Armi e armature nella letteratura italianaA cura di Teresa Agovino e Matteo MaselliFirenze, Franco Cesati Editore, 2024Armi e armature nella letteratura italiana, curato da Teresa Agovino e Matteo Maselli [...] , sui temi delle armi nella Roma di Giuseppe Gioachino Belli e sull'uso dei coltelli nelle opere di Giovanni Verga.La sezione Novecento e anni duemila esplora le evoluzioni delle rappresentazioni delle armi nei contesti moderni e postmoderni. Roberta ...
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Veronica GallettaPelleossaRoma, Minimum fax, 2023 Sicilia, 1943. Ma non solo, tanto, tanto altro in questo Pelleossa, di Veronica Galletta, già premio Campiello opera prima con Le isole di Normann (Italo [...] paese è quello, immaginario, di Santafarra, luogo che, come in un romanzo del primo Sciascia, o in una novella di Verga è sovrappopolato di personaggi, di liti ancestrali che li precedono, di morti, segreti, “futtutine” di terre e di mogli.Santafarra ...
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Damiano ScaramellaCome in cieloMilano, NNE, 2023 Girando intorno al giardino della Villa ci siamo ritrovati dietro una siepe, a un passo dagli invitati, ma ben coperti; invisibili. È rimasto lì per quasi [...] villa per ricevimenti. L’ha costruita lui, lavorando duro, «rumpennusi a carina» e facendo un lavoro d’inferno, verghiano (ma Verga tornerà spesso, non solo per dovere territoriale) ad acchittare, da Mastro Don Gesualdo, con markette (l’ho messo in ...
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L’imposizione e la più o meno approfondita spiegazione dei soprannomi, o nomignoli per Giovanni Verga e ingiurie per Leonardo Sciascia (Pirandello usa invece sovente la locuzione X inteso Y) costituiscono [...] un altro indice di attenzione onomastica. Sciascia se ne interessa per motivi soprattutto sociali (e linguistici nella misura in cui la lingua spiega i rapporti sociali): «“[...] qui quasi tutti hanno ...
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Il patriarcato preborghese, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non escludeva le donne dalla sfera culturale. Nella sua Storia della letteratura italiana (1772-1782; seconda edizione 1787-1794), [...] documento in lingua volgare non è il Placito capuano del 960, «Sao ko kelle terre…», ma un frammento di canzone vergata a cavallo fra IX e X secolo, dove una voce femminile si presenta annunciando precoci innamoramenti: «Fui eo madre in civitate ...
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Un autore può battezzare i propri personaggi ricorrendo a forme lessicali curiose o rare, oppure banali e consuete. Inoltre si può misurare il suo impegno o la sua pigrizia onomastica lungo il gradiente [...] chiami? Vincenzo? Oh che brutto nome!”,»), ha lo stesso cognome del notaio Zummo del racconto Dal tuo al mio di Verga: siamo sempre in Sicilia, sempre una professione di legge; dunque plagio inconscio, deferente richiamo o cos’altro?Agli esempi del ...
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Michele Orti ManaraCose da fare per farsi del maleRoma, Giulio Perrone editore, 2024 «Cosa fanno le persone quando non le stiamo guardando?» Parte da un’interrogazione non da poco Michele Orti Manara nelle [...] sua narrazione), a gatti sequestrabili e non – quanto alla prospettiva ferina e simbolica ringraziamo dai tempi degli asini di Verga e mai smetteremo di farlo – in una dimensione di infiammazione perenne del corpo e dello spirito: «quello che tieni ...
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Il sostantivo sentimento, deverbale da sentire, nel suo significato più ampio e pieno (‘momento della vita interiore, pertinente al mondo degli affetti e delle emozioni’) è attestato per la prima volta, [...] («Suspirando piangea, tal che un ruscello / parean le guancie, e il petto un Mongibello») fino a Verga («Mi sento un Mongibello»). Bibliografia minima di riferimentoDI = Schweickard Wolfgang, Crifò, Francesco 1997-, Deonomasticon Italicum. Dizionario ...
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Gadda e il fascismo: tipologie discorsive e strategie stilistiche, in AA. VV., «Strapparsi di dosso il fascismo»: l’educazione di regime nella «generazione degli anni difficili»Luigi MattGadda e il fascismo: [...] , sifilitico sifiliticone, rincoglionito Quirino, inturgidito Predappio, Forlimpopoli Priapomastro, pietoso mimo, Pirgopolinice Spirochetato, kùce-verga, tracotante birro, tetro feneratore de le genti, Priapo Maccherone Maramaldo, trombone in fiera ...
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Se la letteratura cavalleresca ha beneficato, in Italia, di largo apprezzamento, un merito particolare va riconosciuto a Matteo Maria Boiardo e (soprattutto) a Ludovico Ariosto, poeti capaci di trasformare [...] prima»(I promessi sposi, p. 188).Dall’attestazione manzoniana dipendono forse l’espressione essere rodomonte impiegata da Giovanni Verga nel romanzo storico I carbonari della montagna, composto tra il 1861 e il 1862 («Bravo senza essere rodomonte ...
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verga
vérga s. f. [lat. vĭrga]. – 1. a. ant. o letter. Ramo non grosso; ramo secondario: umil colle ..., Ove ’l gran lauro fu picciola verga (Petrarca). b. Bacchetta, bastone lungo e sottile: le verghe dei littori; fustigare, fustigazione...
vergare
v. tr. [der. di verga] (io vérgo, tu vérghi, ecc.). – 1. non com. Percuotere, battere, fustigare con una verga o con verghe: lo presero e lo vergarono a sangue; com. nell’uso tosc. anche nella costruzione v. a qualcuno una legnata,...
verga (virga)
Maria Adelaide Caponigro
Con il significato di " bastone " ricorre in Pg XXVII 80 [il] pastor... 'n su la verga / poggiato; e in If XX 44, nell'episodio della metamorfosi di Tiresia (ripreso da Ovidio Met. III 324-325 " duo magnorum...
VERGA, Andrea
Agostino Palmerini
Psichiatra, nato a Treviglio il 2 giugno 1811, morto a Milano il 21 novembre 1895. Studiò a Pavia, fu direttore del frenocomio di S. Celso a Milano, poi dell'ospedale maggiore di Milano dov'ebbe la cattedra...