Matematico e filosofo del sec. 6º a. C. Figlio di Mnesarco, nato a Samo nella prima metà del VI sec. a. C. Apollodoro colloca la sua acmè nel 532-531 a. C. Fu scolaro di Ferecide e di Anassimandro. Un [...] teorema di P., spinse P. e i suoi allievi a ordinare la geometria in catene di deduzioni che, partendo da verità semplici ed evidenti, condussero gradualmente alla scoperta di proprietà sempre più riposte. Teorema di P.: uno dei primi teoremi della ...
Leggi Tutto
WITTGENSTEIN, Ludwig Josef
Vito A. BELLEZZA
Logico e filosofo del linguaggio, nato a Vienna il 26 aprile 1889, morto a Cambridge il 29 aprile 1951. Interruppe gli studî d'ingegneria iniziati all'università [...] la teoria raffigurativa del linguaggio, la dottrina secondo cui tutte le proposizioni significative sono funzioni di verità di proposizioni elementari, e quella dell'inesprimibile. Pur abbandonando la prospettiva mistica del silenzio, implicante la ...
Leggi Tutto
Bioetica
J. Robert Nelson
sommario: 1. Un ambito recente di studio e di discorso: a) definizione e ambito; b) organizzazioni e istituzioni. 2. Criteri e metodi: a) i quattro principî canonici; b) i [...] per infusione lenta, a gocce, per alleviare il dolore intenso. Il medico che determina la frequenza del flusso, può veramente avere l'intenzione di alleviare il dolore, pur sapendo che rischia di raggiungere un livello mortale. Questo procedimento è ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Daniel Garber
Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Il XVII sec. fu [...] , essendosi formate e accresciute a poco a poco con le opinioni di molte e differenti persone, non sono tanto vicine alla verità quanto i semplici ragionamenti che può fare naturalmente un uomo di buon senso" (OF, I, p. 506). La soluzione adottata da ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione e della finalita
Catherine Wilson
I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione [...] e un armonioso adattamento reciproco delle diverse tradizioni razionaliste vengono da Diderot messi in relazione, in modo per la verità poco convincente, con l'ipotesi epicurea. L'opera fu duramente condannata e suscitò la reazione, fra gli altri, di ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Mattia Doria
Giulia Belgioioso
Paolo Mattia Doria ha inteso la filosofia come un sapere dal quale attingere i precetti utili a formare il principe virtuoso e a edificare la ‘perfetta repubblica’. [...] , che è una traduzione dell’Abregé de la vie de monsieur Descartes (1692) di Adrien Baillet («A voi parmi che veramente si appoggi in cotesta città la scuola cartesiana, e voi senza fallo siete il sostegno della sua eccellente filosofia, siccome in ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Rodolfo Mondolfo
Fabio Frosini
Vissuto a contatto con alcuni tra i più violenti conflitti politici del 20° sec., l’Italia tra il 1910 e il 1930 e l’Argentina degli anni Quaranta-Settanta, Rodolfo Mondolfo [...] proletari gli unici capaci di instaurare il «regno della libertà» (cfr. pp. 382-86): qui, e non nella sua pretesa verità assoluta, che spetta solo all’ideale, è la superiorità della loro morale. La «gradazione» rimane dunque relativa.
Come si vede ...
Leggi Tutto
FRANCHINI, Raffaello
Valeria Del Vasto
Nacque a Napoli il 5 ott. 1920 da Vincenzo e da Anna Scalera. Insegnò filosofia teoretica dal 1964 presso l'università di Messina e dal 1974 alla facoltà di lettere [...] come strumento fondamentale della conoscenza. Progresso era da intendersi di volta in volta il superamento del negativo, il progredire della verità sul falso, del bene sul male, secondo l'interpretazione che via via si dava della storia. Non era una ...
Leggi Tutto
GIACOMO da Pistoia (Iacobus de Pistorio)
Alessandro Ottaviani
Molto scarni sono i dati relativi alla vita di G., che operò presumibilmente tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo. Il nome del [...] contro, non occorre affatto in Giacomo. Questi tratti, assommati al chiaro riferimento alla cosiddetta dottrina della doppia verità, inducono ragionevolmente a collocare G. fra gli esponenti dell'aristotelismo radicale.
La data di composizione della ...
Leggi Tutto
Cavell, Stanley
Gabriele Pedullà
Filosofo statunitense, nato ad Atlanta (Georgia) il 1° settembre 1926. Tra i maggiori pensatori americani della seconda metà del Novecento, per lungo tempo professore [...] , 1940, La signora del venerdì, di Hawks; Adam's rib, 1949, La costola di Adamo, di Cukor; The awful truth, 1937, L'orribile verità, di Leo McCarey). Secondo C., che si serve degli studi di N. Frye, tutti questi film sono dei "racconti di fate della ...
Leggi Tutto
verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...
ver
vèr (o vèr’) prep. – Forma tronca, poet., della prep. verso: la nova gente alzò la fronte Ver’ noi (Dante); Là ver’ l’aurora, che [=quando] sì dolce l’aura Al tempo novo suol movere i fiori (Petrarca); L’un ver l’altro i montoni armon...