LIGOZZI, Iacopo (o Jacopo)
Luca Bortolotti
Nacque a Verona, probabilmente nel 1547, se si può dar credito a un documento anagrafico datato 1555 che lo dice di otto anni (Gamba, pp. 1 s.). Discendente [...] a Firenze. Nel 1607 firmò la Maddalena in adorazione del Crocifisso per la chiesa di S. Martino a Pisa, nonché la Natività della Vergine e i ss. Sebastiano e Raimondo di Penyafort per il santuario di S. Maria del Sasso a Bibbiena, pala d'altare fra ...
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ATENA (᾿Αϑήνα, Athena)
A. de Franciscis*
Antichissima divinità greca le cui origini risalgono al periodo del Bronzo.
Appare nell'epos quale figlia di Zeus, generata, secondo la teogonia esiodea, dal [...] inghiottito Meti incinta, mentre più tardi sarà considerata soprattutto come frutto della mente sovrana del dio dell'Olimpo. La vergine glaucopide figlia di Zeus egioco balza, secondo il mito antico, già armata dal capo del padre, aperto dal colpo ...
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BREA, Ludovico
Piero Torriti
Nacque a Nizza verso il 1450 da Monone, artigiano bottaio di quella città. Non sappiamo chi l'avviasse alla pittura, forse il Miraglietti, ma già nella sua prima opera certa, [...] un B. non certo collaboratore di tale artista, ma ridipintore, verso il 1475-80, di alcune parti (forse deteriorate) e precisamente delle figure della Vergine e dei Ss. Cosma e Damiano.
Il B. morì tra il 9 marzo 1522 e il 24 marzo 1523.
Fonti e Bibl ...
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GUALDI (Gualdi Lodrini), Pietro Antonio
Cecilia Mazzetti di Pietralata
Nacque a Nembro (nei pressi di Bergamo) il 23 dic. 1716 da Simeone di Domenico Lodrini e da Maria Zuccotti, e fu battezzato il [...] , n. 2, pp. 79-95). Ha infine il sapore di una citazione l'affinità della robusta anima purgante maschile ai piedi della Vergine con l'analoga figura maschile di spalle della tela di Carlo Innocenzo Carloni, del 1755 circa, in S. Andrea a Malegno.
Il ...
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SAMARRA
A. Bisi
Località preistorica mesopotamica, situata sul Tigri a N di Bagdad, da cui prende nome un tipo di ceramica del V millennio a. C.
Nel maggio del 1911 E. Herzfeld rinvenne, al di sotto [...] pavimento di abitazioni islamiche (periodo abbaside, IX sec. d. C.) uno strato spesso m 1,50 e riposante sul suolo vergine, contenente tre sepolture in mattoni crudi e terra battuta, in cattivo stato di conservazione; in queste tombe furono trovati ...
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Scultore (Haarlem, tra il 1355 e il 1360 - Digione 1405 o 1406). Dopo aver lavorato a Bruxelles, dal 1385 fu a Digione al servizio del duca di Borgogna lasciando con la sua opera un profondo segno innovatore. [...] . Dal 1395 S. lavorò al calvario posto al centro della fontana del chiostro della certosa: andate perdute le figure della Vergine, di s. Giovanni e della Maddalena, rimangono un frammento di Cristo crocifisso (ora nel museo di Digione) e la grandiosa ...
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Pittore lombardo (notizie dal 1481 al 1522), con V. Foppa è il maggiore rappresentante della pittura in Lombardia prima dell'avvento di Leonardo da Vinci, del quale peraltro sentì l'influsso nell'ultimo [...] alta qualità pittorica e di sottile suggestione poetica. Al suo stile giovanile appartengono, tra l'altro, la pala con la Vergine in trono e santi della Pinacoteca Ambrosiana e le opere compiute alla Certosa di Pavia (1488-94). Il suo secondo periodo ...
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Pittore (n. Firenze 1354 circa - m. prima del 1413). Iscritto alla compagnia fiorentina di San Luca nel 1387, S. è documentato a Valenza e a Toledo tra il 1395 e il 1401. Nuovamente a Firenze, lavorò agli [...] Carmine (1404), dei quali rimangono pochi frammenti, e nel 1409 firmò il contratto per la decorazione con le Storie della Vergine nella chiesa di S. Stefano a Empoli (1409, i pochi frammenti sono ora nel museo della collegiata), opere che confermano ...
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GUERRIERI, Giovanni Francesco
Roberto Cannatà
Nacque a Fossombrone nel 1589 da Ludovico e Vittoria Draghi (Vernarecci, p. 4). Il padre, dottore in legge, notaio dal 1587 al 1617, godette di ottima stima [...] di Claudio Ridolfi che conferisce un più vibrante nobile respiro all'arte del G. (ibid., p. 127). Di accentuato purismo è la Vergine col Bambino e s. Antonio da Padova, a Saltara, S. Maria del Gonfalone, una cui replica è segnalata da Contini nella ...
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In arte, motivo iconografico riferito alla rappresentazione di una figura con le braccia sollevate lateralmente, in atteggiamento di preghiera. Il motivo è frequente nell’arte tardoantica e paleocristiana, [...] alla pietà religiosa del defunto, pagano o cristiano, poi anche in altre forme di arte con carattere religioso; particolare fortuna ebbe, fin dal 3° sec. e quindi nell’arte copta e bizantina, la rappresentazione della Vergine in tale atteggiamento. ...
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vergine
vérgine s. f. e agg. [lat. vĭrgo -gĭnis, di etimo ignoto]. – 1. a. Donna che non ha mai avuto rapporti sessuali completi: una v.; santa Cecilia v. e martire; le v. Vestali; le sacre v., o assol. le vergini, le suore, le monache; I’...
verginita
verginità s. f. (ant. virginità, virginitade, virginitate) s. f. [dal lat. virginĭtas -atis, der. di virgo -gĭnis «vergine»]. – 1. La condizione di chi non ha avuto rapporti sessuali completi: conservare, togliere, perdere la v.;...