Pittore e medaglista (n. prima del 1395 - m. 1455). Fu il massimo interprete della cultura tardogotica italiana insieme a Gentile da Fabriano, di cui fu probabilmente allievo. Umanisti e poeti (Guarino [...] l'antico. Dal 1432 è documentata a più riprese la sua presenza a Ferrara (il soggiorno più lungo è dal 1442 al 1447), a Verona (1433-38), a Mantova, a Milano (1440) e infine a Napoli (1449). Intorno al 1436 si colloca la decorazione ad affresco della ...
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CARATTONI
Giorgio Lise
Famiglia di incisori attivi nei secc. XVII-XIX.
Girolamo, figlio di Agostino, nacque a Riva di Trento presumibilmente intorno al 1757-60; insieme con il fratello Francesco ereditò [...] tre anni. Il clima e il lavoro gli causarono un "eneurisma nel petto", per cui rallentò l'attività e tornò a Verona, dove morì di un "colpo", probabilmente intorno al 15 luglio 1806. Non si conoscono opere sue firmate né attribuite.
Giovanni, figlio ...
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FIAMMINGHI, Giacomo
Leandro Ventura
Nacque a Luzzara (Reggio Emilia) il 9 ott. 1815, da Giuseppe e da Angela Grisanti. Trascorse i primi anni di apprendistato nella vicina Guastalla, presso A. Gualdi, [...] n. 12; S. Marinelli, in Il Veneto e l'Austria. Vita e cultura artistica nelle città venete, 1814-1866 (catal. della mostra, Verona), a cura di S. Marinelli - G. Mazzariol - F. Mazzocca, Milano 1989, pp. 224 s.; Id., Tra Lombardia e Veneto: la pittura ...
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BOZZA
Fabia Borroni
Famiglia d'incisori e calcografi attiva nel Veneto nei secc. XVIII e XIX, ebbe in Gaetano il suo maggior esponente. Nato a Verona nel 1776 (e non a Venezia come scrive il Moschini, [...] p. 159), si dedicò all'incisione per impulso di Luigi Povelato di Malamocco, lavorò a Venezia, ma, divenuto cieco (già nel 1833), fu costretto ad abbandonare ogni attività. Morì a Venezia nel 1840 circa. ...
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CALIARI, Benedetto
Cecil Gould
Figlio di Gabriele e di una Caterina, fu fratello minore del grande pittore Paolo Veronese. Nell'anagrafe di S. Paolo di Verona, nel 1541 è detto di quqttro anni, ma nel [...] 1553 è registrato diciannovenne (Caliari, p. 10); si ritiene sia nato effettivamente intorno all'anno 1538. Evidentemente andò con il fratello a Venezia intorno alla metà del secolo, dato che nel 1556 ...
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Pittore (n. Venezia 1400 circa - m. 1470 o 1471). Allievo a Venezia di Gentile da Fabriano, lo seguì a Brescia e a Firenze. Si recò poi a Venezia (1429), a Verona (1436), a Ferrara (1441). Fu amico del [...] (v.) e Giovanni (v.). Distrutte tutte le sue opere maggiori, rimangono pochi dipinti, tra cui il Cristo in croce (Museo di Verona) e alcune Madonne (Accademia di Venezia, Galleria Tadini a Lovere, Uffizi di Firenze, Brera di Milano, Louvre), di una ...
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BIANCHI (Bianco), Giovanni Battista
Giovanna Terminiello Rotondi
Esistono pochissime notizie biografiche di questo artista, vissuto verso la metà del sec. XVII e spesso erroneamente confuso con il quasi [...] "adoperato" anche "in Bologna ed in altre parti di Italia e Germania". Contatti con i Gonzaga sono attestati da una lettera da Verona (14 ag. 1668: Arch. di Stato di Mantova, Arch. Gonzaga, serie E.XLV.3 [1667-1669],Carteggio di Inviati e Diversi ...
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DEL MORO (Dal Moro, Moro), Giulio
Enrico Maria Guzzo
Figlio ultimogenito del pittore Battista D'Angolo detto del Moro e di Margherita figlia del pittore Francesco India, detto il Torbido o il Moro, [...] veronese di S. Giovanni in Valle del 1557 c., dove è indicato di anni due (Gerola, 1910, p. 156), nacque a Verona verso il 1555. Pittore e scultore anch'egli, quando firmava le opere usò il soprannome derivato al padre dal suocero e diventato, quindi ...
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La Cecla, Franco. – Antropologo culturale e architetto italiano (n. Palermo 1950). Già docente di Antropologia culturale presso la facoltà di Architettura di Venezia e alle università di Verona e Palermo, [...] oltreché in università straniere quali la École des hautes études en sciences sociales di Parigi e la UC Berkeley, attualmente insegna Antropologia culturale all'Università Vita-Salute San Raffaele di ...
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EGINO, Codice di
K. Bierbrauer
Manoscritto (mm. 390-310) conservato a Berlino (Staatsbibl., Phill. 1676), composto di trecentonove carte; il codice prende il nome da E. (720 ca.-802), vescovo di Verona [...] ; soltanto l'iniziale dell'incipit del Prologo (c. 20r) presenta l'argento.Il manoscritto è stato redatto con sicurezza a Verona, come si evince dalla presenza di mani veronesi nella scrittura del codice e dovrebbe essere stato realizzato negli anni ...
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verone
veróne (ant. raro verróne) s. m. [etimo incerto]. – 1. letter. Terrazza, loggia, coperta o scoperta; balcone: io farei volentier fare un letticello in sul verone che è allato alla sua camera e sopra il suo giardino e quivi mi dormirei...
veronica1
verònica1 s. f. [dal nome proprio femm. Veronica, gr. Βερονίκη]. – Icona che rappresenta il volto di Cristo, come riproduzione dell’immagine rimasta impressa sul panno con cui, secondo la leggenda e alcune tradizioni, Veronica, l’emorroissa...