verace
Alessandro Niccoli
È presente in tutte le opere, compreso il Fiore, in una gamma di accezioni più ampia di quella ricoperta nell'italiano moderno.
In un primo gruppo di esempi è riferito a Dio, [...] di s. Paolo. E così la teologia è la verace manna (XII 84) dell'anima in quanto nutre l'uomo di una verità assoluta.
Il ricco contenuto dottrinario di tutta la canzone e l'evidente richiamo alle parole della Vergine al momento dell'annunciazione (cfr ...
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scolastichese
s. m. (iron.) Il linguaggio dell’istituzione scolastica, venato da tratti puristici e burocratici.
• Mantenendo in vita un improbabile «scolastichese», la scuola instilla l’idea di una [...] doppia verità linguistica (la forma corretta è egli, anche se parlando si dice lui, e così via) che continua ad avere pessimi effetti sulla capacità di gestire con disinvoltura il testo scritto. (Giuseppe Antonelli, Sole 24 Ore, 30 agosto 2009, p. 26 ...
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Chiesa Si definisce cattolica, cioè "universale", la Chiesa cristiana di Roma, a partire all'incirca dal tempo dell'Editto di Costantino (313), che stabilì che il cristianesimo era religione lecita nell'Impero [...] a lui e agli altri apostoli la diffusione e la guida, e costituì per sempre "colonna e sostegno della verità". Questa Chiesa, in questo mondo costituita e organizzata come società, sussiste nella Chiesa cattolica, governata dal successore di Pietro ...
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Filosofo statunitense (Springfield 1917 - Berkeley, California, 2003), fu prof. di filosofia nelle univ. di Stanford, di Princeton e di California. Influenzato da W. V. Quine, si occupò di problemi semantici, [...] segnalandosi per una teoria del significato fondata sulla teoria della verità di A. Tarski. Di grande rilievo e influenza sono stati inoltre i suoi studî sull'interpretazione filosofica e la spiegazione dell'azione umana, in cui sostenne un ...
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Saccheri
Saccheri Giovanni Girolamo (Sanremo, Imperia, 1667 - Milano 1733) matematico e logico italiano. Gesuita, insegnò filosofia e teologia a Torino e matematica a Pavia. Del 1697 è la Logica demonstrativa, [...] ’infinito di proprietà tipiche invece del finito. Per dimostrarne la falsità, infatti, Saccheri mostrò che la conseguenza della sua verità sarebbe stata l’esistenza per due rette parallele di una perpendicolare comune in un punto all’infinito, il che ...
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Nelle religioni, intervento di uno spirito divino che, con azione soprannaturale, determina la volontà dell’uomo ad agire o pensare in un determinato modo, o rivela alla sua mente delle verità, spesso [...] stimolandolo e guidandolo a esprimerle con la parola o con gli scritti.
Conosciuta e ammessa nelle religioni del mondo classico, l’i. ha assunto particolare importanza nell’ebraismo e soprattutto nel cristianesimo. ...
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(App. II, i, p. 815; III, i, p. 508; V, ii, p. 20; v. ecumenismo, App. IV, i, p. 623)
Movimento ecumenico è l'espressione generalmente adottata per indicare i molteplici sforzi compiuti dalle Chiese cristiane [...] documenti di studio sui suoi due temi principali: l'unità della Chiesa e la testimonianza comune. Dopo La gerarchia delle verità e La Chiesa locale e universale (1990), il gruppo misto ha pubblicato nel 1993 La formazione ecumenica, riflessioni e ...
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apodissi
Dal gr. ἀπόδειξις «dimostrazione». Termine assunto dalla logica aristotelica per indicare il rigoroso processo di prova della validità di una singola proposizione mediante la sua deduzione da [...] un’altra verità più generale. Tale deduzione è compiuta dal pensiero dianoetico e ha per fondamentale strumento il sillogismo. L’inizio del processo apodittico non può esser fatto risalire all’infinito, nell’esigenza di provare le premesse di ogni ...
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Nel cristianesimo primitivo, appellativo (gr. μάρτυς, «testimone») in un primo tempo degli apostoli, in quanto testimoni qualificati della vita e della resurrezione di Cristo; successivamente di coloro [...] che attestavano la verità del cristianesimo, dando prova, in circostanze pericolose, di fede incrollabile; in periodi di persecuzione furono chiamati m. coloro che sigillavano col sacrificio della vita la confessione della loro fede, mentre chi aveva ...
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ERCOLANI (Hercolani), Carlo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Macerata il 7 marzo 1756, terzogenito (il fratello Giuseppe fu violinista e compositore) di Francesco e di Teresa Mancini, entrambi patrizi [...] , essendo già pastore arcade, egli istituì in casa sua un circolo che chiamò Accademia degli Affaticati e che ebbe in verità vita breve, anche perché già esisteva in Macerata un'accademia di grandi tradizioni ed assai attiva, quella dei Catenati, che ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...
ver
vèr (o vèr’) prep. – Forma tronca, poet., della prep. verso: la nova gente alzò la fronte Ver’ noi (Dante); Là ver’ l’aurora, che [=quando] sì dolce l’aura Al tempo novo suol movere i fiori (Petrarca); L’un ver l’altro i montoni armon...