Scultore (Polistena 1859 - Napoli 1939). Interessato al verismo, fu poi esponente del liberty. Noto per le figure femminili (Estasi, Ascoli Piceno, Pinacoteca civica), eseguì anche alcuni monumenti: a [...] Castellammare di Stabia (a L. Denza e ai Caduti); a Napoli (a T. Campanella, aula magna dell'università, 1907; al generale Cosenz, 1911) ...
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Pittore (Mapello 1857 - Bergamo 1939), fratello di Ermenegildo. Aderì dapprima al verismo; si dedicò poi specialmente al ritratto, alla maniera di C. Tallone. ...
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Scultore italiano (Brembate di Sotto, Bergamo, 1859 - Milano 1908). Seguì la via di un verismo eclettico e umanitario, conforme alla moda dei tempi. Fra le opere sue più note: Lavoro notturno (Milano, [...] Galleria d'arte moderna), S. Luigi Gonzaga che soccorre gli appestati (Milano, S. Satiro), sculture sepolcrali, busti, ecc ...
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Pittore e poeta (Firenze 1606 - ivi 1664). Allievo di M. Rosselli, si distinse per un sottile verismo e un accurato studio della luce, raggiungendo felici risultati, più che nelle pale d'altare, in opere [...] quali Il trionfo di David, Giacobbe al pozzo (ambedue a Firenze, Galleria Palatina), Lot e le figlie (Uffizi), La Samaritana (Vienna, Kunsthistorisches Mus.), La musica (Roma, collezione Busiri Vici). ...
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Pittore italiano (Casandrino 1812 - Napoli 1885). Allievo di A. Pitloo, fra i pittori della "scuola di Posillipo", dipinse paesaggi segnati da preciso verismo e finezza cromatica (Paesaggio con ponte, [...] Napoli, museo Capodimonte) ...
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Pittore (Castellammare di Stabia 1859 - Venezia 1941). Stabilitosi con la famiglia a Venezia, frequentò l'accademia (1871-76) sotto la guida di P. Molmenti. Inizialmente attratto dal verismo, e in particolare [...] da G. Favretto, si rifece poi ai grandi esempî della pittura veneziana del Cinque e Settecento mirando soprattutto a effetti di grazia decorativa e di colorito vivace. Riscuotendo largo successo, trattò ...
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Pittore (Bruxelles 1867 - ivi 1939), uno dei migliori paesisti belgi. Trasse pressoché esclusivamente i suoi temi dalla terra belga, ma con grande varietà di motivi. Passò da un verismo attento a maggiori [...] preoccupazioni di carattere formale ...
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Scultore (Schleswig 1798 - Copenaghen 1868). A Roma (1824-34) si formò sull'esempio di B. Thorwaldsen uno stile rigidamente neoclassico, che soltanto verso il 1858 inclinò verso un blando verismo. In Danimarca [...] e nei paesi scandinavi fece gran numero di monumenti pubblici, statue e busti. Il figlio Christian Gottlieb (Copenaghen 1836 - ivi 1913) fu anch'egli scultore e soggiornò lungamente a Roma, dove eseguì ...
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Scultore (Varallo 1806 - ivi 1887), allievo, a Roma, di B. Thorvaldsen. Sono suoi, a Torino, i monumenti a V. Gioberti (1859) e a Lagrange (1867), in cui inclina a un verismo accademico, e, ad Altacomba, [...] il monumento funebre di M. Cristina di Savoia ...
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Pittore francese (Granville 1870 - Parigi 1943). Con P. Sérusier, P. Bonnard e P. Ranson, suoi compagni all'Académie Jullian, partecipò al movimento di reazione contro il naturalismo e il verismo, fondando [...] il gruppo dei Nabis, di cui fu anche il portavoce teorico (Définition du Néo-traditionalisme, pubbl. nel 1890 in Art et Critique). Impegnato nel propugnare l'ideale dell'unità delle arti e un ritorno ad ...
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verismo
s. m. [der. di vero]. – 1. Tendenza e corrente letteraria italiana dell’ultimo Ottocento e del primo Novecento caratterizzata, nella tematica, dalla rigorosa rispondenza alla realtà effettiva delle situazioni e dei fatti, degli ambienti...
veristico
verìstico agg. [der. di verismo] (pl. m. -ci). – Del verismo, dei veristi, che ha i caratteri del verismo: la narrativa, la poesia, la pittura v. italiana tra Ottocento e Novecento; le tendenze v. del teatro, del cinema; una scena...