Romanzo (scritto nella seconda metà degli anni Trenta del XIV sec.) in prosa di G. Boccaccio. Il titolo voleva significare, secondo l'intenzione dell'autore, non molto esperto di greco, "Fatica d'amore". [...] , tra un atteggiamento di virtuale realismo e le ricorrenti intrusioni di un lirismo prepotente e sovrabbondante, tra la verità del sentimento e il massiccio apparato ornamentale di derivazione libresca. Strumento di questo compromesso è la prosa ...
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Scrittore italiano (n. Roma 1963). Laureatosi in Lettere con una tesi in Storia medievale, ha iniziato la carriera di giornalista e scrittore collaborando a riviste di argomento musicale e per ragazzi, [...] Newton Compton, autore accurato nelle ricostruzioni storiche e in grado di ideare trame avvincenti, F. sa conciliare convincentemente verità documentali e indagine psicologica dei personaggi, esponendole in uno stile narrativo fluido e incalzante. ...
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Dopo che lo scientismo positivista, nella seconda metà del 19° sec., aveva aspirato a fare della b. uno strumento ad alta precisione - caratterizzato dal vaglio scrupoloso dei documenti storici e delle [...] - sulla natura ibrida e anfibia della tecnica biografica, costretta a coordinare due sistemi incommensurabili come la 'verità dei fatti' e la 'verità della finzione', e descrisse il mestiere del biografo come quello di un artigiano (inferiore, a suo ...
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VERRI, Alessandro
Ettore Rota
Letterato e romanziere, nato a Milano il 9 novembre 1741, morto a Roma il 23 settembre 1816. Fratello di Pietro V., studiò nel collegio imperiale dei Barnabiti, poi attese [...] inglese fu imitatore nei suoi tentativi drammatici, la Congiura di Milano e la Pantea (Livorno 1779). Egli vuol seguire la verità e la natura, vuol essere fedele alle fonti storiche, predilige soggetti nazionali, viola le tre unità, tende all'analisi ...
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SARRAUTE, Nathalie (App. IV, iii, p. 273)
Francesca Neri
Scrittrice francese di origine russa, morta a Parigi il 19 ottobre 1999. Per la sua molteplice attività di romanziera, drammaturga e saggista [...] quelli che invece non si amano affatto, in cui S. manifesta la propria diffidenza nei confronti dell'immagine che s'impone come verità e impedisce di dubitare. Ancora sulla memoria, ma anche sul rapporto del soggetto con l'immagine di sé, è Ici (1995 ...
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Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] i libri osceni, perché sebbene non si possa negare che qua e là contengano tratti deliziosi per freschezza di impressioni e per verità, dei quali qualcuno io ho riferito nel mio scritto sulle sue opere, anche più copiosi sono i tratti in istile che ...
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Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] scienza ha cominciato ad esser coltivata dagli uomini come conveniva. Ma uno spazio di tempo si brieve di quante inaspettate verità, di quante interessanti cognizioni non è egli stato ferace! Quale vivissima luce non hanno accesa le osservazioni e le ...
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CHIARI, Pietro
Nicola Mangini
Nacque a Brescia, allora sotto la Repubblica di Venezia, il 25 dic. 1712. Sulla prima fase della sua vita non si conoscono altre fonti che i suoi scritti, ove peraltro [...] , Montesquieu e Swift.
In questi romanzi si fa un gran parlare, porfino nei titoli, di filosofia e di filosofi, ma in verità con scarsa pertinenza. Si tratta per lo più di un linguaggio alla moda, di una qualificazione corrente in un'epoca in cui ...
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PALMIERI DI MICCICHE, Michele
Lina Scalisi
PALMIERI di Miccichè, Michele. – Nacque a Termini Imerese nel novembre 1779 dal barone Placido e da donna Rosalia Morillo.
Quartogenito di sette figli, visse [...] cuore e la peggior testa esistente nel regno. Nella rappresentazione del giovane aristocratico – abbastanza olografica in verità – non sembrano trovar spazio altri interessi che non siano quelli del duello, del gioco, della seduzione. Tuttavia ...
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GUARNACCI, Mario
Fabrizio Vannini
Nacque a Volterra il 24 o 25 ott. 1701, secondo degli otto figli di Raffaello Ottaviano, gentiluomo di camera del granduca Cosimo III e commendatore dell'Ordine di [...] nei suoi confronti all'interno della corte romana, nonostante il G. avesse cercato di "essere scarso in lodi e di dire la verità" (lettera ad A.M. Bandini datata Roma, 6 giugno 1750).
Nel 1754 Luigi XV di Francia gli assegnò una pensione "di brevetto ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...
ver
vèr (o vèr’) prep. – Forma tronca, poet., della prep. verso: la nova gente alzò la fronte Ver’ noi (Dante); Là ver’ l’aurora, che [=quando] sì dolce l’aura Al tempo novo suol movere i fiori (Petrarca); L’un ver l’altro i montoni armon...