Lingua e dialetti italiani
Luca Serianni
Seguendo una tendenza già affermatasi nettamente nel secondo dopoguerra, negli anni Ottanta e Novanta l'uso dell'italiano si è consolidato, erodendo l'area dei [...] in costrutti locativi in friulano: vado del medico; di a in sardo: sto partendo a Sassari); di usi transitivi di verbi intransitivi (uscire la macchina, scendere le valigie, in gran parte del Mezzogiorno); di estensione dell'ausiliare avere anche con ...
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GHERARDO (Gerardo) da Cremona
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Nacque nel 1114, presumibilmente a Cremona. La data di nascita si ricava dal brano di una breve biografia che sarebbe stata redatta da alcuni suoi socii (colleghi e [...] essere considerato il "Liber trium fratrum" (n. 10 della lista dei socii), ossia la traduzione nota con il titolo Verba filiorum Moysii filiis Sekir id est Maumeti, Maeti, Hasen, opera dei figli del matematico Mūsā ibn Shākir, comunemente chiamati ...
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LINGUE, REGNO DI SICILIA
MMarcello Barbato
Ricostruire un quadro dei dialetti del Regno in età fridericiana risulta altamente problematico, non solo per i limiti della documentazione, ma anche perché [...] ' a Bari nel 1031). In siciliano non è sicuro che [ll] e fossero già cerebralizzati. La generalizzazione del verbo avere come ausiliare non era compiuta.
Diverso era anche il panorama delle parlate alloglotte. Le colonie albanesi (diffuse in ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] singolare' è ripetuta quattro volte (la, bella, ragazza, pronta), mentre l'informazione 'singolare' da sola è espressa anche nel verbo (è). La ragione di questo fatto, che di per sé è antieconomico, sta proprio nell'offrire al ricevente istruzioni ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] mare ~ vai al mare?), o può affiancarsi a informazioni morfo-sintattiche (come, in inglese, l’inversione di soggetto e verbo);
(b) rendere espliciti aspetti della struttura sintattica dell’enunciato, col segnalarne i costituenti prosodici (§ 4 e 3.3 ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] all’infinito o di aggettivi. Solo la presenza dell’articolo, infatti, permette di etichettare come nome (e non come verbo) potere nel sintagma il potere (addirittura flesso in i poteri). Analogamente, in una sequenza come unire l’utile al dilettevole ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] era ritenuta l’unica lingua che non conoscesse più inversioni dell’ordine delle parole diretto, cioè soggetto-verbo-oggetto, corrispondendo dunque all’andamento del pensiero. Implicitamente è l’argomento della chiarezza (la clarté), a proposito ...
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Tra i possibili criteri di classificazione del testo in generi o tipi (➔ testo, tipi di) è invalso – soprattutto in ambito didattico – un modello di carattere funzionale-cognitivo basato sull’intersezione [...] sufficiente che l’argomento sia introdotto da un indicatore come poiché e la tesi segnalata dal solo futuro nel verbo, come in (23):
(23) Poiché ogni espressione irrazionale numerica è un numero reale e poiché l’espressione irrazionale letterale ...
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Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] il lombardo di origine spagnola malmostoso) e i verbi (il romanesco sgamare, il siciliano abbuffarsi). Una i plastismi da Castellani Pollidori 1995 e 2004) e l’interrogativa che + verbo + a fare? (ma io che lavoro a fare?), di matrice romana ...
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L’etimologia (gr. etymología, lat. etymologĭa) è lo studio dell’origine delle parole. La sua tradizione risale a più di 2500 anni fa: riflessioni etimologiche si conoscono già dai tempi degli antichi Indiani [...] preumanisti cercavano di cogliere le motivazioni raggruppando parole formalmente simili; così si avvicinava il lat. canis al verbo canĕre «cantare» perché il cane non canta («canis a non canendo»). Nonostante tale controsenso – le regole della ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), e soprattutto in alcune frasi negative...
verbo-visivo
agg. Che si avvale della parola e dell’immagine. ◆ Siccome invece [Hugo] Pratt è stato grande artista soprattutto in quanto narratore a fumetti (e se a qualcuno l’espressione può parere ancora riduttiva, «narratore verbo-visivo»),...