Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] si è non uditori, ma protagonisti presenti ai fatti. "La nascita del Signore [dice L. nel Natale del 453] nella quale 'il Verbo si è fatto carne' [Giovanni 1, 14], ci sembra di vederla come presente più che celebrarla come passata" (sermone 29, 1). E ...
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(lat. Meditrinalia) Festa dell’antica Roma, che si celebrava l’11 ottobre e in cui si gustava il vino nuovo. Il nome sarebbe derivato, secondo gli antichi, da quello di una dea Meditrina o dal verbo mederi [...] «medicare, curare»; già Varrone nel 1° sec. a.C. ne parla come di festa in disuso ...
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Nell’esperienza giuridica e politica romana, attività mediante la quale un determinato soggetto od organo integrava gli effetti dell’attività di un altro, di per sé non sufficiente a produrli pienamente. [...] Il termine ha la stessa radice del verbo augeo («accresco», «aumento»), cui si fanno risalire anche augurium o Augustus. Di quest’ultimo titolo venne infatti insignito, nel 27 a.C., Caio Ottaviano, proprio al fine di dare riconoscimento formale alla ...
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Agnello
F. Nikolasch
G. G. Pani
F. Panvini Rosati
SIMBOLOGIA E ICONOGRAFIA
di F. Nikolasch
L'a., al pari della pecora e dell'ariete, è tra i simboli principali dell'arte cristiana, soprattutto come [...] di Pietro e Paolo, o con un minor numero di agnelli. L'a. emblema di Cristo allude alla natura umana in cui il Verbo si è incarnato per salvare l'umanità intera, sia Ebrei, sia Gentili; in quanto ariete, egli guida il gregge dei giusti (Cirillo di ...
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cristianesimo
La religione rivelata da Gesù Cristo e, per estensione, la civiltà cristiana. Gesù Cristo è in pari tempo il fondatore del c. e oggetto di culto, di latrìa: riguardato cioè come iniziatore [...] e profeta non meramente umano, ma come Verbo di Dio incarnato, vero Dio e vero uomo, rivelatore e al tempo stesso rivelato, e salvatore e redentore dell’umanità. Dal punto di vista tipologico delle religioni, il c. si presenta come religione fondata ...
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Istituto medievale, consistente in una benevola concessione di beni immobili in godimento, e forse anche di diritti, fatta in accoglimento di una domanda rivolta in forma di preghiera, per una durata determinata [...] e per un corrispettivo. Si distinguono: p. ecclesiastiche, fatte da una chiesa e p. verbo regis, fatte per intervento regio. Nel tardo Medioevo la p., venendo a confondersi con le concessioni feudali, con l’usufrutto e con le enfiteusi, decadde e ...
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qurultai
Presso gli antichi mongoli il termine q. designava l’assemblea di membri della famiglia di Genghiz Khan e, più in generale, dell’aristocrazia mongola. Tale assemblea nel sec. 13° si riuniva [...] per discutere affari importanti, come, per es., l’elezione di un nuovo khan. Il termine, che deriva dal verbo quri («raccogliere», «riunire») nella Turchia moderna significa «assemblea», «congresso». ...
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EGEMONIA
Bruno Bongiovanni e Luigi Bonanate
Egemonia
di Bruno Bongiovanni
L'egemonia dei Greci
Sin dalla stagione 'classica' della civiltà greca, il concetto di 'egemonia' subisce, in concomitanza [...] a consegnare all'età contemporanea la ricca dimensione polisemantica del concetto stesso.Con Erodoto la parola ἡγεμονία, dal verbo ἡγέομαι, è ancorata saldamente al significato originario di comando militare. La si trova infatti utilizzata in quella ...
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Uomo politico francese (Digione 1788 - Saint Louis, Missouri, 1857); avvocato, dal 1818 per breve tempo amministratore del Journal de jurisprudence, aderì, nelle vendite carbonare, alla corrente del La [...] di una condanna, visse esule in Inghilterra. Ivi, conquistato dalle idee dell'utopista R. Owen, passò a bandire il nuovo verbo (Voyage en Icarie, 1840) e, alla vigilia della rivoluzione del 1848, salpò con numerosi seguaci "Icariani" alla volta del ...
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SEVERINO
Eugenio Susi
Eletto verso la metà di ottobre del 638, S., figlio del romano Avieno, forse esponente dell'aristocrazia romana, ma di cui non è conosciuto lo stato ecclesiastico, si trovò ben [...] su suggerimento del patriarca di Costantinopoli Sergio I, enunciava l'esistenza di una sola volontà nell'unica persona del Verbo incarnato, minacciando gravi sanzioni per coloro che, ecclesiastici o laici, si fossero discostati da tali posizioni. Le ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...