La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Don Howard
Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Simbiosi disciplinare
La [...] coordinazione univoca e non ambigua tra la teoria e il mondo che, a parere di Schlick, costituiva il segno distintivo della verità di una teoria.
Quando Schlick avanzò per la prima volta questo suggerimento nel 1920, la sua idea del ruolo delle ...
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Filosofo e storico della filosofia (Piasco, Cuneo, 1918 - Milano 1991). Partito dallo studio e dalla discussione dell'esistenzialismo, P. divenne tra i più originali rappresentanti dell'ermeneutica. Il [...] (1965), in opposizione all'estetica crociana, formula una teoria dell'esperienza artistica come formatività e interpretazione. In Verità e interpretazione (1971), opera che lo colloca tra i più originali rappresentanti dell'ermeneutica, P. chiarisce ...
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Filosofo italiano (n. Torino 1947). Allievo di L. Pareyson, dopo la laurea in Filosofia a Torino (1969) ha intrapreso la carriera accademica e ha conseguito il dottorato a Pittsburgh (1980) con una tesi [...] 2001); in seguito ha studiato l’applicazione di strumenti “filosofici” per analizzare l’utilizzo del concetto di verità nei dibattiti pubblici (Per la verità - Relativismo e filosofia, 2007). Tra i suoi saggi più recenti occorre citare Il mestiere di ...
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Filosofo (n. Quintin, Côtes-du-Nord, 1814 - m. nel mare della Baia di Rosaire, Saint-Brieuc, 1862). Visse in solitudine, incurante di far conoscere i proprî scritti, di cui apparve postuma una scelta (Recherche [...] d'une première vérité, 1865), a cura di Ch. Renouvier, che era stato suo ammiratore e ne scrisse la biografia. Il suo "personalismo" (ma l'uso di questo termine è di Renouvier) s'incentra sul problema della libertà, posta a fondamento della stessa ...
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ŁUKASIEWICZ, Jan
Alberto PASQUINELLI
Filosofo, nato a Leopoli il 21 dicembre 1878, morto a Dublino il 13 febbraio 1956. Insegnò filosofia e logica all'univ. di Varsavia e, dopo la seconda guerra mondiale, [...] due valori concepite da Frege, C. S. Peirce, E. L. Post e L. Wittgenstein, tavole di verità a tre valori (verità, falsità, contingenza) come metodo di prova e di decisione. Furono cosị poste le basi di una logica trivalente e, con la generalizzazione ...
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In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. [...] che sono vere o false (e una p. vera è per Frege, come per Meinong e Russell, un fatto), non degli enunciati: la verità o la falsità di una p. (per es., che 2+2=4 o che Colombo scoprì l’America) è indipendente dall’essere formulata linguisticamente ...
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Filosofo russo (Mosca 1840 - Vjatka 1917). Professore all'accademia ecclesiastica di Pietroburgo, svolse le sue ricerche nel campo della logica. Si occupò in particolare del problema della "classificazione [...] poslednego perioda germanskoj filosofii ("Revisione critica dell'ultimo periodo della filosofia tedesca", 1873); Klassifikacija vyvodov ("La classificazione delle conclusioni", 1880); O istinach samoočevidnych ("Delle verità evidenti in sé", 1893). ...
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Filosofo inglese (Ottensen, Altona, 1864 - Los Angeles 1937), di famiglia oriunda tedesca; prof. al Corpus Christi college di Oxford; quindi (1929) negli USA quale prof. alla Cornell University e all'univ. [...] . In polemica con l'idealismo inglese, difese una visione filosofica di tipo "protagoreo", l'"umanismo", in cui anche la verità è essenzialmente soggettiva, creazione umana (così come gli altri valori, bellezza, bontà, ecc.), sempre relativa e sempre ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] della Natura, ne muta le manifestazioni e gioca con i miracoli simulando in modo tale da dare l'impressione della verità (Cassiodoro, Variarum libri XII, I, 45; Della Corte 1981).
Questi spunti di riflessione furono più tardi recuperati sulla base di ...
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Filosofia
Principio certo per immediata evidenza e costituente la base per l’ulteriore ricerca. Kant, nella Critica della ragion pura, chiama a. dell’intuizione alcuni giudizi a priori, di evidenza immediata, [...] delle proposizioni dedotte, e l’assiomatica moderna, che non fa riferimento a particolari contenuti, non afferma la verità delle proposizioni iniziali, ma si limita ad asserire che se sono vere le premesse sono vere anche le conclusioni. Questa ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...
ver
vèr (o vèr’) prep. – Forma tronca, poet., della prep. verso: la nova gente alzò la fronte Ver’ noi (Dante); Là ver’ l’aurora, che [=quando] sì dolce l’aura Al tempo novo suol movere i fiori (Petrarca); L’un ver l’altro i montoni armon...