MINNE, Georges
Sophie A. Deschamps
Scultore, nato a Gand il 30 agosto 1866. Fu allievo di J. Delvin e dell'Accademia di Gand, poi dell'Accademia di Bruxelles, dove studiò con van der Stappen. In seguito [...] isolato, consacratosi esclusivamente ai temi religiosi che interpreta con un sentimentalismo appassionato. Abbandonando ogni proposito di verismo, egli adotta una stilizzazione, a volte una deformazione volontaria che disorienta, e nello stesso tempo ...
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Pittore, nato a Roma nel 1897. Frequentò l'Istituto di belle arti di Roma; dal 1926 ha preso parte a quasi tutte le esposizioni italiane e a molte estere: nel 1927 riportò in America la First Honorable [...] D. ha cercato di raggiungere una specie di "concretezza astratta", una super realtà che svela nel suo apparente verismo un germe di reale trasformazione fantastica. Ricordiamo: Carnevale (Coll. Wormilton, New York), Nudo (1928), Donna al caffè, Donna ...
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Bruno Roberti
Angelo, Gioacchino. – Compositore italiano (Palermo 1899 - Roma 1971). Singolare e poliedrica figura di compositore, direttore d’orchestra, autore di colonne sonore e musica di scena, A. [...] da Pietro Mascagni che lo volle come collaboratore e spesso quale maestro sostituto. Fu nel solco del grande verismo musicale italiano che sviluppò il proprio talento, formatosi nel Conservatorio Vincenzo Bellini, studiando violino con Franco Tufari ...
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ABATE, Carlo
Renata Cipriani
Nato a Milano il 20 ott. 1859, studiò all'accademia di Belle Arti di Milano sotto la guida di R. Casnedi, A. Borghi e M. Giuliano. Nel 1889 la sua statua Femmina fu tra [...] Belle Arti di Milano dal 1888. Lavorò a Milano con F. Confalonieri e con R. Galli, seguendo il gusto del verismo lombardo, ispirato ad ideali umanitari. Trasferitosi poi negli Stati Uniti, insegnò per molti anni a Barre (Vermont), nella scuola della ...
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Scultore piemontese, nato a Casal Monferrato il 14 marzo 1859, vivente a Torino, senatore del regno. Figlio di Giovanni B., scultore in legno, studiò all'accademia di Brera (1876-1879); ma più delle opere [...] era già trovata. Ma l'idealismo non impedì al B. di modellare (1882-1887) figurine e gruppi sentiti con accentuato verismo e qualche po' di grottesco (Lavandaie, Contadini, Piove, della Galleria nazionale di Roma) e d'una fattura pittorica, come pure ...
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Scrittore, nato a Villacidro (Cagliari) il 7 agosto 1909. Già insegnante di lettere nelle scuole medie di Ferrara, è ora provveditore agli studi.
Formatosi nell'ambiente pisano e fiorentino, nel gusto [...] inteso a scavare sempre più a fondo i proprî motivi autobiografici, per liberarli da ogni residuo bozzettismo o verismo regionalista, e trasporli, proustianamente, in quella atmosfera trasognata e rifrangente che è l'atmosfera del "tempo perduto" e ...
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In letteratura, l’espressione dei sentimenti o stati d’animo più intimi, dei moti più profondi della sensibilità o della coscienza; ovvero la rappresentazione di aspetti della vita o di ambienti raffigurati [...] storicistico in particolare. Già presente nella narrativa a sfondo analitico e psicologico, e parte essenziale del naturalismo e verismo, esso, con l’accentuarsi ed esasperarsi del culto dell’io e dell’arte come autobiografismo, diventa uno dei ...
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Poeta drammatico, nato a Roma il 20 gennaio 1830, morto a Livorno il 30 agosto 1881. Apparso fra il decadere di quello che fu poi chiamato il basso romanticismo, e le prime avvisaglie di quelle idee che, [...] Nerone:
Quanto allo stile e al modo di condurre
Le scene, credo che l'autor s'attenne
A quella scola che piglia le leggi
Dal verismo e, stimando che in ogni arte
Sia bello il vero, bandì dalla scena
Il verso ch'à rumore e non idea
Pago se potè trar ...
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XENÓPOULOS, Grēgórios (Γρηγόριος Ξενόπουλος)
Commediografo e romanziere greco, nato a Costantinopoli nel 1867 da padre oriundo di Zacinto. Fece i primi studî a Zacinto, poi si laureò in fisica e matematica [...] de] teatro nazionale.
La sua opera, iniziatasi con novelle e commedie ispirate alla vita di Zacinto, secondo il verismo regionalistico allora in voga, presto dall'ambiente provinciale si volse a quello più aperto ed evoluto della borghesia ateniese ...
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HART, Heinrich e Julius
Lavinia Mazzucchetti
Critici e poeti; il primo nato a Wesel il 30 dicembre 1855, morto a Tecklenburg il 12 giugno 1906, il secondo nato a Münster il 9 aprile 1859, morto a Berlino [...] sforzarono di dare alla letteratura tedesca un indirizzo a un tempo moderno e nazionale, senza pedissequo ossequio al verismo francese e con decisa reazione ai vecchiumi postclassici. A Friedrichshagen, presso Berllno, divennero centro della bohème o ...
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verismo
s. m. [der. di vero]. – 1. Tendenza e corrente letteraria italiana dell’ultimo Ottocento e del primo Novecento caratterizzata, nella tematica, dalla rigorosa rispondenza alla realtà effettiva delle situazioni e dei fatti, degli ambienti...
veristico
verìstico agg. [der. di verismo] (pl. m. -ci). – Del verismo, dei veristi, che ha i caratteri del verismo: la narrativa, la poesia, la pittura v. italiana tra Ottocento e Novecento; le tendenze v. del teatro, del cinema; una scena...