Studioso di logica (Leopoli 1878 - Dublino 1956). Tra i maggiori esponenti della cosiddetta Scuola logica polacca, svolse importanti ricerche sulla logica aristotelica e stoica. Considerando insoddisfacente [...] dell'indipendenza e della completezza. Costruì poi sistemi di calcolo proposizionale in cui si ammettono, oltre ai valori di verità "vero" e "falso", ulteriori valori, gettando le basi per una teoria delle logiche polivalenti.
Opere
Die logischen ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
Gerhard Endress
Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
La cultura urbana dell'Islam è erede della [...] Platone, sviluppata in contrapposizione alla realtà illusoria dei sofisti e per la quale nelle Idee si ha una coincidenza di verità, realtà e sommo bene, ha qui le sue basi. Quanto ad Aristotele, egli negava una sussistenza separata tanto agli enti ...
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gas
gas (ant. gaz) [Voce foggiata intorno al 1600 dal chimico J.B. van Helmont con il signif. di "vapore sottile", dal gr. cháos "massa senza forma", che già Paracelso aveva usato con senso sim.] [FML] [...] di temperatura e di pressione, variando le quali può invece presentarsi come un liquido o anche come un solido. In verità si riteneva in passato che alcuni g., detti per tal motivo g. permanenti o incoercibili, non si potessero liquefare: oggi ...
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connettivi generalizzati
Settimo Termini
John von Neumann aveva osservato già nel 1951 che la forma rigida della logica classica poneva una forte limitazione all’espressività di linguaggi di tipo logico [...] connettivi logici che è possibile definire e per quanto riguarda il capitolo delle logiche con un continuo di valori di verità, aprono uno spiraglio nella direzione auspicata sopra. È nel contesto dell’innovazione prodotta dalle idee di Lotfi Zadeh e ...
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WOEPCKE, Franz
Giorgio Diaz de Santillana
Matematico e orientalista, nato a Dessau il 6 maggio 1826, morto il 24 marzo 1864. Si avviò dapprima agli studî matematici, cui lo indirizzavano le sue doti [...] dalla morte immatura. H. Taine scrisse su di lui una rievocazione, che valse ad assicurargli fama nel mondo letterario, ove appare talvolta come tipo dell'erudito mite e austero, che ha fatto sacrificio di sé alla ricerca delle più aride verità. ...
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La scienza bizantina e latina. Introduzione
John D. North
Introduzione
Gli storici della scienza medievale che tentino d'individuare il nome del primo esponente moderno della loro disciplina rischiano [...] di spiegare in modo esauriente le pratiche tecniche sono sin troppo evidenti ‒ ma essa contiene indubbiamente un elemento di verità ed è per questo che abbiamo deciso di adottarla ampiamente nell'elaborazione di questa Sezione. La divisione di Renan ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. L'aristotelismo e le sue alternative
John A. Schuster
L'aristotelismo e le sue alternative
L'organizzazione della conoscenza all'inizio della [...] , invece, veicolava l'idea di Gilbert secondo la quale, per la filosofia naturale, la via principale verso la verità era tracciata dagli sforzi congiunti di certi studiosi non scolastici e di alcune categorie di uomini pratici: navigatori colti ...
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Matematico (Makar´ev, Nižnij Novgorod, 1792 - Kazan´ 1856). Insieme all'ungherese J. Bolyai (1802-1860), L. è il creatore della geometria non euclidea nota come geometria iperbolica. Si devono a L. importanti [...] la quale, "similmente alle altre leggi fisiche, deve essere dimostrata attraverso l'esperienza", ed è quindi una verità di carattere fisico, non logico-geometrico, e non necessariamente verificata da ogni possibile "corpo geometrico". La geometria ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. I fondamenti della geometria
Umberto Bottazzini
I fondamenti della geometria
Verso la metà del XIX sec. Georg Friedrich Bernhard Riemann (1826-1866) [...] uno spazio Sr in un altro di dimensione inferiore (in particolare S3), sviluppato da Veronese (1882) in un lavoro che ha fatto veramente epoca. L'idea di Veronese era che "per studiare nello spazio ordinario R3 una configurazione di n+1 punti, o una ...
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condizionali controfattuali
Claudio Pizzi
Enunciato di forma ‘se A allora B’ nel quale A è noto essere falso: per es., ‘se Cesare non avesse attraversato il Rubicone non avrebbe conquistato Roma’. Nelle [...] hanno un antecedente falso. D’altro canto non sono neppure condizionali necessariamente veri, dato che la loro verità dipende da uno stock di informazioni presupposte che sono parzialmente negate dall’ipotesi controfattuale stessa. Nella discussione ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...
ver
vèr (o vèr’) prep. – Forma tronca, poet., della prep. verso: la nova gente alzò la fronte Ver’ noi (Dante); Là ver’ l’aurora, che [=quando] sì dolce l’aura Al tempo novo suol movere i fiori (Petrarca); L’un ver l’altro i montoni armon...