Capo dei Galli (m. 46 a. C.), nativo dell'Alvernia. Figlio di Celtillo, ancor giovane organizzò (52) e diresse la ribellione nazionale contro Cesare, riuscendo, dopo alterne vicende, a infliggere una grave sconfitta a Cesare nell'assedio di Gergovia; assediato poi ad Alesia si difese con valore, finché, vista perduta la partita, per placare il vincitore, si offrì prigioniero. Cesare lo tenne per sei ...
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VERCINGETORIGE (Vercingetorige)
A. de Franciscis
Sopra un denario di Ostilio Saserna (circa 48 a. C.) è rappresentata una testa maschile la quale viene in genere interpretata come una figura allegorica: [...] pavor, il terrore; ma v'è anche chi la identifica con Vercingetorige.
La cosa è dubbia, e occorre notare che questa testa assomiglia a quella di un Gallo prigioniero che si trova sopra un denario battuto da Cesare nel 49. La testa ha tratti piuttosto ...
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Uomo politico romano (1º sec. a. C.); combatté agli ordini di Cesare contro Vercingetorige e durante la guerra civile diresse il blocco contro i pompeiani a Marsiglia (49). Nel 48 fu pretore. Nonostante [...] l'affetto dimostratogli da Cesare, prese parte alla congiura contro di lui nella quale ebbe l'incarico di sollecitare personalmente la venuta del dittatore in senato. Dopo il cesaricidio, raggiunse la ...
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Città forte della Gallia, nel paese dei Mandubî, celebre per la vittoria di Cesare su Vercingetorige (52 a. C.).
La posizione di Alesia è descritta dai Commentarii (Bell. Gall., VII, 69 segg.) che non [...] cinta di mura, si estendeva da levante a ponente, conforme alla giacitura del terreno. La notizia che, dopo la vittoria su Vercingetorige, Cesare l'abbia data alle fiamme non è da riguardare come sicura. Dopo gli avvenimenti della guerra del 52 a. C ...
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Capo dell'antico popolo dei Cadurci in Aquitania; allo scopo della rivolta dei Galli contro i Romani nel 52 a. C., fu mandato da Vercingetorige fra i Ruteni, donde tentò di invadere la provincia romana [...] poi morire di fame in carcere), L. riuscì a fuggire ma caduto in mano dell'arverno Epasnatto, amico dei Romani, fu consegnato a Cesare; forse seguì il destino di Vercingetorige. Un suo discendente fu sacerdote all'altare di Augusto e Roma a Lione. ...
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ALESIA (᾿Αλησία, ᾿Αλεσία, Alesĭa, Alisiia)
L. Rocchetti
Città dell'antica Gallia, presso la quale si svolse la battaglia decisiva tra Cesare e Vercingetorige. L'ubicazione di A. ha dato luogo a discussioni, [...] ma oggi, specialmente sulla base dei risultati degli scavi condotti, si è concordi nel ritenere che la città sorgesse sul Monte Auxois nella Borgogna (dipartimento della Côte d'Or), sui cui pendii il villaggio ...
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Antica popolazione della Gallia Belgica, con capitale Bagacum (od. Bavai). I N. lottarono contro Cesare nel 57 e 54 a.C.; nel 52 si unirono all’esercito di Vercingetorige. ...
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Popolo della Gallia celtica nella regione montuosa dell’odierna Alvernia, con capitale Gergovia. Nel 2° sec. a.C. avevano unificato quasi tutta la Gallia in un vasto impero. Il loro condottiero Vercingetorige [...] ebbe un ruolo importante nella resistenza alla conquista romana ...
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Capo degli Arverni (sec. 1º a. C.); durante l'assedio posto da Cesare ad Alesia (52), tentò invano di spezzare l'accerchiamento al comando di un forte contingente accorso in aiuto di Vercingetorige. V. [...] riuscì a superare le fortificazioni dei Romani e minacciò da presso le coorti di Labieno, ma Cesare, manovrando la cavalleria, riprese il sopravvento. V. fu fatto prigioniero ...
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Popolo della Gallia Lugdunense, stanziato fra la Senna e la Loira; il loro territorio, che dobbiamo ritenere piuttosto vasto e popoloso, se per l'ultimo sforzo della guerra di Vercingetorige poteva essere [...] dell'anno 52 essi si assunsero il compito di aprire le ostilità contro i Romani; dopo la sconfitta di Vercingetorige furono definitivmente sottomessi dal legato C. Fabio. Le loro città principali erano Cenabum, detta più tardi Aurelianensis urbs (v ...
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