LORENZO da Viterbo
Lucia Casellato
Nacque a Viterbo da Iacopo di Pietro Paolo, secondo quanto riferisce lo storico viterbese Niccolò della Tuccia nella sua Cronaca, redatta verso la metà del Quattrocento [...] che solleva dubbi sulla sua attendibilità. Ulteriori perplessità sono state poi avanzate anche in merito alla traduzione del verbo "condidit" che, come è stato osservato da Pinelli (p. 194), sembrerebbe meglio convenire alla fondazione della cappella ...
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DE CARO, Lorenzo
Mario Alberto Pavone
Pittore napoletano, fu attivo dal 1740 al 1761.
La produzione pittorica del D., inizialmente confusa con quella di un inesistente L. D. Cayo, è stata oggetto di [...] Solimena tardo, utilizzando l'accentuazione della macchia in termini di palese opposizione alla perdurante continuità del verbo accademico e soprattutto alle delicate atmosfere arcadiche proposte dal De Mura con un inconfondibile chiarore timbrico ...
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Scrittore, storico dell'arte e critico italiano (Novate Milanese 1923 - Milano 1993). Narratore dall'intensa produzione, che ebbe avvio con I segreti di Milano, ciclo inteso a rappresentare, in chiave [...] e il regista E. Banterle la Compagnia degli Incamminati con cui mise in scena alcune sue opere tra cui In exitu (1988) e Verbò (1989). Nel 2012 il Museo d'Arte della Città di Ravenna ha reso omaggio all'intellettuale con la mostra Caravaggio, Courbet ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] , o lo scettro gigliato in riferimento alla profezia di Is. 7, 14, come a Laon, M. è il libro il cui autore è il Verbo incarnatosi in lei; indica il Cristo Salvatore dell'umanità (Lc. 2, 19; 2, 51); è il libro che procede dal Cristo libro. In questo ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] aveva inaugurato nei primi decenni del 20° secolo.
In queste parole Johnson − uno dei divulgatori più in vista del verbo modernista fin verso il 1950 − esprime, con distacco dalle sue precedenti posizioni, la critica a quel sistema di idee attraverso ...
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GIOVENALE da Orvieto
Stefania Bolzicco
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore e mosaicista originario di Orvieto. Operoso nella sua città natale e a Roma durante la prima metà del [...] ejus" (Rondinino; Armellini; Bertini Calosso). Ai lati di questa scena, erano dipinte, rispettivamente, a destra l'Incarnazione del Verbo divino, a sinistra la Crocifissione con santi e la Trinità. Impossibile stabilire con certezza se l'autore di ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] da posposizioni. La distinzione tra nomi di esseri animati e nomi di oggetti inanimati regola la scelta del verbo di esistenza; i verbi, costituiti da una radice e da una parte flessiva, sono divisi in due gruppi principali: a radice consonantica ...
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Vedi PHRADMON dell'anno: 1965 - 1973
PHRADMON (v. vol. vi, p. 139)
F. Zevi
Un'iscrizione che ricorda una statua di Ph. è stata scoperta ad Ostia nell'aprile 1969. Il testo è:
ΧΑΡΙΤΗ ΘΕΜΙΣΤΕΥΟΥΣΑ
ΕΝ ΔΕΛΦΟΙΣ
ΦΡΑΔΜΟΝ [...] commedia attica in ἀρχαῖα e νέα, già nota ad Aristotele, ma canonica presso i grammatici ellenistici.
Per quanto il verbo ποιέω indichi colui che materialmente ha fatto la statua, potrebbe avanzarsi il dubbio che le statue ostiensi fossero non gli ...
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Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente [...] a scrivere tutte le parole in cui si abbia la serie consonantica, é, p, r (ad esempio il verbo épr "divenire"); la zappa (mr), serve per scrivere ad esempio il verbo mr "amare" o il nesso mr in parole più ampie (così ad esempio in mryt "porto"); o lo ...
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VENERE (Venus, etr. Turan)
J. Charbonneaux
Le origini della V. romana sono oscure e discusse; ma l'evoluzione della sua personalità e la storia del suo culto hanno un interesse psicologico e politico [...] imparentato con venia che significa "favore", "grazia", poi "perdono" e con venenum, fascino magico. D'altra parte il verbo veneror, nato dalla stessa radice, esprime un'attitudine religiosa intesa ad ottenere il favore divino. Nato da una religione ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...