GUARNIERI, Romano
Sandra Covino
, Nacque ad Adria, in Polesine, il 20 febbr. 1883, da Francesco e Carolina Cordella, in una famiglia della piccola nobiltà terriera. Dal 1898 al 1900 frequentò il liceo [...] induttiva e intuitiva, ed è facilitato da pochi schemi essenziali e graduali, in cui lo spazio maggiore è dato al verbo e ai suoi tempi. In ogni caso, nel metodo Guarnieri l'insegnamento grammaticale è esplicito; anzi costituisce il presupposto delle ...
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BOSSO, Matteo
Claudio Mutini
Nacque a Verona intorno al 1427 da Giovanni, che compare tra i cittadini di Verona nel 1452 come "aurifex de Mediolano", e da una Sofia di cui si ignora il casato. A Verona [...] anche la sua dottrina da scelte troppo pericolose, che portarono proprio il Ficino ad accogliere, seppure momentaneamente, il verbo savonaroliano. C'è, insomma, nell'ultimo trattato del B. il tentativo di dissipare l'equivoco dell'umanesimo cristiano ...
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PLACIDO, Beniamino
Aldo Claudio Zappalà
PLACIDO, Beniamino. – Terzo di cinque figli (con due sorelle e due fratelli), nacque a Rionero in Vulture, nel Potentino, il 1° febbraio 1929 da Maria Nucci – [...] nostro commissario tecnico, con pesante inflessione romana: “perché è leggero”. Dopo di che si rifiutava di proferire altro verbo. Ma si poteva facilmente immaginare quello che avrebbe voluto dire. Perché non dispongono di quella “palla pesante” che ...
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GALATEO, Girolamo
Alessandro Pastore
Nato a Venezia attorno al 1490, entrò nell'Ordine dei francescani conventuali all'interno del quale trascorse un periodo dedicato allo studio - avrebbe conseguito [...] il G. ricorda che teneva sempre la Bibbia sul pulpito, in contrasto con quei predicatori che, anziché il Verbo del Signore, esponevano "vana Philosophia, fabule et opinione d'homini".
Sul piano dottrinale lo scritto si sofferma ripetutamente ...
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CARMIGNANO, Colantonio
Claudio Mutini
Per molto tempo l'identità di questo scrittore è stata celata sotto lo pseudonimo di "Partenopeo Suavio", con cui il C. firmò le Operette… in varji tempi et per [...] del C. la traduzione in volgare del Rationale Divinorum Officiorum di Gugliemo Durante (Napoli 1539), che lo scrittore eseguì "de verbo ad verbum" e "per consolamento" di Bona Sforza, alla quale è dedicata con un epigramma in latino di non spregevole ...
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CONTI, Bernardino
Sandra Olivieri Secchi
Figlio di Nicolò e Margherita Lisca, nacque a Padova tra il 1440 e il 1450, terzo di cinque fratelli (Naimiero, Antonio, Ludovico e Francesco), in una delle [...] cc. n. n.); Venezia, Bibl. naz. Marciana, Mss. It., cl. VII, 313 (= 8646): Copia di una antiqua Cronica de Venetia conduta de verbo ad verbum (a c. 229r si afferma erroneamente che il C. fu giustiziato dalla Repubblica; si trattò invece del fratello ...
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FRESCOBALDI, Matteo
Fabio De Propris
Figlio del poeta stilnovista Dino e di una Giovanna poi ritiratasi a vita monacale, nacque a Firenze intorno al 1297. Suo fratello Lambertuccio, che aveva lo stesso [...] , Firenze 1977, pp. 49, 64, 69, 78. Interessanti seppur rapide notazioni critiche in G. Gorni, Il nodo della lingua e il verbo d'amore, Firenze 1981, p. 105; D. Frescobaldi, Canzoni e sonetti, a cura di F. Brugnolo, Torino 1984, pp. XIII, 28 ...
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DE GASPERI (Degasperi), Alcide
Piero Craveri
Nacque il 3 apr. 1881 a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo e Maria Morandini. Di famiglia povera, profondamente cattolica, fu primo di quattro figli, ebbe due [...] propagandista. A Vienna, oltre all'intensa partecipazione alle riunioni studentesche, fece attivo proselitismo predicando il verbo della Rerum novarum negli ambienti operai dell'emigrazione trentina, scontrandosi con i socialisti. A Trento ...
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GHERARDO (Gerardo) da Cremona
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Nacque nel 1114, presumibilmente a Cremona. La data di nascita si ricava dal brano di una breve biografia che sarebbe stata redatta da alcuni suoi socii (colleghi e [...] essere considerato il "Liber trium fratrum" (n. 10 della lista dei socii), ossia la traduzione nota con il titolo Verba filiorum Moysii filiis Sekir id est Maumeti, Maeti, Hasen, opera dei figli del matematico Mūsā ibn Shākir, comunemente chiamati ...
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FABRIZI, Nicola
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Modena il 31 marzo 1804 da Ambrogio, avvocato, e da Barbara Piretti, di famiglia comitale ferrarese. Primo di quattro figli, conseguito il diploma di notaio, [...] nel legare a sé una fitta rete clandestina che, in città come Messina e Catania, si articolò in comitati segreti. Il verbo unitario penetrò così anche là dove da sempre trionfava l'idea del separatismo: ma la non risolta antitesi col mazzinianesimo ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...