sconfiggere² v. tr. [der. di configgere, col pref. s- (nel sign. 1)] (coniug. come il verbo prec.), non com. - [rimuovere qualcosa che è conficcato] ≈ e ↔ [→ SCONFICCARE]. ...
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favola /'favola/ s. f. [lat. fabŭla, der. del verbo fari "parlare"]. - 1. (lett.) a. [breve narrazione che racchiude un insegnamento morale e che ha per protagonisti uomini, animali, piante o esseri inanimati: [...] le f. di Esopo] ≈ apologo. b. (estens.) [qualsiasi narrazione fantastica] ≈ fiaba, (lett.) fola. ‖ leggenda, mito. ⇑ racconto, storia. 2. (estens.) a. [cosa non vera, raccontata per spacconeria o per scherzo] ...
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scopare v. tr. [dal lat. tardo scopare "spazzare"] (io scópo, ecc.). - 1. [usare la scopa per rimuovere lo sporco, anche assol.: s. una stanza; mettersi a s.] ≈ ramazzare, spazzare. ⇑ pulire. 2. (estens., [...] .) sbattere, (volg.) trombare. b. [assol., detto sia di uomini che di donne, avere un rapporto sessuale] ≈ [→ SCOPARE (2. a)]. ◉ Il verbo scopare è inteso quasi in tutt'Italia solo nel sign. sessuale. Nel sign. 1 gli si preferisce perciò spazzare. ...
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Fabio Rossi
proverbi. Finestra di approfondimento
Definizione - I proverbi sono sentenze stereotipate (raramente coniate da autori noti, più spesso prive di una fonte precisa) che racchiudono un principio [...] bandiera vecchia onor di capitano; beati monoculi in terra caecorum; excusatio non petita accusatio manifesta. Nel caso di verbo espresso, si tratterà quasi sempre delle forme meno marcate temporalmente: presente e infinito. Frequente è il ricorso a ...
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logos /'lɔgos/ s. m. [dal gr. lógos "parola, discorso, ragione"]. - 1. (filos.) a. [nel pensiero greco, la parola come si articola in quello che si dice e, anche, ciò che si esprime attraverso la parola] [...] ≈ logo. ‖ discorso, pensiero. b. [realtà del pensare, sia come attività umana, sia come entità metafisica] ≈ intelletto, logo, ragione. 2. (teol.) [seconda persona della Trinità] ≈ Cristo, Figlio, logo, Parola, Verbo. ...
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usare /u'zare/ [lat. ✻usare, der. di usus, part. pass. di uti "usare"]. - ■ v. tr. 1. a. [fare funzionare un oggetto piegandolo agli scopi per i quali è stato costruito, ideato e sim.: sai u. il computer?] [...] consumare o del com. prendere: fare uso di droghe.
Usi positivi - Se ciò che viene usato è estremamente utile, i verbi più appropriati saranno i formali avvalersi (di), giovarsi (di), valersi (di), o anche le espressioni trarre profitto o giovamento ...
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Fabio Rossi
noia. Finestra di approfondimento
Noia come fastidio - Il sost. n. oscilla tra due sign. diversi: quello di «forte fastidio, dolore» e quello di «insoddisfazione causata da monotonia e sim.». [...] lettuccio (G. Verga); scusi tanto l’incomodo e mille grazie della sua garbatezza (C. Collodi). Dare n. è sostituibile dai verbi disturbare o infastidire: che cosa avete che vi disturba? (C. Goldoni); feci un passo per scostarmi dalla candela che mi ...
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-abile [dal lat. -(a)bĭlis]. - Suff. derivato di agg. tratti da verbi della coniug. in -are; i derivati hanno senso passivo ed esprimono la possibilità o la necessità di quanto predicato dal verbo: applicabile, [...] esecrabile, indimenticabile, mangiabile; in lat. il suff. era adoperato talvolta con valore attivo; di qui, per es., miserabile, stabile; per estens., il suff. è usato, sebbene più raramente, per trarre ...
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se [lat. tardo se(d), incrocio di sī con quid "che cosa"]. - ■ cong. 1. [dandosi il caso che e sim., per introdurre prop. che, nel periodo ipotetico, costituiscono la protasi: resta qui, se preferisci] [...] ≈ considerato che, (lett.) dacché, dal momento che, (lett.) dappoiché, dato che, poiché, visto che. 4. [con valore concessivo, col verbo all'indicativo: se ha qualche torto verso di me, non per questo gli serbo rancore] ≈ anche se, nonostante, quand ...
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sebbene /se'b:ɛne/ cong. [grafia unita di se bene]. - [con prop. concessive e per lo più col verbo al cong.: lo aiuterò, s. non se lo meriti] ≈ anche se, benché, malgrado, nonostante (che), per quanto, [...] quantunque ...
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verbo linguistica Nella grammatica tradizionale, parte del discorso che indica azione, stato, o divenire, in contrapposizione al nome, che indica sostanza o qualità; variabile secondo la flessione verbale, cioè la coniugazione, l’insieme delle...
verbo
Alessandro Niccoli
Il termine ha più valori. In primo luogo, designa la " parola " in quanto voce significativa, segno convenzionale che fa parte di un sistema linguistico; designa, inoltre, il " concetto ", ciò che la mente concepisce...