FACCIOLI, Raffaele
Fabia Farneti
Nacque a Bologna il 27 dic. 1845 da Francesco e da Agata Collina (Bologna, Arch. gen. arcivescovile, Registro battesimale della cattedrale, ad annum); entrò nel 1858 [...] di stigmatizzare nelle opere del F. "l'affettazione" e "la svenevolezza" che connotarono tanta parte dei verismo italiano di tono minore.
Partecipe dell'attività dei circoli culturali cittadini e presente alle principali esposizioni italiane ed ...
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ANTONA TRAVERSI, Camillo
Mario Quattrucci
Nato a Milano il 27 nov. 1857, fratello di Giannino, nel 1880 si laureò in lettere all'università di Napoli. L'A. si fece presto notare per le numerose pubblicazioni [...] a suo modo, subirono l'influenza del secondo naturalismo francese e, specialmente, dei teatro sperimentale di E. Becque. Ma il verismo dell'A. rimase velleitario: raramente fu tradotto in realtà; tipica, in questo senso, è la sua commedia più nota ...
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BACIGALUPO, Niccolò (Nicolò)
Giovanni Ponte
Nato a Genova nel 1837, studiò nel collegio savonese delle Scuole pie, dove fu condiscepolo di A. G. Barrili. A diciotto anni iniziò la sua attività alle dipendenze [...] Confession, chiariscono la limitata poetica del tradizionalista verseggiatore: egli respinge il realismo aspro e l'esigenza scientifica del verismo, interpreta l'arte come evasione, ed esprime il suo favore per la "melodia musicale piena d'incanto ...
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GOLFARELLI, Tullo
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Nacque a Cesena il 24 giugno 1853, da Enrico, orafo, e da Vittoria Bassoli. Apprese la tecnica dell'incisione e della lavorazione dei metalli presso la bottega del padre; dal 1878 [...] e il medaglione per la statua di Ulisse Bandiera.
Se in queste opere il G., abbandonato il verismo accademico riscontrabile ancora nel monumento Ghirardi del chiostro maggiore, ricorre a un classicismo neoquattrocentesco, nel sepolcro Cillario ...
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COPPOLA, Carlo
Raffaella Arisi Riccardi
Nato a Napoli, probabilmente nei primissimi anni del 1600, fu allievo di Aniello Falcone; per questo si pensò sempre a lui soltanto come a un pittore specialista [...] senso opposto), sarebbe riferibile, secondo il Bologna, al "momento dell'esordio, di spiriti veramente falconiani", caratterizzato da un verismo quasi ossessivo che s'avvale dei canestri di vimini, dei fiaschi impagliati, della varietà dei frutti per ...
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DISCOVOLO (di Scòvolo, Scòvolo), Mario
Maria Flora Giubilei
Nacque a Castiglione d'Intelvi (Como) da Luigi Paolo Scòvolo e Luigia Damiani il 25 sett. 1840. In età giovanile fu indirizzato agli studi [...] pp. 32-37); Mostra individuale del pittore Antonio Discovolo, Chiavari s.d. [1931], p. 5; L. Cimaschi, M. di Scovolo e il verismo nella pittura ital. dell'800, in Boll. ligustico, XV (1963), 1-3, pp. 95-106; F. Albonetti, A Bonassola con i Discovolo ...
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Con questo nome si indica, in generale, ogni atteggiamento e funzione dell'umano conoscere che miri a distinguere nel proprio oggetto ciò che in esso ha, comunque, valore da ciò che valore non ha. ll nome [...] in gravi pregiudizî di genere intellettualistico o pedagogico, ne evitavano altri, a noi ben noti sotto i nomi di verismo o estetismo o impressionismo o altri somiglianti.
Col sorgere di una grande poesia alla fine del Medioevo, s'innalza anche ...
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SALVINI
Mario Ferrigni
Famiglia di attori che fa capo a Giuseppe, nato a Livorno nella seconda metà del sec. XVIII, da famiglia oriunda di Orvieto. Insegnante di letteratura in un istituto privato di [...] all'arte in pieno romanticismo, il S. poté attuare in gran parte gl'insegnamenti del Modena nella linea del verismo (compatibile con il repertorio dell'Alfieri, del Pellico, del Marenco, del Giacometti e dei numerosi drammoni stranieri prediletti dal ...
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Drammaturgo spagnolo, il più celebre tra i viventi, nato a Madrid il 12 agosto 1866. A vent'anni s'innamorò d'un'artista di circo equestre, Geraldine; e al seguito di lei girò quasi tutta la Spagna. Circa [...] eredità trasmessa all'autore da un certo teatro a lui precedente), essa è il prodotto d'una certa stanchezza del crudo verismo, che il vigile spirito del B. già avvertiva. La notte del sabato, scritta solo nove anni più tardi, e ritenuta da ...
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Palermi, Amleto
Stefania Carpiceci
Regista, sceneggiatore e soggettista cinematografico, nato a Roma l'11 luglio 1889 e morto ivi il 20 aprile 1941. Autore eclettico, spaziò dalla commedia al melodramma, [...] Barbara impegnata nel classico ruolo della 'sedotta e abbandonata'; nel film gli elementi melodrammatici virano verso un verismo psicologico connotandolo come una delle opere che in quegli anni aprirono la strada al futuro Neorealismo. Nel secondo ...
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verismo
s. m. [der. di vero]. – 1. Tendenza e corrente letteraria italiana dell’ultimo Ottocento e del primo Novecento caratterizzata, nella tematica, dalla rigorosa rispondenza alla realtà effettiva delle situazioni e dei fatti, degli ambienti...
veristico
verìstico agg. [der. di verismo] (pl. m. -ci). – Del verismo, dei veristi, che ha i caratteri del verismo: la narrativa, la poesia, la pittura v. italiana tra Ottocento e Novecento; le tendenze v. del teatro, del cinema; una scena...