Indirizzo di pensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni del Novecento.
C.S. Peirce: dal pragmatismo al pragmaticismo
Il termine [...] anni della sua vita), s’innesta il tema della ‘volontà di credere’, ossia del fatto che, rispetto a certi problemi essenziali, veramente decisiva non è la conoscenza, ma l’azione o quanto meno l’atteggiamento, la decisione dell’uomo. Tipico caso il ...
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connettivo
connettivo [agg. e s.m. Der. di connettere (→ connesso) "elemento di congiunzione, di collegamento"] [FAF] C. logico: nella logica matematica, tipo di funzione di verità, cioè termine che [...] , ma corrisponde a un'operazione (negazione, congiunzione, disgiunzione, implicazione, ecc.) che alla verità o falsità di una o più proposizioni associa la verità o falsità di un'altra proposizione, costruita a partire dalle precedenti tramite il c ...
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F
F 〈èffe〉 [Forma maiusc. della lettera f] [ALG] [FAF] Nella logica matematica, simb. di falso, usato partic. nelle tavole di verità. ◆ [ASF] Simb. di un tipo spettrale di stelle, diviso in 10 sottoclassi, [...] da F0 a F9: v. stella: V 622 a. ◆ [CHF] Simb. dell'elemento chimico fluoro. ◆ [FSD] Tipo di centro di colore: v. centri di colore: I 555 b. ◆ [GFS] Simb. della più alta delle regioni ionosferiche normali, ...
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deduzione
deduzióne [Der. del lat. deductio -onis, da deducere "dedurre", comp. di de- "da" e ducere "trarre"] [LSF] Una proposizione, la verità o il giudizio che si deduce, con il metodo deduttivo, [...] da una proposizione più generale o che si desume da un complesso di dati; quindi, più generic., conclusione. ◆ [FAF] Il processo logico nel quale, date certe premesse e certe regole che ne garantiscono ...
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semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] autori come D. Davidson e R. Montague. Davidson comunque invertì la prospettiva di Tarski, proponendo di utilizzare una teoria della verità per un (frammento di) linguaggio naturale L non più per una definizione di ‘vero-in-L’, bensì come teoria del ...
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Ateniese (metà del 5º sec. a. C.), contemporaneo dell'oratore omonimo con cui fu spesso confuso. Scrisse opere di carattere morale (Sulla verità, in polemica con Protagora; Sulla concordia; Sull'interpretazione [...] dei sogni; Il politico): ne restano frammenti, di cui due notevolissimi, scoperti recentemente su papiro. A. difendeva la tesi dell'uguaglianza degli uomini per natura, della prevalenza del diritto naturale, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Vailati
Massimo Mugnai
Giovanni Vailati è, per certi aspetti, una figura anomala nel panorama della filosofia italiana tra Ottocento e Novecento. Matematico, allievo di Giuseppe Peano, aderisce [...] si applica alle proposizioni vere: alcune sono importanti dal punto di vista pratico, mentre altre non lo sono, ma la loro verità non dipende dal loro essere utili. Il fatto che una proposizione vera serva a un dato scopo, «per quanto importante, non ...
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INTELLETTUALI
Zygmunt Bauman e Bruno Bongiovanni
Intellettuali
di Zygmunt Bauman
Definizione del concetto
Il termine 'intellettuali' fece la sua prima comparsa nel linguaggio del pubblico dibattito [...] su cui modellarsi ciò che possa piacere a qualsiasi persona incolta; ma di avvicinarsi sempre più a un senso di ciò che è veramente bello, grazioso e decoroso, e di far sì che esso piaccia alla persona incolta" (v. Arnold, 1869; tr. it., p. 48).
La ...
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Orientamento di pensiero sviluppatosi soprattutto in Inghilterra dagli inizi del 20° sec., e volto prevalentemente allo studio del linguaggio nei suoi vari aspetti (scientifici, quotidiani, etici, logici [...] N. Goodman sui linguaggi fenomenisti e sull’inferenza induttiva, gli studi di H. Putnam sui problemi del significato, della verità e del realismo, nonché quelli di S. Kripke sulla logica modale e il riferimento dei termini linguistici.
Nuove ipotesi ...
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Filosofo (Atene 470 o 469 - ivi 399 a. C.). Era figlio di uno scultore, Sofronisco, e di una levatrice, Fenarete. Scarse le notizie sulla sua vita familiare, eccezion fatta per la figura della moglie Santippe, [...] rendersi conto delle cose e perciò discute: il suo ideale è quello dell'ἐξετάζειν, dell'interrogare le persone per controllare la loro verità, cioè per vedere se i principî e i criterî su cui esse si basano nei loro giudizî e nelle loro azioni siano ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...
ver
vèr (o vèr’) prep. – Forma tronca, poet., della prep. verso: la nova gente alzò la fronte Ver’ noi (Dante); Là ver’ l’aurora, che [=quando] sì dolce l’aura Al tempo novo suol movere i fiori (Petrarca); L’un ver l’altro i montoni armon...