Corrente artistica sviluppatasi in Francia nel 19° secolo.
Arte
Il nome i. deriva dall’epiteto, inizialmente usato in senso spregiativo contro i pittori del gruppo, tratto dal titolo di un quadro di C. [...] levant (1873, Parigi, Musée Marmottan).
Il movimento trova le sue fonti di ispirazione nella pittura romantica (E. Delacroix), nel verismo di G. Courbet, nell’osservazione del vero dei paesisti di Barbizon, nel lirismo pittorico di J.-B.-C. Corot. Si ...
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Scrittore, poeta e giornalista spagnolo (Madrid 1881 - ivi 1947); traduttore di Verlaine, imitatore di Rubén Darío, ha contribuito con le sue opere, El caballero de la muerte (1909), Dietario sentimental [...] (1920), Poemas saturnianos (1921), ecc., alla diffusione degli aspetti più morbosi e decadenti del "modernismo". Ricche di esasperato verismo le sue novelle: l'autore mostra di conoscere bene le tradizioni di Madrid e di prediligere l'analisi di ...
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Romanziere e autore drammatico francese (Aix-en-Provence 1847 - Triel 1901), appartenne alla corrente naturalista e fu amico e tenace difensore di Zola. Fece parte del gruppo di Médan, e partecipò alle [...] la bataille. Il suo romanzo più noto, La fin de Lucie Pellegrin (1880; ridotto poi per il teatro, 1888), è di un verismo violento. Altri romanzi: Celle qu'on n'épouse pas (1879); Le besoin d'aimer (1885); Madame Meuriot (1891); Vallobra (1901). Per ...
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HELLENS, Franz
Pseudonimo dello scrittore belga d'origine fiamminga Frédéric van Ermengen, nato a Gand l'8 settembre 1881. Dal 1912 è direttore della biblioteca del parlamento a Bruxelles; ha fondato [...] (En ville morte, 1905, e Les Hors-le-vent, 1909) ispirati dalla tetra melanconia di Gand; da questa forma di verismo regionale il H. cominciò a liberarsi col romanzo successivo, Clartés latentes (1912) che si avvicina al simbolismo. Acquistata, nella ...
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Pseud. del conte Luciano von Ingenheim, scrittore italiano di famiglia oriunda tedesca (Calprino, Canton Ticino, 1868 - Parigi 1929). Fu uno dei primi collaboratori del Marzocco; diresse (1898-1900) un [...] sera. Nella sua copiosa produzione, comprendente romanzi e novelle, egli mirò a rappresentare, con uno spirito che lo ricollega al verismo lombardo, la società mondana del suo tempo, in una serie di quadri, figure e situazioni dominati dall'intrigo d ...
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INVREA, Gaspare (pseudonimo Remigio Zena)
Giuseppe Zaccaria
Nacque a Torino il 23 genn. 1850 dal marchese Fabio e da Teresa Galleani d'Agliano (che, seguendo un'antica consuetudine, aveva voluto partorire [...] 14-18; G. Del Vecchio, Remigio Zena (G. I.) romanziere e poeta storico, Roma 1960; E. Villa, Remigio Zena, in Scapigliatura e verismo a Genova, Roma 1969, pp. 103-397; Id., introd. a R. Zena, Romanzi e racconti, Bologna 1971; G. Cattaneo, introd. a R ...
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Scrittore belga (Anversa 1875 - Saint-Germain-en-Laye, Île-de-France, 1932). Esercitò in patria la professione di ingegnere; nel 1920 si stabilì in Francia, dove esordì come scrittore con il romanzo Histoire [...] (1927). In questi romanzi egli racconta vite umili con osservazione minuziosa, ma con un'umana comprensione che lo allontana dal verismo per avvicinarlo ai modi, evocativi pur nel naturalismo, di scrittori come Jules Renard e Charles-Louis Philippe. ...
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CAPUANA, Luigi
Enrico Ghidetti
Nato a Mineo (Catania) il 29 maggio 1839, primogenito di sette femmine e due maschi di Gaetano, agiato possidente terriero, e Dorotea Ragusa, trascorse felice gli anni [...] 721-60; G. Trombatore, L.C. critico, in Belfagor, IV (1949), pp. 410-24 (poi rifuso con il saggio C. e il verismo pubblicato in Arena, gennaio-marzo 1954, e in Riflessi letterari del Risorgimento in Sicilia, Palermo 1960, pp. 73-106); G. Ragonese, in ...
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Scrittore, nato a Villacidro (Cagliari) il 7 agosto 1909. Già insegnante di lettere nelle scuole medie di Ferrara, è ora provveditore agli studi.
Formatosi nell'ambiente pisano e fiorentino, nel gusto [...] inteso a scavare sempre più a fondo i proprî motivi autobiografici, per liberarli da ogni residuo bozzettismo o verismo regionalista, e trasporli, proustianamente, in quella atmosfera trasognata e rifrangente che è l'atmosfera del "tempo perduto" e ...
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In letteratura, l’espressione dei sentimenti o stati d’animo più intimi, dei moti più profondi della sensibilità o della coscienza; ovvero la rappresentazione di aspetti della vita o di ambienti raffigurati [...] storicistico in particolare. Già presente nella narrativa a sfondo analitico e psicologico, e parte essenziale del naturalismo e verismo, esso, con l’accentuarsi ed esasperarsi del culto dell’io e dell’arte come autobiografismo, diventa uno dei ...
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verismo
s. m. [der. di vero]. – 1. Tendenza e corrente letteraria italiana dell’ultimo Ottocento e del primo Novecento caratterizzata, nella tematica, dalla rigorosa rispondenza alla realtà effettiva delle situazioni e dei fatti, degli ambienti...
veristico
verìstico agg. [der. di verismo] (pl. m. -ci). – Del verismo, dei veristi, che ha i caratteri del verismo: la narrativa, la poesia, la pittura v. italiana tra Ottocento e Novecento; le tendenze v. del teatro, del cinema; una scena...