Patriota e giornalista (Verolanuova 1815 - Roma 1872). Magistrato austriaco, abbandonò (1848) il servizio e si batté contro gli Austriaci nelle Cinque giornate di Milano e all'assedio di Mantova. Esule [...] in Piemonte (1849), divenne uno dei redattori dell'Opinione ...
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GAGGIA, Giacinto
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Verolanuova, in provincia di Brescia, l'8 ott. 1847, da Giacomo, agiato proprietario terriero, e da Angela Boninsegna. Secondogenito, cresciuto in una famiglia [...] utilizzate, insieme con altro materiale in suo possesso (Docc. Gaggia), da A. Fappani, G. G. vescovo di Brescia, I-II, Verolanuova 1984-85, cui si rinvia per i lavori precedenti. Sono comunque da tener presenti Storia di Brescia, Brescia 1961, IV, pp ...
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GAGGIA, Pietro
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Verolanuova, in prov. di Brescia, il 10 marzo 1791, da Giacomo e da Giuseppina Celli. Orfano di madre a cinque anni, frequentò le scuole pubbliche ed entrò [...] quindi nel seminario bresciano. Il 18 sett. 1813 fu ordinato sacerdote dal vescovo Gabrio M. Nava che, presolo a benvolere, lo mandò a completare gli studi a Bologna: vi restò per due anni, fino al conseguimento ...
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DONINI, Agostino
Alessandra Campana
Nato il 22 apr. 1874 a Verolanuova (Brescia) da Giacomo e da Rosa Carrera, ebbe un'infanzia non facile, segnata dalla morte della madre e dalla scomparsa del padre [...] l'insorgere di una grave malattia e l'improvvisa morte di due dei suoi quattro figli lo indussero a ritirarsi a Verolanuova, ove morì l'8 febbr. 1937.
Della rilevante produzione del D., dedicata quasi totalmente alla musica liturgica, in buona parte ...
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GALLO, Agostino
Gino Benzoni
Nasce nel 1499, con tutta probabilità prima del 14 maggio, a Cadignano, odierna frazione di Verolanuova, nella piana bresciana, a poco più d'una ventina di chilometri da [...] Brescia.
Mentre della madre - di cui s'ignora il nome - si sa soltanto che muore entro il 1517, quando il G. di lei risulta orfano, meno evanescente è la figura del padre Giancristoforo che si spegne cinquantenne ...
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ELENA, Vincenzo
Renata Massa
Non si conoscono il luogo e la data di nascita né il nome dei genitori. Documentato come lavorante nella bottega dell'orafo bresciano Giovanni Tonoli nel 1777 (Archivio [...] in cui più manifestamente si dichiara il nuovo orientamento in senso neoclassico: è il caso dell'ostensorio di S.Lorenzo di Verolanuova (Brescia; cfr. Massa, 1987), in cui l'E. soprattutto nel piede a campana e nel nodo a vaso sembrerebbe aver tratto ...
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GALLINA, Ludovico
Ebe Antetomaso
Nacque a Brescia il 25 ag. 1752, quinto figlio di Giacomo Antonio e di Oliva Tamagna. Di famiglia molto modesta, il G. in giovanissima età, grazie alla raccomandazione [...] città del cardinal Querini, in Arte cristiana, 1982, n. 70, pp. 62, 65; B. Passamani - V. Volta, La basilica di Verolanuova, Verolanuova 1987, pp. 84 s.; B. Passamani, Guida alla Pinacoteca Tosio - Martinengo di Brescia, Brescia 1988, pp. 115 s.; M ...
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MAINARDI, Andrea, detto il Chiaveghino
Anna Chiara Fontana
Nacque da Sepolcro (sconosciuto il nome della madre) a Cremona intorno al 1550, forse nella parrocchia dei Ss. Siro e Sepolcro (Cavalcabò, [...] (Guazzoni, 1985, p. 231) intessuta di blandi e composti gesti devozionali sono il Compianto su Cristo con s. Lorenzo (1581: Verolanuova, chiesa di S. Lorenzo) e la Crocifissione fra i ss. Bernardino e Caterina da Siena (1583: Picenengo, Cascina Luogo ...
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MAFFEI, Francesco
Alessandro Serafini
Figlio di Maffio, poco noto pittore vicentino, nacque probabilmente nel 1605 a Vicenza (Rossi, 1991, p. 29; Ridolfi).
Della sua famiglia si conosce ben poco: ignota [...] Musée départemental de l'Oise di Beauvais (1645-46) all'Ultima cena di Verona (Museo di Castelvecchio; 1645-47) e a quella di Verolanuova (S. Lorenzo, 1648-49).
Tra il 1645 e il 1646 il M. realizzò la grande tela con la Traslazione delle spoglie dei ...
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CARNEVALI, Eutimio
Pietro Cabrini
Nacque a Pesaro l'8 sett. 1776 (come si ricava dalla documentazione archivistica e non tre anni dopo, come vorrebbero i suoi biografi ottocenteschi) da Pietro Antonio [...] promozione a prosegretario generale e il trasferimento nel dipartimento del Mella. Qui svolse anche funzioni di viceprefetto (Verolanuova), fu delegato aggiunto alla libertà della stampa e infine ebbe la promozione a caposezione presso la prefettura ...
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