Scrittore (Orsogna 1921 - Napoli 1990). La sua narrativa è accentrata intorno a casi o problemi di coscienza: di fede religiosa, cattolica (L'uccello nella cupola, 1954; Il quinto evangelio, 1975, grande [...] critico-saggistiche, della cui validità del resto, in sede propriamente storico-letteraria, ha dato ripetute prove in articoli e volumi (La fortuna del Verga, 1963; Dal naturalismo al verismo, 1966; Contestazioni, 1967; Scritti cristiani, 1979). ...
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RESTIF (o Rêtif) de La Bretonne, Nicolas-Edme
Francesco Picco
Letterato e romanziere francese, nato a Sacy (Yonne) il 23 ottobre 1734, morto a Parigi il 3 febbraio 1806. Figlio d'un contadino di La [...] 'uomo bizzarro, continuamente in preda a idee contrastanti, a sentimenti discordi, adorava i vizî e li descriveva con crudo verismo, ma, al tempo stesso, professava uno strano culto per la virtù, propugnava l'educazione morale con filantropico ardore ...
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GIULIANOTTI, Filippo Silvestro
Barbara Musetti
Nacque a Genova il 31 dic. 1851 da Silvestro e Caterina Cambiaso.
Nel 1864 avviò precocemente la propria formazione artistica presso l'Accademia ligustica [...] resto manifestato anche in ambito genovese, dove la presenza alle Promotrici di opere e artisti al limite tra il genere e un verismo più diretto, per esempio P. Costa e V. Alfano, era divenuta sempre più numerosa già a partire dalla metà degli anni ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] di narratori atipici come E. De Marchi o A. Oriani, che si rifanno, con accenti propri, alle esperienze prossime del verismo, in quest’area meno appariscente raggiunge maturità d’arte il bozzetto, quadretto nitido e compiuto nei suoi brevi limiti, in ...
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ORIANI, Alfredo
Giovanni Cenni
Nacque a Faenza il 22 agosto 1852; morì nella sua villa "Il Cardello" presso Casola Valsenio il 18 ottobre 1909. L'O. ebbe una fanciullezza vuota d'affetti. A Bologna, [...] sempre limpida, in versi spesso faticosi - un mondo innaturale d'idee e d'immagini, un tumulto di passioni oscure. Pure in questo verismo informe già si sente il fremere di un'anima che si sforza di liberarsi da ciò che il cuore contiene di frivolo ...
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Nato a Roma nel 1595 e ivi morto nel 1624. Figlio del duca Giuliano, terzogenito di cinque fratelli, fu mandato a nove anni a Parma presso Ranuccio Farnese per attendere a studî filosofici, nei quali fece [...] fisico e morale, che lo accompagnarono negli ultimi anni della sua breve esistenza e che egli descrive con senso d'ardito verismo, in una bella elegia latina. Nelle sue liriche toscane il C., avverso al manierismo ma non alieno dal tentare nuove vie ...
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Scrittore (Palermo 1858 - Erice 1885); comproprietario e direttore della rivista La Farfalla, nel 1877 si stabilì a Milano, dove l'anno seguente, in gennaio, usciva il primo numero della rivista; dopo [...] di Sicilia, comparve, in 55 puntate, la sua opera più importante, L'ultimo borghese, rist., a cura di S. Comes, nel 1969): una produzione tutta collocabile in quella provincia letteraria tra scapigliatura e verismo e alle soglie del decadentismo. ...
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SALVINI, Salvino
Nello Tarchiani
Scultore, nato a Livorno il 26 marzo 1824, morto ad Arezzo il 4 giugno 1899. Allievo di L. Bartolini a Firenze e di P. Tenerani a Roma; professore delle Accademie di [...] ) suscitò l'entusiasmo di Terenzio Mamiani e la musa di Giuseppe Regaldi. Fu corretto e garbato rappresentante di quel verismo accademico che, dopo Bartolini e Tenerani, dominò nella scultura italiana fino oltre la metà dell'Ottocento.
G. E. Saltini ...
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L'ARRONGE, Adolf
Emma Mezzomonti
Autore drammatico e direttore di teatro, nato ad Amburgo l'8 marzo 1838, morto a Costanza il 25 maggio 1908. Dopo essere stato direttore d'orchestra per diversi anni, [...] , cercava di raggiungere nelle sue rappresentazioni la fedeltà storica, l'accurata disposizione delle masse e anche il verismo scenico a volte ingenuo. Il repertorio del Deutsches Theater continuava a basarsi sui classici e sulla rappresentazione dei ...
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CASTAGNOLA, Gabriele
Franco Sborgi
Nato a Genova il 14 dic. 1828 da Emanuele e da Maria Cuola (Genova, Arch. dell'Acc. Ligustica di belle arti, filza Notizie sugli Accademici di merito), frequentò i [...] Durazzo)ed il 1857, il C. si dedicò da una parte al ritratto, improntando i propri modi sempre a un verismo che accentua i dati di lettura psicologica, dall'altra ad una ricca produzione grafica, costituita in gran parte da stampe litografiche ...
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verismo
s. m. [der. di vero]. – 1. Tendenza e corrente letteraria italiana dell’ultimo Ottocento e del primo Novecento caratterizzata, nella tematica, dalla rigorosa rispondenza alla realtà effettiva delle situazioni e dei fatti, degli ambienti...
veristico
verìstico agg. [der. di verismo] (pl. m. -ci). – Del verismo, dei veristi, che ha i caratteri del verismo: la narrativa, la poesia, la pittura v. italiana tra Ottocento e Novecento; le tendenze v. del teatro, del cinema; una scena...