BERTOLDO di Giovanni
Charles Seymour jr.
Nacque probabilmente a Firenze intorno al 1440. Mancano notizie della vita di questo scultore, il quale fu il più impartante allievo di Donatello.
Di scarso [...] la data di nascita intorno al 1440 lo avvicina maggiormente alla generazione del suo amico Lorenzo il Magnifico in un'epoca, tra Verrocchio e Leonardo, che meglio si accorda con lo stile delle opere sue che ci sono conservate.
B. morì nel dic. 1491 ...
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Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m [...] a edicola, tardogotiche e rinascimentali, 14 statue dei patroni delle arti (eseguite da Ghiberti, Nanni di Banco, Donatello, A. Verrocchio e altri). Su piazza della Signoria sorgono Palazzo Vecchio (o della Signoria; già dei Priori), potente mole d ...
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ROSSELLI, Cosimo
Anna Maria Ciaranfi
Pittore, nato a Firenze nel 1439 da una fra le famiglie più notevoli, ivi morto al principio del 1507. Fu dapprima con Neri di Bicci. Di lui, del Baldovinetti, di [...] gloria, pure a S. Ambrogio; nel 1492 dipingeva, in un compromesso fra i modi del Pollaiolo, del Ghirlandaio e del Verrocchio, la Madonna e due Santi, ora all'Accademia di Firenze; nel 1505 l'Incoronazione in Santa Maria Maddalena de' Pazzi, affollata ...
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MINO da Fiesole
Francesco Sorce
MINO da Fiesole. – Nacque nell’agosto del 1429 da Giovanni di Mino e da una Caterina, come si evince dalla dichiarazione dei redditi resa nel novembre di quell’anno dal [...] - B. Boucher, Berlino 1993, pp. 317-339; F. Caglioti, Due «restauratori» per le antichità dei primi Medici: M. da F., Andrea del Verrocchio e il «Marsia rosso» degli Uffizi, in Prospettiva, 1993, n. 72, pp. 17-42 (parte I); 1994, nn. 73-74, pp. 74 ...
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DESIDERIO da Firenze
M. Elisa Avagnina
Scultore e fonditore attivo a Padova e Venezia nella prima metà del sec. XVI. Non se ne conoscono la data di nascita e di morte e scarse sono le notizie certe [...] G. F. Rustici e A. Leopardi. Stringenti affinità stilistiche e tecniche, oltre che di repertorio, legano le opere del Verrocchio e di D., accostabili per il vigore del rilievo, la vivacità espressiva dei soggetti umani e la particolare caratteristica ...
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GEMIGNANI, Valmore
Alessandra Ponente
Nacque a Carrara il 1° nov. 1878. Imparò a lavorare la pietra dal padre che esercitava la professione di marmista. Trasferitosi in giovane età a Firenze, si iscrisse [...] del Novecento il G. si dedicò allo studio della statuaria rinascimentale dimostrando particolare interesse per Andrea Verrocchio e Donatello. Si inserì nel vivace ambiente culturale fiorentino, frequentato anche da molti giovani artisti livornesi ...
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Famiglia fiesolana d'intagliatori in marmo (secoli XV e XVI). Francesco di Simone, nacque a Fiesole nel 1437, morì dopo il 1492. Forse fu prima allievo di Simone di Nanni (1402-1465), suo padre, seguace [...] Desiderio si spiega una fantasiosa ma fine esuberanza decorativa, mentre nella plastica l'autore si mostra decisamente rivolto al Verrocchio come poi nei gonfî angeli del tabernacolo per S. Maria di Monteluce a Perugia (1483), cui seguono, nel 1485 ...
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PERICOLI, Niccolo, detto il Tribolo
Alessandra Giannotti
PERICOLI, Niccolò, detto il Tribolo. – Nacque a Firenze il 17 maggio 1497 dal legnaiolo Raffaello di Niccolò, detto Riccio de’ Pericoli, e da [...] a Gerolamo di Tommaso di Giovanni scultore, presente a un atto notarile che vede coinvolti Giovanni Larciani e Giovambattista del Verrocchio, nipote di Andrea, e quelli del 1523 (16 e 29 maggio), in cui agisce da arbitro, prima con Rustici, poi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Quattrocento il disegno si afferma come esercizio fondamentale nel lavoro dell’artista. [...] movimenti (Pollaiolo), e un disegno dal chiaroscuro caricato che costruisce i volumi delle figure senza penalizzare la loro umanità (Verrocchio).
Il disegno di Leonardo
È con Leonardo che, per la prima volta, il disegno si fonda compiutamente sull ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Il tramonto del Medioevo
Andrea Bernardoni
Medioevo tecnologico
Per gli oltre dieci secoli entro i quali convenzionalmente si circoscrive il lungo periodo medievale – dalla caduta dell’ultimo imperatore [...] di Leonardo per la tecnologia emerse già durante il periodo della sua formazione a Firenze, quando, nella bottega di Verrocchio, insieme al disegno e alla pittura ebbe modo di fare anche esperienze significative nella lavorazione dei metalli e nelle ...
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verrocchio
verròcchio s. m. [etimo incerto, forse affine a verricello], ant. – 1. Lo stesso che varrocchio, argano e macchina bellica. 2. Tipo di frantoio per olive.
varrocchio
varròcchio (ant. verròcchio) s. m. [v. verrocchio]. – Specie di argano, usato nel medioevo per sollevare gravi pesi, e talora come macchina bellica per far crollare i sostegni delle gallerie scavate dagli assedianti sotto le mura.