SPRUE
Aldo Castellani
. È un'infiammazione catarrale cronica del tubo digerente, a ignota etiologia; è caratterizzata da uno speciale aspetto della lingua e della bocca e da deiezioni intestinali biancastre, [...] e in Europa. L'affezione, che un tempo era ritenuta di origine infettiva (furono descritti quali agenti etiologici vermi, protozoi, funghi, batterî), oggi dalla maggior parte degli autori viene considerata come una particolare avitaminosi Il periodo ...
Leggi Tutto
Medico, nato a Sigmaringen (Germania) il 23 marzo 1825, morto al Cairo il 9 maggio 1862. Studiò a Friburgo in Brisgovia (1843), con Th. v. Siebold, e poi a Tubinga (1845), dove nel 1850 si laureò e fu [...] T. S. Cobbold (1859) Bilharzia haematobium agente patogeno della bilharziosi vescicale o ematuria d'Egitto. Studiò anche altri vermi parassiti e descrisse un altro trematode, Heterophy'es, e una tenia (Taenia aegyptiaca), che fu poi chiamata dal von ...
Leggi Tutto
PAVONCELLA (lat. scient. Vanellus vanellus L.; fr. vanneau; sp. vanelo; ted. Kiebitz; ingl. lapwing)
Augusto Toschi
Uccello di forme slanciate appartenente alla famiglia Charadriidae. Becco più corto [...] nordiche dell'Europa. Nidifica in Italia eccezionalmente; vi s'incontra invece più frequentemente durante il passo autunnale e primaverile. È uccello di palude e di località prative, che si nutre soprattutto di vermi, insetti e piante acquatiche. ...
Leggi Tutto
Storico italiano (n. Torino 1939), figlio di Leone e di Natalia. Si è occupato prevalentemente di storia della mentalità e della cultura popolare tra il 16º e il 17º sec., con particolare attenzione ai [...] Cinquecento e Seicento (1966); Il nicodemismo. Simulazione e dissimulazione religiosa nell'Europa del '500 (1970); Il formaggio e i vermi. Il cosmo di un mugnaio del '500 (1976); Indagini su Piero. Il Battesimo, il ciclo di Arezzo, la Flagellazione ...
Leggi Tutto
PELLETIERINA
Alberico Benedicenti
. S'indica in terapia con questo nome, che ricorda il chimico G. Pelletier, una polvere amorfa, giallognola, inodora e di sapore astringente, poco solubile in acqua, [...] isolò dalla radice di questa pianta due alcaloidi liquidi, volatili: la punicina e l'isopunicina e due altri meno attivi sui vermi: la metilpunicina e la pseudo-punicina.
Il decotto della radice di melograno al 20%, che si somministra alla dose di 20 ...
Leggi Tutto
PARONA, Corrado
Roberto Poggi
PARONA, Corrado. – Nacque a Corteolona (Pavia) il 28 giugno 1848 da Angelo, consigliere di corte d’appello di nobili origini, e da Teresa Scardini. Corrado era il quartogenito [...] (1898), pp. 102-124), ma, in particolare, fu autore di un ponderoso testo in cui riassunse tutto quanto noto all’epoca sui vermi italiani, apparso in una prima edizione di 734 pagine (L’elmintologia italiana da’ suoi primi tempi all’anno 1890. Storia ...
Leggi Tutto
Nome dato da A. C. Duméril nel 1807 e mantenuto dal Cuvier per un gruppo di pesci considerato come una famiglia di Condropterigî, che fu elevato al grado di ordine da G. Müller nel 1834. Bonaparte applicò [...] di Vertebrati, o piuttosto di Cordati cranioti, distinta dai pesci. Per il loro aspetto Linneo li aveva compresi tra i vermi.
Il corpo dei Ciclostomi è allungato e cilindrico, quasi vermiforme, privo di arti; sono presenti pinne impari fornite di ...
Leggi Tutto
Nordbrandt, Henrik
Bruno Berni
Poeta danese, nato a Copenaghen il 21 marzo 1945. Fin dal suo esordio nel 1966 con il volume di liriche Digte (Poesie) si è rivelato tra i maggiori talenti del suo paese, [...] blæksprutten og andre kærlighedsdigte (1975, Ode alla seppia e altre poesie d'amore) a Ormene ved himlens port (1995, I vermi alle porte del cielo) e Drømmebroer (1998, Ponti dei sogni), è impregnata di vitalismo mediterraneo; mentre gli oggetti e i ...
Leggi Tutto
Divenuto cittadino ateniese fu stratega sfortunato di una spedizione a Delo, durante la guerra mitridatica. Morì verso l'84 a. C. È noto particolarmente per i suoi interessi culturali e soprattutto per [...] eredi: manoscritti che in tal modo - malgrado le loro lacune, dovute alla lunga conservazione in una cassa rosa dai vermi - avrebbero rinnovato la conoscenza degli scritti aristotelici, ridotta al minimo nei tempi posteriori a Teofrasto. Di fatto, la ...
Leggi Tutto
KOVALEVSKIJ, Aleksandr Onufrievič
Giuseppe Montalenti
Biologo russo, nato il 19 novembre 1840 a Dvinsk (ora Daugavpils), morto il 22 novembre 1901 a Pietroburgo. Studiò a Heidelberg e a Tubinga; fu [...] importanti sono anche le sue ricerche sul Balanoglosso (1860), sullo sviluppo dei Ctenofori, e sull'embriologia di molti Vermi e degli Artropodi (1871). La sua opera embriologica fu notevolissima, sia per l'ingente contributo di conoscenze portato ...
Leggi Tutto
verme
vèrme (ant. e region. vèrmo; ant. o pop. vèrmine) s. m. [lat. vĕrmis]. – 1. a. Nome di varî animali invertebrati caratterizzati da forma allungata, consistenza molle, assenza di zampe; da un punto di vista sistematico, gli organismi...
vermiano
agg. [der. di verme]. – In medicina, relativo al verme cerebellare (v. verme, n. 3 d): sindrome v., la sindrome dovuta a lesione esclusiva del verme del cervelletto, conseguente a una infezione (sifilide) o a un tumore, che si manifesta...