Filologo classico (Cuneo 1892 - Muzzano 1961), prof. di letteratura latina (dal 1928) nelle univ. di Cagliari, Padova, Bologna e infine Torino; socio nazionale dei Lincei (1954). Autore di importanti studî [...] (Poeti alessandrini, 1916; Giuliano l'Apostata, 1920; Il verbo di Pitagora, 1924; Virgilio minore. Saggio sullo svolgimento della poesia virgiliana, 1933; Orazio, 1937; e una lunga serie di saggi poi raccolti in Scritti minori, 3 voll., 1955-56), di ...
Leggi Tutto
Linguistica
In grammatica, verbi i., quelli che sono adoperati soltanto nella terza forma del singolare e sono privi di un soggetto determinato, come sono in genere i verbi indicanti fenomeni meteorologici [...] espressione di un soggetto personale e determinato (anche se questo si possa facilmente ricavare dal contesto della frase), e il verbo si trova nella 3° persona singolare preceduta dal pronome indefinito si (come nelle frasi si dice, si credette, s’è ...
Leggi Tutto
Poeta di lingua albanese (Gjakovë, Kosovo, 1942 - Lodève, Francia, 2012). Laureatosi in lettere presso l'univ. di Priština, entrò nel giornalismo. Al realismo socialista della sua prima raccolta (Thirrje [...] "Grida", 1961) è subentrato in seguito un simbolismo ermetico, venato d'ironia: Torzo ("Torso", 1971); Folja ("Il verbo", 1973); Drejtpeshimi ("L'equilibrio", 1981). Ha poi pubblicato, tra l'altro, Buzëqeshje në kafaz (1993), in parte tradotto in ...
Leggi Tutto
(App. III, I, p. 541)
Poeta e saggista francese, morto a Parigi il 22 settembre 1984. Eletto nel 1968 all'Académie Française, se ne dimise clamorosamente nel 1975. Poeta profetico, assegna al linguaggio [...] poteri di salvazione che lo assimilano al Verbo inteso come unità assoluta di esistenza e parola. Il desiderio di assoluto, di ricostruzione della perduta unità con Dio, danno vita talvolta a tranquille scene pastorali o a visioni di rinnovato ...
Leggi Tutto
Scrittrice spagnola (Cartagena 1907 - Madrid 1996). Con lo pseudonimo di Florentina del Mar ha pubblicato varî volumi di narrativa, pagine biografiche e saggistiche. Il suo surrealismo è temperato dal [...] suo erotismo si placa in un linguaggio patetico e pressoché intimista. Ha pubblicato, fra l'altro, le raccolte poetiche Pasión del Verbo (1944), Sea la luz (1947), En un mundo de fugitivos (1960), En la tierra de nadie (1962), Jaguar puro inmarchito ...
Leggi Tutto
Pseudonimo del poeta francese Pierre-Paul Roux (Saint-Henry, Bocche del Rodano, 1861 - Brest 1940). Discepolo di Mallarmé, adepto dell'occultismo, si distinse tra i simbolisti per la tendenza all'eccesso [...] "magnificismo" o "ideorealismo" con il Manifeste du magnificisme (1895), nel quale sostenne il legame tra parola poetica e verbo divino. Autore di versi e prose poetiche (Golgotha, 1884; Les reposoirs de la procession, 1893; Anciennetés, 1903; Les ...
Leggi Tutto
BIGNONE, Ettore
Piero Treves
Nato a Pinerolo il 17 dic. (non il 16 luglio) 1879 da Carlo e da Anita Matteucci, il B. si laureò a Torino in lettere (con una dissertazione su Lucrezio) nel 1901 e in filosofia [...] nel 1902. Seguì le lezioni di G. De Sanctis che portava il verbo della scuola romana del Beloch e avrebbe tosto polemizzato cortesemente col Fraccaroli.
Eppure, fra i giovani "classicisti" che, a cavaliere fra i due secoli, frequentavano l'università ...
Leggi Tutto
Scrittore polacco (Berlino 1908 - Varsavia 1988). Ai suoi continui viaggi e soggiorni in varie parti del mondo si può forse ricondurre la visione aperta della storia, o piuttosto del "labirinto della storia", [...] romanzi. Il ciclo antico (la trilogia Twarz księżyca "La faccia della luna", 1961 e 1967; ma anche Słowo i ciało "Il Verbo e la carne", 1959; Śmierć Aecjuzsza "La morte di Aezio", 1966) s'intreccia così con un ciclo moderno e prevalentemente polacco ...
Leggi Tutto
zeugma Figura retorica che consiste nel rapportare più membri coordinati e paralleli di una frase a un unico elemento che, in astratto, dovrebbe essere ripetuto per ciascuno di essi (Francesco andò a [...] regge appropriatamente solo lacrimare, non parlare) o sintattica (io andai a Napoli, Claudia a Palermo, in cui la prima persona del verbo si adatta al primo soggetto, ma non al secondo, che richiederebbe la terza). I vari tipi di z. sono specie del ...
Leggi Tutto
Giurista e letterato (Firenze 1651 - Roma 1719). Avvocato, ricoprì alte cariche alla corte pontificia e fu (dal 1696) uditore alla Sacra Rota. Particolarmente versato in materia commerciale, pubblicò i [...] che gli acquistarono grande fama. Membro dell'Accademia degli Apatisti, dell'Accademia fiorentina e (1704) dell'Arcadia, dette alla stampa sette canzoni sulla Creazione dell'Uomo e incarnazione del Verbo Eterno (1704) e un Trionfo della Fede (1717). ...
Leggi Tutto
verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...