Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] parola (per es., lapis). L’s seguita da consonante sonora (b, d, g, l, m, n, r, v) è sempre sonora (es., verismo).
Un discorso a parte merita la pronuncia sorda o sonora dell’s italiana tra vocali nel corpo della parola. Nella pronuncia classica del ...
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Nell'antichità furono sostenute due tesi opposte, note entrambe a Dionisio d'Alicarnasso (I, 26,30), sulle origini degli Etruschi, che per l'una tesi, indigena, erano autoctoni d' Italia per l'altra, greca, [...] rilievo storico e civile dell'impero ha un'essenza che contrasta con la corrente idealizzatrice greca; è in esso quel franco verismo, del resto pieno di gravità e di solennità, che si scorge, sia pure più casalingo e più rispondente alla banale vita ...
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RIFORMATORIO
Pier Francesco Nicoli
. Istituto di prevenzione e di pena, che accoglie i giovani discoli e i minorenni delinquenti e si propone il compito di educarli all'onestà e al lavoro. Mentre la [...] Laura Mantegazza e diventò l'animosa benefattrice di tutti gli sventurati, stupiva il pubblico ottimista e ignaro col tagliente verismo delle sue rivelazioni sui piccoli delinquenti da lei soccorsi e metteva in evidenza l'impossibilità di giungere a ...
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Il maggior poeta romanesco nacque a Roma il 10 settembre 1791 da Gaudenzio e da Luigia Mazio. Ebbe una gioventù infelice per disgrazie familiari e per difficoltà della vita. Costretto a miseri impieghi [...] non offusca l'em0tività e la personalità del poeta che fu certamente uno dei più grandi artisti di quel che in Francia fu detto "verismo" e che già con l'opera del Balzac s'era incamminato per il mondo. Ma più che all'opera dello scrittore francese e ...
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GIUDIZIO UNIVERSALE
Leone TONDELLI
Giuseppina SOAVE
. Al termine della storia dell'umanità, al finire dei tempi, il cristianesimo pone un universale giudizio divino. Tutti i popoli, dalla prima [...] trovano anche in vetrate (Nantes, Poitiers, Bourges, Strasburgo, Rathausen in Svizzera, ecc.) e nelle incisioni tedesche, in cui il verismo nordico è caduto nella mancanza di gusto e nel comune. Nei tempi del Barocco e del Rococò nessuna opera degna ...
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BARTOLINI, Luigi
Arnaldo Bocelli
Giuseppe Marchiori
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Nacque a Cupramontana (Ancona) l'8 febbr. 1892 da Giuseppe e da Vittoria Bonci, che vi conducevano una fattoria. Terminate le scuole medie, venne [...] (con un fervore che ancora sente di romanticismo) a principio della creazione; infine quegli stessi residui di un verismo ottocentesco, ricondotti peraltro nell'ambito di una compiaciuta autobiografia; quell'amore alla natura e insieme al proprio io ...
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REYCEND, Enrico
Piergiorgio Dragone
REYCEND, Enrico. – Primogenito di Luigi, libraio, e di Marianna Savj, nacque a Torino il 3 novembre 1855; ebbe due fratelli, Ernesto e Giovanni, gemelli, nati a Torino [...] Genova, 1885 circa, che a Longhi ricordava Porto di Trouville, 1884, di Eugène Boudin).
Reycend fu un’alternativa al verismo, rapido e rapace, di Delleani: più intimista, più sottilmente e dolcemente poetico. Si raffrontino le vedute del Foro romano ...
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MONTEVERDE, Giulio
Monica Grasso
MONTEVERDE, Giulio. ‒ Nacque a Bistagno (Alessandria) l’8 ottobre 1837 da Vittorio, bracciante e tessitore originario di Casale Monferrato, e da Teresa Rondanino, nativa [...] incisione, Monteverde volle affrontare una composizione difficile e un soggetto nuovo, considerato allora molto audace per il suo crudo verismo. Riuscì così a fondere il dinamismo dell’attimo, la minuzia descrittiva di abiti e oggetti e l’espressione ...
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FERRARI, Pietro Melchiorre
Vincenza Maugeri
Figlio di Paolo, pittore ed architetto, nacque a Sissa (Parma) nel 1735.
Le scarse notizie su Paolo lo dicono nato a Sissa e padre, oltre che del F., di Lorenzo, [...] Luigine), dai quali emerge l'importanza del rapporto col Baldrighi. La vivace indagine psicologica si spinge verso punte di verismo nei due busti di L. Bertoluzzi e della moglie (Galleria nazionale), opere che ancora ai tempi dello Scarabelli Zunti ...
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BERSEZIO, Vittorio
Valerio Castronovo
Nacque a Peveragno (Cuneo) nel marzo 1828 da Carlo, giudice al tribunale di Savigliano, esonerato dalla carica durante la reazione di Carlo Felice per trascorsi [...] di tempo di quarant'anni da giungere ad accogliere riflessi decadentistici e ad anticipare contemporaneamente alcuni motivi del verismo del Verga e del Capuana, sta "nell'essere essa una schietta testimonianza delle varie correnti che dominarono dal ...
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verismo
s. m. [der. di vero]. – 1. Tendenza e corrente letteraria italiana dell’ultimo Ottocento e del primo Novecento caratterizzata, nella tematica, dalla rigorosa rispondenza alla realtà effettiva delle situazioni e dei fatti, degli ambienti...
veristico
verìstico agg. [der. di verismo] (pl. m. -ci). – Del verismo, dei veristi, che ha i caratteri del verismo: la narrativa, la poesia, la pittura v. italiana tra Ottocento e Novecento; le tendenze v. del teatro, del cinema; una scena...