Poeta russo nato nel 1873 morto nel 1924, appartenente al movimento decadente-simbolista della fine del sec. XIX e del principio del XX; si distinse per un insaziabile desiderio di perfezione formale anche [...] la raccolta di Poeti armeni del 1916, sono tuttora degni d'attenzione. Tra i poeti stranieri che l'influenzarono, si possono citare Verlaine e Virgilio, di cui tradusse l'Eneide. Il B. scrisse anche alcuni romanzi la cui prosa non è meno solenne e ...
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Musidora
Eva Cerquetelli
Nome d'arte di Jeanne Roques, attrice e regista cinematografica francese, nata a Parigi il 23 febbraio 1889 e morta ivi l'11 dicembre 1957. Colta, stravagante, amatissima dai [...] (1895), la madre era direttrice del giornale "Sociologie, féminisme, art" ‒ appassionata di poesia, soprattutto di quella di P. Verlaine, dopo la licenza liceale e i corsi all'École des Beaux-Arts, iniziò a lavorare come attrice, cantante, ballerina ...
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SEIFERT, Jaroslav
Angelo Maria RIPELLINO
Poeta boemo, nato a Praga il 23 settembre 1901.
Le prime raccolte Město v slzách (Città che piange, 1921) e Samá láska (Nient'altro che amore, 1923) sono pervase [...] ove il poeta nacque. In Jablko s klína (La mela dal grembo, 1933) trova una grazia verlainiana (egli ha tradotto Verlaine). Seguirono Ruce Venušiny (Le braccia di Venere, 1936), Jaro s Bohem (Primavera addio, 1937), Osm dní (Otto giorni, 1937), ciclo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Silvia Serventi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Contro impressionismo e scuola naturalista, troppo legati al reale e ai sensi, alla [...] nata in un mondo ormai vecchio e stanca di tutto. “Je suis l’Empire à la fin de la décadence” gli farà eco Verlaine in un famoso sonetto uscito su "Le chat noir" il 26 maggio 1883.
L’apparizione del termine simbolismo con valore di nuova poetica ...
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MENDÈS, Catulle
Pietro Paolo Trompeo
Poeta, romanziere, drammaturgo e critico francese, nato a Bordeaux il 20 maggio 1842, morto presso Parigi l'8 febbraio 1909 per un accidente ferroviario. Precocissimo, [...] e i graziosi effetti non mancano tuttavia nel M. gli schietti accenti poetici, come quella Ballade de l'âme de Paul Verlaine (nel volume Les braises du cendrier, 1900), in cui una lacrima vera brilla tra i giochi del preziosismo parnassiano. Qualche ...
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Cantautore e poeta belga, nato a Bruxelles l'8 aprile 1929, morto a Parigi il 9 ottobre 1978.
"Le plat pays qui est le mien", il Belgio, soggetto di una delle più celebri e belle canzoni di B. (1962), [...] 'invincibile aspirazione alla quête di un ''paradiso'' che non incontrerà mai.
Nella tradizione dei poeti maudits, da Baudelaire a Rimbaud, da Verlaine a Mallarmé, B. pone al centro della sua ricerca il ''suo Far West'' ("Il faut que l'on sache que l ...
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TROYAT, Henri
Paola Ricciulli
(pseud. di Tarassov, Lev; App. III, II, p. 987)
Scrittore francese, membro dell'Académie Frana̧ise dal 1953. Scrittore prolifico ma sempre rigoroso, ha costantemente goduto [...] passionnée de Gogol, 1971; Marie Karpovna, 1984, trad. it., 1985; Tourgueniev, 1985; Flaubert, 1988; Maupassant, 1991; Zola, 1992; Verlaine, 1993; Baudelaire, 1994). Per la ricchezza tematica che gli deriva dal possesso di due culture, la russa e la ...
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Poeta, nato a Lima l'8 luglio I874 e ivi morto il 19 aprile 1942. Ebbe una vita quieta e modesta.
Considerato da alcuni come il primo esponente della nuova letteratura peruviana, l'E. personifica la reazione [...] che hanno talvolta un fascino singolare, e in cui si rinvengono tracce dell'influenza di Poe, Baudelaire e soprattutto di Verlaine. L'E. con le sue poche composizioni aprì una nuova via alle lettere peruviane, seguita e precisata da C. Vallejo ...
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Poeta danese nato il 12 settembre 1864 nell'isola di Langeland. Passò una parte della sua giovinezza in provincia, occupandosi di giornalismo. Pubblicò i suoi primi versi: Naturbörn (Figli della natura) [...] (Pellegrinaggio) del 1896, e nell'Antonius a Parigi, del 1896; in quest'ultimo libro c'è un bel ritratto di Verlaine.
Le raccolte dei versi, Trefoden (Il treppiede; 1901), Djävlerier (Versi diabolici; 1904) e Eroter og Fauner (Amori e Fauni; 1910 ...
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Musicista, nato a Dieuze (Lorena) il 25 giugno 1860. Studiò il violino a Tourcoing, a Lilla e a Parigi, nella quale ultima città si pose allo studio della composizione nella classe del Massenet. Vinse [...] d'ora innanzi la sua arte e la sua vita: la Chanson du Chemin (C. Mauclair) e soprattutto le Impressions fausses (Verlaine) per orchestra, baritono e coro maschile, eseguiti allo Châtelet nel 1894, lo presentano d'un tratto nella sua fisionomia di ...
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maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...
saturniano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. Del pianeta Saturno. 2. s. m. Ipotetico abitatore del pianeta Saturno, soprattutto in racconti di fantascienza. 3. Che, o chi, è sotto l’influenza del pianeta Saturno, e quindi è abitualmente malinconico,...