
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CRISPI, Francesco
Fausto Fonzi
Nato nel piccolo centro siciliano di Ribera, nell'Agrigentino, da Tommaso (di stirpe albanese e originario di Palazzo Adriano), commerciante di grano, e da Giuseppa Genova [...] di essere ormai "un albero secco, che non fa più frutto. Posso essere l'eco del passato - aggiunge -, ma non il verbo del momento presente".
I festeggiamenti che gli vengono tributati a Palermo nel 1899 (per quello che si ritiene il suo ottantesimo ...
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CATERINA da Siena, santa
Eugenio Dupré Theseider
Nacque a Siena, nel "popolo" di S. Pellegrino, della contrada dell'Oca, nei pressi di Fontebranda, in una numerosa e modesta, ma non povera, famiglia [...] si tenne il "gran consiglio" della Trinità, in relazione al peccato di Adamo, e si richiese, come cosa "conveniente",che il Verbo s'incarnasse, per dare satisfazione a Dio e alla sua giustizia. In altro luogo, C. presenta l'incarnazione non come atto ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] che la Commedia non volle essere, per nostra fortuna ... Né sentiva in sé [il C.] quella forza di opporsi col verbo al prevalere del male, che aveva il suo concittadino e compagno politico dal quale non è mai ricordato nella Commedia" (Petrocchi ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] lo conducevano le sue quasi infantili convinzioni di buon figliolo, di patriota e di uomo dabbene; la sua adesione al verbo naturalistico e al "verismo", nonché le sue comprensibili e giustificate ambizioni di cittadino-pittore; dall'altro il piano ...
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LOTTO, Lorenzo
Francesca Cortesi Bosco
Nacque a Venezia nel 1480. Nel testamento olografo del 25 marzo 1546 il pittore si dichiara "venetiano", "de circha anni 66". Del padre Tommaso, già defunto nel [...] e ritoccate nel settembre 1555 (ibid., p. 52). Vasari le giudicò "condotte con grazia" (p. 252), quando già trionfava il verbo manierista di Pellegrino Tibaldi. La Presentazione al tempio, fu la sua ultima "poesia".
Inserito alla carta 153 del libro ...
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LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore di Stefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] . 157) sia da Bellori, raffiguravano "L'Angelo Gabriele, che avvisa Maria Vergine che Iddio l'ha eletta Madre del suo Verbo umanato; e nell'altro Maria Vergine annunziata da quello" (disegni preparatori, a Haarlem, Teylers Museum).
Ascanio Filomarino ...
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CASANOVA, Giacomo
Nicola Mangini
Nacque a Venezia il 2 apr. 1725, secondo dei sei figli di Gaetano e di Giovanna (Zanetta) Farussi, detta la Buranella, entrambi attori.
Nel primo capitolo della sua [...] la rèvolution du 1789, ove, come anche in altri scritti noti, egli espresse il suo sentimento di aspra opposizione al nuovo verbo rivoluzionario, maledicendo la "maudite révolution" che segnava la scomparsa di un mondo che era stato anche il suo. Poi ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] dal peccato di Adamo, del quale egli, come s. Agostino, sentì fortissimamente la gravità umanamente irreparabile; ma del suo verbo, che rinnovava i fondamenti della società, solo l'esaltazione della povertà trovò un'eco viva in lui, e soprattutto in ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...