L'Ottocento: biologia. La teoria dell'evoluzione di Darwin
Janet Browne
La teoria dell'evoluzione di Darwin
Il contenuto della teoria dell'evoluzione mediante la selezione naturale è considerevolmente [...] : sui fossili delle pampas e sugli atolli corallini nel maggio del 1837; sulla formazione dell'humus, per opera dei vermi, nel novembre dello stesso anno; sui terremoti e sulle cause vulcaniche del sollevamento della catena andina nel marzo del 1838 ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. La biologia evoluzionistica e la genetica
Garland E. Allen
La biologia evoluzionistica e la genetica
L'eredità di Darwin
Alla fine [...] Cinquanta e Sessanta del Novecento gli etologi affrontarono i comportamenti stereotipati che si trovano in molti organismi, dai platelminti (vermi) agli insetti (Drosophila, mantidi, mosconi e una miriade di specie di vespe) fino a un vasto gruppo di ...
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L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
Nella storia delle scienze, come in altre sfere dell'interpretazione storica delle conoscenze, vi sono pregiudizi radicati; uno di essi, di matrice [...] della pelle assolve in certo qual modo le funzioni dei polmoni" (ibidem, p. 113). Attraverso osservazioni condotte sui vermi relative alla produzione di acido carbonico in atmosfere dove è presente idrogeno o azoto, Spallanzani definisce in modo ...
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verme
vèrme (ant. e region. vèrmo; ant. o pop. vèrmine) s. m. [lat. vĕrmis]. – 1. a. Nome di varî animali invertebrati caratterizzati da forma allungata, consistenza molle, assenza di zampe; da un punto di vista sistematico, gli organismi...
vermiano
agg. [der. di verme]. – In medicina, relativo al verme cerebellare (v. verme, n. 3 d): sindrome v., la sindrome dovuta a lesione esclusiva del verme del cervelletto, conseguente a una infezione (sifilide) o a un tumore, che si manifesta...