PASSAGLIA, Augusto
Nello Tarchiani
Scultore, nato a Lucca il 1 maggio 1837, morto a Firenze il 4 settembre 1918. Avviato all'arte, in patria, dal padre argentiere e cesellatore di corte, nel 1862 si [...] e divenne scolaro di G. Duprè; e di lui seguì l'indirizzo accademico, cercante un compromesso fra tradizione e verismo. Compì nel 1879 una colossale statua del Boccaccio per Certaldo, e nel 1885 il monumento di Vittorio Emanuele II per ...
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HELLENS, Franz
Pseudonimo dello scrittore belga d'origine fiamminga Frédéric van Ermengen, nato a Gand l'8 settembre 1881. Dal 1912 è direttore della biblioteca del parlamento a Bruxelles; ha fondato [...] (En ville morte, 1905, e Les Hors-le-vent, 1909) ispirati dalla tetra melanconia di Gand; da questa forma di verismo regionale il H. cominciò a liberarsi col romanzo successivo, Clartés latentes (1912) che si avvicina al simbolismo. Acquistata, nella ...
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GRIFONI, Riccardo
Emanuela Bianchi
Nacque a Firenze il 5 giugno 1845 da Ferdinando e da Elisa Granati, appartenenti alla parrocchia di S. Salvi.
Il G. si formò presso l'Accademia di belle arti di Firenze [...] , dal quale derivò la formula del bello nel vero. L'influenza della teoria della copia di L. Bartolini nel senso del verismo e del realismo non comportò, infatti, la completa rinuncia ad attenersi alle forme elaborate dal classicismo e dal purismo.
L ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dalla metà dell’Ottocento, molti pittori pervengono a esiti veristi; in sintonia [...] , superando i tradizionali valori chiaroscurali e tonali mediante l’applicazione del colore per ampie zone, “a macchia”.
Verismo e realismo
A Napoli i pittori Domenico Morelli e Saverio Altamura, sull’esempio dei fratelli Palizzi, riformano la ...
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SCARFOGLIO, Edoardo
Emilio Cecchi
Prosatore e giornalista, nato a Paganica (Abruzzi) il 29 settembre 1860, morto a Napoli il 6 ottobre 1917. Fece i primi studî a Chieti, dove il padre, Michele, esercitava [...] d'influsso carducciano. Studente di lettere a Roma, prese a scrivere di critica letteraria nel Capitan Fracassa, in difesa del "verismo" e del carduccianismo. Il meglio di queste critiche è nel Libro di Don Chisciotte (ultima ediz. riveduta, con pref ...
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Scultore e pittore, nato a Napoli il 9 dicembre 1835, morto ivi il 23 maggio 1917. Per quanto si fosse dedicato anche alla scultura decorativa (nella nuova facciata del duomo di Napoli) e monumentale (statua [...] pittura, dette ogni preferenza alla scultura di soggetto pastorale-generistico, eseguendo, anche in terracotta, statuette condotte con un verismo scrupoloso e che allora parve anche eccessivo (A. Rondani); ma che inviate, fino dal 1869, a numerose ...
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Scrittore tedesco, nato a Jessnitz il 12 luglio 1862, morto a Würzburg l'8 marzo 1890. Fu tra i più geniali del gruppo berlinese dei veristi. Gli amici lo esaltarono "paladino della verità" e "campione [...] le esperienze di vita e di pensiero, banditore del nuovo verbo di Nietzsche non sempre a fondo compreso, seguace del verismo francese. È uno dei più caratteristici esempî tedeschi del poeta decadente e rivoluzionario. Ma tutta l'opera sua è oggi ...
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LÓPEZ SILVA, José
Carlo Boselli
Poeta e commediografo, nato a Madrid il 4 aprile 1860, morto nel 1925. In gioventù fu commesso in un negozio di stoffe, poi contabile in una ditta. Autodidatta, dedicò [...] di "chulos, maios, pícaros y golfos", che poi ritrasse nei suoi libri e nelle opere sceniche con grazia comica e verismo talvolta spregiudicato.
Pubblicò parecchi volumi di versi e diede al teatro numerosi sainetes e non poche zarzuele - spesso in ...
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Doré, Gustavo
Valerio Mariani
Pittore e incisore (Strasburgo 1832 - Parigi 1883), operoso, agl'inizi, nell'ambiente degli artisti francesi del tardo Romanticismo; precoce e fervido compositore, svolse [...] , di E. Delacroix, del quale condivide la ricerca dinamica e concitata, i contrasti chiaroscurali e i tratti di verismo ambientale, senza tentare di misurarsi con lui nella ricchezza e originalità creativa.
Già apprezzato anche come pittore assai ...
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Lempicka, Tamara de (nata Maria Rozalia Gurwik-Górska). - Pittrice (Varsavia 1898, secondo altre fonti 1894 - Cuernavaca, Messico, 1980). Frequentò l'accademia di Pietrogrado, poi, trasferitasi a Parigi [...] dell'ambiente altoborghese e aristocratico di cui L. fece parte tra le due guerre, rivela accanto a un accentuato verismo una personale interpretazione della lezione cubista. Nel 1939 si trasferì negli USA; continuò a dipingere (Il macinino da caffè ...
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verismo
s. m. [der. di vero]. – 1. Tendenza e corrente letteraria italiana dell’ultimo Ottocento e del primo Novecento caratterizzata, nella tematica, dalla rigorosa rispondenza alla realtà effettiva delle situazioni e dei fatti, degli ambienti...
veristico
verìstico agg. [der. di verismo] (pl. m. -ci). – Del verismo, dei veristi, che ha i caratteri del verismo: la narrativa, la poesia, la pittura v. italiana tra Ottocento e Novecento; le tendenze v. del teatro, del cinema; una scena...