In filosofia, il processo col quale il pensiero, nella sua attività conoscitiva, tende ad aderire pienamente alla realtà. Per gnoseologie dell’a. s’intendono quindi tutte le teorie del conoscere comunque [...] basate sul presupposto realistico che la verità consista nella coincidenza del pensiero con la realtà extramentale (veritas adaequatio rei et intellectus). ...
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Nella logica kantiana, il giudizio che, insieme a quello apodittico e a quello problematico, costituisce la categoria della modalità; consiste in un’affermazione o negazione (A è B; A non è B), senza alcuna [...] idea di necessità o di possibilità, ossia esprime una semplice verità di fatto (mentre la verità di diritto è espressa dal giudizio apodittico), e viene perciò detto anche ‘giudizio di realtà’. ...
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CAMPANELLA, Tommaso
Luigi Firpo
Nacque a Stilo, in Calabria Ultra, il 5 sett. 1568, in giorno di domenica, sei minuti dopo le sei pomeridiane, in un'umile casa del "borgo" fuori mura. Non hanno fondamento [...] dei classici e dei Padri, in una ricerca affannosa e disordinata, deciso a non tralasciare alcuna via che possa condurre alla verità; finalmente in Cosenza un amico gli pone tra mano i primi due libri del De rerum natura di Bernardino Telesio, venuti ...
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Espressione coniata dal teologo agostiniano A. Steuco (De perenni philosophia, 1540), che riprendendo motivi di M. Ficino e G. Pico della Mirandola (soprattutto quello relativo all’accordo tra la prisca [...] tipica del platonismo rinascimentale, tra filosofia e religione, il tema della p. era volto soprattutto a dimostrare la verità e la superiorità del cristianesimo, di cui gran parte del pensiero precedente (e in particolare quello di Platone) avrebbe ...
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Naturalismo
Alessandro Pagnini
Con il termine naturalismo si designano in genere posizioni tra loro assai diversificate, il cui comune denominatore può essere genericamente indicato nel rifiuto di riconoscere [...] di affermare che la connessione appropriata che lega credenza e verità sia una connessione causale. Il fatto che io veda modo analogo, ha proposto che la credenza porti con sé la verità in un senso che è in parte esplicato dal seguente controfattuale ...
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Scienza greco-romana. Filosofia della Natura nella Tarda Antichita
Christian Wildberg
Filosofia della Natura
Durante la Tarda Antichità (200 ca.-700 d.C.) l’Impero romano e i paesi vicini subirono [...] libros commentaria, 28, 32-29, 5); per lungo tempo i cristiani non ebbero da contrapporre altro che la presunta superiore verità dei loro Testi Sacri. Nel VI sec. almeno uno dei migliori filosofi della Natura si unì a loro: lo studioso alessandrino ...
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Logico, matematico e filosofo di origine polacca (Varsavia 1901 - San Francisco 1983), naturalizzato statunitense. Considerato uno dei massimi esponenti della Scuola logica polacca, fu autore di fondamentali [...] studi sulla semantica dei linguaggi formali, precisando i concetti di verità e di conseguenza logica e delimitandone il valore assoluto. Si occupò anche di teoria degli insiemi, topologia, algebra, geometria e di varie questioni di logica formale.
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gnoseologia
gnoseologìa [Comp. del gr. g✄nòsis "conoscenza" e -logia] [FAF] Termine per indicare la dottrina o teoria della conoscenza umana, con rifer. soprattutto alla ricerca dei suoi fondamenti, [...] alle sue strutture e modalità, nonché alla sua validità e verità. ...
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. Assumendo la parola "epistemologia" nel senso di "riflessione critica generale intorno alla conoscenza scientifica", il presente tentativo di sintesi problematica delle acquisizioni epistemologiche post-ottocentesche [...] venne ribadito che "il significato di un asserto coincide, entro certi limiti, col modo nel quale se ne determina la verità o la falsità, e un asserto va ritenuto significante solo se tale determinazione appare possibile. Ma se per verificazione s ...
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Filosofia
Dapprima disciplina riguardante la conoscenza sensibile o la percezione, dalla metà del 18° sec. il suo significato prevalente è di disciplina riguardante il bello (naturale e in particolare [...] opera concreta per chiedere a essa che cosa e come sia». Essa si rivela così come l’esempio non di una classe, ma dell’apparire della verità in quanto questa «si pone in opera», «si istituisce nell’ente in modo tale che l’ente occupi l’Aperto della ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...
ver
vèr (o vèr’) prep. – Forma tronca, poet., della prep. verso: la nova gente alzò la fronte Ver’ noi (Dante); Là ver’ l’aurora, che [=quando] sì dolce l’aura Al tempo novo suol movere i fiori (Petrarca); L’un ver l’altro i montoni armon...