Poeta italiano (Rovereto 1894 - Verona 1973); dimorò per molti anni a Parigi svolgendo opera di diffusione della letteratura italiana (fondò, 1932, e diresse la rivista bilingue Dante). La sua poesia, [...] che muove da quella di C. Govoni e dei cosiddetti "poeti di Verona e di Ferrara" (Pòlline, 1914; Mùssole, 1920), è essenzialmente impressionistica e visiva, di un crepuscolarismo reso a tratti dinamico da innesti di futurismo e di esperienze ...
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Pittore (Verona 1480 circa - ivi 1555); fu scolaro di Liberale, del quale sviluppò le tendenze formali e cromatiche. Subì pure l'influsso del Mantegna e, durante un soggiorno a Milano, fu certo in contatto [...] con il Bramantino e il Luini. Ebbe vivo senso dei valori luministici e atmosferici. Tra le sue molte opere in Verona, citiamo gli affreschi della cappella Spolverini in S. Eufemia, la pala d'altare coi tre arcangeli nel Museo di Castelvecchio, un ...
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Pittore e architetto (n. Verona 1468 circa - m. 1540), il più importante tra i membri di un'antica famiglia di artisti veronesi. Si recò giovane a Roma ove ebbe contatti con Melozzo, come dimostrano gli [...] affreschi (1497-99) per la cupola della cappella di S. Biagio in S. Nazaro a Verona. Svolse la sua attività di architetto a Padova sotto la protezione di Alvise Cornaro. A contatto con l'ambiente umanistico, rinnovò il suo interesse per il rapporto ...
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Pittore (Verona 1578 - Roma 1649). Allievo di F. Brusasorci, ebbe inoltre conoscenza della pittura veneziana (fu probabilmente a Venezia tra 1605 e 1610) e bolognese. Tra le prime opere veronesi, gli Angeli [...] cromatismo di origine veneta, nell'ambito di una pittura di orientamento sempre più decisamente classicista. Da Roma inviò a Verona I santi Quaranta (1619 circa, S. Stefano); tra i numerosi dipinti, Fuga in Egitto (Madrid, Prado); S. Pietro liberato ...
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Educatore italiano (Genova 1882 - Verona 1959). Scoprì giovanissimo la sua vocazione educativa, di cui è documento lo scritto Juventus juvat (1905). S'impegnò attivamente a diffondere lo scoutismo d'ispirazione [...] ; nel dopoguerra si dedicò alla costituzione di un collegio per orfani di lavoratori, con sede prima a Cortona e poi a Verona, in cui si propose di applicare i principî dello scoutismo alla vita comunitaria. Il suo "metodo naturale", solo in parte ...
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Regista italiano (Verona 1924 - Milano 2022). Tra il 1948 e il 1952 creò a Padova, per il Teatro dell'università da lui fondato, le prime moderne rappresentazioni di testi del Ruzzante e di B. Brecht, [...] 1963; La Betìa, 1971) e nella televisione (Mosè, 1976), direttore del Teatro Stabile di Torino (1957-68) e sovrintendente dell'Arena di Verona (1968-69; 1993-98), ha diretto ancora Il diario di Anna Frank (1991), Il bugiardo e La bottega del caffè di ...
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Signore di Verona (n. 1291 - m. Treviso 1329). Figlio di Alberto I, associato nel 1308 alla signoria dal fratello Alboino, con questo fu nominato vicario imperiale di Verona da Enrico VII nel 1311; con [...] la morte del fratello rimase unico signore (28 ott. 1311). Per la conquista di Vicenza, tolta ai Padovani, fu impegnato in due guerre vittoriose (1312-14 e 1317-18), che costrinsero il comune di Padova ...
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Pittore veronese operoso a Verona e a Padova. Nell'affresco della Crocifissione, nella capp. di S. Giacomo (ora di S. Felice, compiuta, nella decorazione, nel 1379) nella chiesa del Santo a Padova, sul [...] la Decollazione di S. Giorgio sembra di A. stesso. In un momento ancor più avanzato si ritrova A. a Verona, nell'affresco sulla tomba Cavalli in S. Anastasia (Cavalieri della famiglia Cavalli presentati alla Vergine), databile verso il 1390. Anche ...
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Umanista (Verona 1374 - Ferrara 1460). Autore di numerosi testi scolastici e traduttore, tenne una scuola a Venezia (1414), di cui fu allievo Vittorino da Feltre, quindi fu attivo a Ferrara, dove costituì [...] greco e di latino, dov'ebbe a scolaro Vittorino da Feltre. Chiamatovi dai suoi concittadini, trasferì (1419) la sua scuola a Verona, dove rimase sino al 1429, quando fu costretto ad allontanarsene a causa della peste. Rifugiatosi a Ferrara, vi ebbe a ...
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Vassallo (m. 1135) di Matilde di Canossa; da papa Onorio II, sul principio del sec. 12º, fu fatto marchese e capo dei vassalli della casa di Canossa. Ultimo del ramo residente feudale di Sambonifacio, [...] alla sua morte, mentre a Verona si costituiva il comune (1135), il titolo comitale passava al ramo residente a Ronco. ...
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verone
veróne (ant. raro verróne) s. m. [etimo incerto]. – 1. letter. Terrazza, loggia, coperta o scoperta; balcone: io farei volentier fare un letticello in sul verone che è allato alla sua camera e sopra il suo giardino e quivi mi dormirei...
veronica1
verònica1 s. f. [dal nome proprio femm. Veronica, gr. Βερονίκη]. – Icona che rappresenta il volto di Cristo, come riproduzione dell’immagine rimasta impressa sul panno con cui, secondo la leggenda e alcune tradizioni, Veronica, l’emorroissa...