LIPATTI, Dinu
Mircea POPESCU
Pianista e compositore romeno, nato il 19 marzo 1917 a Bucarest, morto il 2 dicembre 1950 a Ginevra, dove si era stabilito nel dopoguerra. Talento precocissimo, aveva composto [...] classico per pianoforte e orchestra (1937), Sinfonia concertante per due pianoforti, orchestra e corde (1938), Cinque canti su poemi di Verlaine (1941), danze in stile romeno ecc.
Bibl.: Hommage à Dinu Lipatti, ed. Labor et Fides, 1950; W. Legge, in ...
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Pittore e litograf0, nato a Grenoble il 14 gennaio 1836, morto a Buré (Orne) il 25 agosto 1904. Venuto a Parigi fu allievo di Lecoq de Boisbaudran. Col suo amico Whistler si recò poi a Londra (1859) dove [...] del Rembrandt. Questi quadri non hanno valore solamente per la scelta dei modelli insigni (Baudelaire, Champfleury, Zola, Verlaine, Rimbaud, Manet, Whistler, Bracquemond, Bazille, Monet, Renoir, Chabrier e Vincent d'Indy), ma sono da considerarsi per ...
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Poeta tedesco (Büdesheim, Bingen, 1868 - Minusio, presso Locarno, 1933). Studiò filosofia e storia dell'arte a Parigi, Berlino e Monaco, ben presto entrando in contatto e avvertendo il richiamo di Mallarmé [...] per l'arte. Nella sua aristocratica ricerca del raro, del prezioso, del sublime, svolse un'intensa attività di traduzione (P. Verlaine, S. Mallarmé, C. Baudelaire, D. G. Rossetti, G. D'Annunzio, nonché W. Shakespeare e Dante) e rinnovò il ricordo di ...
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Chirurgo e scrittore francese (Saint-Cormin, Cantal, 1885 - Neuilly-sur-Seine 1962). Chirurgo in capo dell'ospedale della Salpêtrière (1933), nel 1938 fu incaricato dell'insegnamento di anatomia e semeiotica [...] , di cui fu intimo amico, Claudel, ecc. (Les premiers temps d'une amitié: André Gide et Paul Valéry, 1937; L'amitié de Verlaine et de Mallarmé, 1940; Vie de Mallarmé, 2 voll., 1941-42; Stéphane Mallarmé et Anatole France, 1951; Rimbaud ou le génie ...
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Poeta russo, nato nel 1880, morto nel 1921. Nonostante l'adesione alla corrente decadente del principio del sec. XX, e lievi influenze straniere, il B. rapidamente assurge a poeta profondamente originale [...] il ciclo "mitico" della Bella Dama. Le immagini sembrano svanire nella musica stessa che le crea (influenza di Verlaine), nonostante che spesso il contenuto dell'ispirazione sembri voler abolire ogni possibilità di trasfigurazione (seconda parte del ...
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SAMAIN, Albert
Diego Valeri
Scrittore francese, nato a Lilla il 4 aprile 1858, morto a Magny-les-Hameaux, presso Parigi, il 18 agosto 1900. Visse, fin dalla fanciullezza, assai miseramente; costretto [...] sua quella chiarezza psicologica e d'espressione ch'è caratteristica della maggior tradizione francese. Subì l'influenza di Baudelaire e di Verlaine, ma anche quella di André Chénier e del Parnasse; né ciò gl'impedì di dare a molte sue liriche un ...
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GEORGE, Stephan
Leonello Vincenti
Poeta nato a Büdesheim presso Bingen il 12 luglio 1868. Nell'estate del 1888 iniziò una serie di viaggi, che lo portarono a Londra, nella Svizzera francese, a Parigi, [...] il poeta impreparato. Non si legò egli del resto a nessuna scuola straniera: le traduzioni presto avviate da Verlaine, Mallarmé, Rimbaud, De Régnier, Verhaeren, D. G. Rossetti, Swinburne, Downson, D'Annunzio (dal Poema paradisiaco), Jacobsen, e la ...
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VALERI, Diego (App. I, p. 1106)
Giuseppe Antonio Camerino
Poeta, morto a Roma il 27 novembre 1976. La critica più recente ha avvertito, al di là dell'apparente facilità dei suoi versi, una vocazione [...] È evidente, nel registro "sentimentale" della poesia valeriana, la lezione di alcuni grandi poeti ottocenteschi, da Leopardi a Verlaine a Rilke: lezione che V. svolge in modo personale, ricercando nelle raffinatezze lessicali (non disgiunte però da ...
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Poeta francese (Parigi 1842 - Valvins, Fontainebleau, 1898). Fu uno dei massimi esponenti della poesia simbolista. Nei suoi versi cercò di raggiungere la "poesia pura", mediante un linguaggio che, con [...] redattori della terza serie del Parnasse contemporain non vollero pubblicare L'Après-midi d'un faune) richiamarono l'attenzione P. Verlaine nei suoi Poètes maudits (1884) e J.-K. Huysmans nel suo romanzo À rebours (1884). M. fu considerato, accanto a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La seconda metà del Novecento assegna una gloria e una fama straordinarie a Stéphane [...] il Novecento
Solo verso il 1883-1884 Mallarmé conosce una certa notorietà, grazie ai Poeti maledetti (Les Poètes maudits, 1883) di Verlaine e A ritroso (A rebours, 1884) di Huysmans. Fra le opere di ampio respiro, Il pomeriggio di un fauno (L’après ...
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maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...
saturniano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. Del pianeta Saturno. 2. s. m. Ipotetico abitatore del pianeta Saturno, soprattutto in racconti di fantascienza. 3. Che, o chi, è sotto l’influenza del pianeta Saturno, e quindi è abitualmente malinconico,...