Uomo politico francese (Digione 1717 - Versailles 1787); ambasciatore a Costantinopoli (1756-68) e a Stoccolma (dal 1771), fu nominato ministro degli Esteri all'avvento di Luigi XIV (1774); nel 1776 intraprese una politica di aiuti in favore delle tredici colonie nord-americane con le quali nel febbr. 1778 concluse un trattato di alleanza e di commercio. In Europa contrastò l'espansionismo austriaco ...
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Uomo politico francese (Barge, Alvernia, 1745 - Parigi 1792). Compagno di studî di Luigi XVI, entrò in diplomazia e fu a Treviri, poi (1778-84) a Madrid. Governatore della Bretagna, successe (1787) a Ch. [...] Gravier conte di Vergennes come ministro degli Esteri e rimase in carica fino al 20 nov. 1791, tranne la brevissima interruzione del momentaneo allontanamento (1789) di J. Necker, al quale M. si era legato. Coinvolto nella tentata fuga dei sovrani a ...
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Economista e uomo politico (Parigi 1739 - Eleutherian Mills, Delaware, 1817). Seguace di Quesnay, ne espose la dottrina nel libro La physiocratie (1768) e diresse (dal 1768) Les Éphémerides du citoyen. [...] Collaborò con Turgot nel 1774-76, poi per incarico di M. de Vergennes negoziò il trattato di pace con l'Inghilterra (1783) e quello di commercio del 1786. Scoppiata la rivoluzione, D., che fu deputato agli Stati generali e per qualche tempo ...
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Scrittore e uomo politico (Bignon, Provenza, 1749 - Parigi 1791); figlio di Victor, entrato nell'esercito (1767), si distinse nella spedizione di Corsica (1769). Lasciato nel 1770 l'esercito, nel 1772 [...] finanziarî ed economici dell'epoca. Dal luglio 1786 al genn. 1787 fu inviato in missione in Prussia da Ch. de Vergennes. Le note inviate da M. al governo francese, originali e sconcertanti, benché non destinate alla pubblicità, videro la luce tra ...
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