Volerci, nel significato di 'essere necessario, opportuno', è un verbo pronominale, adoperato nella terza e sesta persona: mi ci vuole più tempo; ci vorrebbero tre ore; c'è voluto del coraggio!; caro mio, [...] penso che ti ci vogliano molti più soldi per ...
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Rinviando a quanto già scritto a proposito di una richiesta analoga, possiamo dire che, a rigor di analisi grammaticale di tipo scolastico, devi è la seconda persona singolare imperativo presente del verbo [...] dovere, essere è l'infinito presente del ve ...
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È corretta, anche se non scorrevole. Forse sarebbe meglio sostituire il burocratizzante sintagma nominale il disturbo con il verbo disturbare. Da notare che il nostro codice penale non contempla la dicitura [...] disturbo della quiete pubblica, che costit ...
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Gollata 'sorso perlopiù abbondante' è un sostantivo ricavato dal verbo gollare, tipico esclusivamente, in origine, del linguaggio giovanile degli ultimi decenni. Gollare è una forma aferetica di ingollare. [...] In gollata si sente l'accostamento etimolog ...
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Si tratta di un verbo di registro colloquiale, adoperato per indicare lo schiacciarsi di un arto, tipicamente un dito del piede o della mano, che viene sospinto con forza dentro, rispetto al corpo, a causa [...] di un urto, di un colpo subìto. Nota anche ...
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Il verbo competere nelle varie accezioni di 'rientrare nella competenza', 'riguardare', 'essere dovuto, spettare', regge sempre il complemento di termine: questo compete a lei = questo LE compete. ...
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Il verbo liberare, nella diatesi riflessiva liberarsi, vale ‘rendersi libero da qualche cosa o da qualcuno’ e, in senso figurato, ‘affrancarsi’. Ha una doppia reggenza preposizionale: di e da. Poiché liberarsi [...] può significare anche, con una sfumatur ...
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Il verbo inorridire può avere come ausiliare sia essere (più comune nell'uso), sia avere. Percepiamo di solito come corretta la forma sono inorridito perché molto spesso adoperiamo sono inorridito come [...] predicato nominale (io sono ora, nel presente, ...
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Nel primo caso, l’avverbio negativo funziona come un modificatore frasale, nel senso che nega l’atto così come viene espresso in tutti i legami sintattici dalla predicazione successiva. Nel secondo caso, [...] l’avverbio domani, pur riferendosi al verbo gi ...
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L'aggettivo disponibile (nel significato di 'aperto alle esigenze altrui') si costruisce con la preposizione a, prima di un nome («è disponibile a tutto sino a diventare inconsistente, un uomo senza qualità», [...] Claudio Magris, Microcosmi) o di un verbo ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...
verbo linguistica Nella grammatica tradizionale, parte del discorso che indica azione, stato, o divenire, in contrapposizione al nome, che indica sostanza o qualità; variabile secondo la flessione verbale, cioè la coniugazione, l’insieme delle...
verbo
Alessandro Niccoli
Il termine ha più valori. In primo luogo, designa la " parola " in quanto voce significativa, segno convenzionale che fa parte di un sistema linguistico; designa, inoltre, il " concetto ", ciò che la mente concepisce...