Poeta cristiano della prima metà del sec. 5º, originario di Marsiglia; col titolo di Alethia ("la Verità") ci è giunta una sua traduzione in versi del Genesi, in 3 libri. Scrisse anche in esametri una [...] satira dei costumi dell'epoca ...
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Poeta russo (Pietroburgo 1862 - ivi 1911). Autodidatta, cantò la natura, il sogno, il desiderio di una "eterna verità che è il cielo"; estraneo, in un'epoca di così importanti rivolgimenti, al problema [...] sociale, rimase libero da ogni scuola e tendenza stilistica. Pubblicò raccolte: Stichotvorenija ("Poesie", 1885, 1887, 1896) ...
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Filosofo (Nola 1548 - Roma 1600). Filippo della famiglia dei Bruni, assunse il nome di Giordano entrando a 17 anni nel convento di S. Domenico a Napoli. Sospettato di eresia, riparò a Roma (1576), di qui, [...] fine a sé stessa e la letteratura paga di semplici esornamenti. Rozzo, dialettale, sovente contorto e torrenziale, esprime tuttavia, spesso con rara potenza nella satira o nella esaltazione intellettuale, la sua ansia di dignità e di verità. ...
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Scrittore ebreo (n. Troki, Vilnius, 1533 - m. 1594), autore di un'apologia del giudaismo, Ḥizzūq ĕmūnāh ("Conferma della verità", pubbl. 1705), che servì ai nemici degli ebrei per i loro attacchi al giudaismo [...] e agli enciclopedisti quale arma contro il cristianesimo ...
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Letterato e giurista (Modena 1809 - ivi 1889). Uomo politico del vecchio regime estense, fu condirettore della Voce della verità, direttore del Giornale scientifico e letterario e della Rivista di scienze [...] lettere e arti (1838-46). Fu anche autore di scritti linguistici e filologici. Tra i contributi giuridici, notevoli il Ragionamento storico sulle leggi di Francesco IV (1846) e lo scritto Intorno al trattato ...
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Pittore (Varsavia 1814 - Cracovia 1884). Studiò a Varsavia, Dresda e Monaco. Si dedicò alla pittura storica, preoccupandosi della rigorosa verità della ricostruzione, tanto da condurre studî archeologici [...] a tale scopo. L'opera sua più nota è Funerali dei caduti a Varsavia nel 1861 (Cracovia, Museo Nazionale) ...
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Pittore (n. Viterbo 1440 circa - m. dopo il 1476). Noto per gli affreschi della cappella Mazzatosta nella chiesa di S. Maria della Verità in Viterbo (1469, Storie della Vergine, ecc.), gravemente danneggiati [...] nel 1944 e successivamente ricomposti; firmò anche la tavola con la Madonna e santi nella chiesa di S. Michele a Cerveteri (1472). Influenzato da Benozzo Gozzoli e da Piero della Francesca, con Antoniazzo ...
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Pittore, disegnatore e critico d'arte (Craiova 1877 - Bucarest 1953). Dedicatosi al disegno, collaborò con satire e caricature alle riviste Adevărul ("La verità") e Cronica ("La cronaca"). Conservatore [...] del Museo Nazionale di Bucarest (1917-39), ispirandosi a S. Luchian, dal 1920 iniziò a dipingere nature morte, paesaggi e ritratti, anche monumentali (Venditrice di tappeti, Paesaggio, Donna sul divano, ...
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Ateniese (metà del 5º sec. a. C.), contemporaneo dell'oratore omonimo con cui fu spesso confuso. Scrisse opere di carattere morale (Sulla verità, in polemica con Protagora; Sulla concordia; Sull'interpretazione [...] dei sogni; Il politico): ne restano frammenti, di cui due notevolissimi, scoperti recentemente su papiro. A. difendeva la tesi dell'uguaglianza degli uomini per natura, della prevalenza del diritto naturale, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Vailati
Massimo Mugnai
Giovanni Vailati è, per certi aspetti, una figura anomala nel panorama della filosofia italiana tra Ottocento e Novecento. Matematico, allievo di Giuseppe Peano, aderisce [...] si applica alle proposizioni vere: alcune sono importanti dal punto di vista pratico, mentre altre non lo sono, ma la loro verità non dipende dal loro essere utili. Il fatto che una proposizione vera serva a un dato scopo, «per quanto importante, non ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...
ver
vèr (o vèr’) prep. – Forma tronca, poet., della prep. verso: la nova gente alzò la fronte Ver’ noi (Dante); Là ver’ l’aurora, che [=quando] sì dolce l’aura Al tempo novo suol movere i fiori (Petrarca); L’un ver l’altro i montoni armon...