BARTOLOMEO di Giovanni
Luisa Marcucci
Fiorentino, attivo fra la fine del sec. XV e l'inizio del XVI, il suo nome è noto per un documento del 30 luglio 1488 pubblicato da G. Bruscoli (L'Adorazione dei [...] delle sue figure: ma è più probabile che egli abbia frequentato da giovane, ossia prima dei 1480, la bottega del Verrocchio, come allora la maggior parte degli artisti fiorentini, e che forse qui abbia avuto presto contatti con il Botticelli e con ...
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DELLA ROBBIA, Luca
Giancarlo Gentilini
Nacque fra il luglio del 1399 e il luglio del 1400, terzogenito di Simone di Marco e di Margherita (1362-1433/1442), presumibilmente a Firenze (dove la famiglia [...] sia un modello del D. per il gruppo bronzeo del tabernacolo della mercanzia, la cui esecuzione, affidata nel 1466 al Verrocchio, era stata decisa nel 1463 contestualmente a quella del relativo stemma).
La tipologia a ghirlanda, emblematica dell'arte ...
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FERRUCCI, Francesco, detto del Tadda
Sandro Bellesi
Figlio di Giovanni e nipote abiatico di Taddeo (dal quale gli derivò il soprannome Tadda), nacque a Fiesole nel 1497 e, secondo la tradizione familiare, [...] 1555 e il 1557. La fontana, progettata da Vasari e da Ammannati, fu adornata infine con il noto Putto col delfino del Verrocchio (Allegri-Cecchi, 1980).
Ritenuto l'inventore "d'una certa acqua atta a temperare i ferri per lavorare la pietra... detta ...
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GIUSTO da Firenze
Maura Picciau
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo orafo attivo a Firenze nella seconda metà del XV secolo. Incerte sono le notizie relative alla sua famiglia di [...] Florentino) G. compare tra gli "ottimi maestri inteligenti", Luca Della Robbia, Mino da Fiesole, Antonio Pollaiolo e Andrea Verrocchio, chiamati dagli Operai del duomo di S. Maria del Fiore: insieme con "molti venerabili cittadini" (Guasti), tra i ...
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scultura
Simona Rinaldi
Forme e figure in rilievo
In quanto lavorazione di materiali come marmo e bronzo, per molto tempo la scultura è stata ritenuta frutto di un’altissima abilità artigianale, piuttosto [...] Romani, recuperata nel corso del Quattrocento grazie agli sforzi di diversi scultori come Ghiberti, Donatello e Andrea del Verrocchio, la tecnica cioè della fusione a cera persa.
Seguendo questo sistema si eseguiva un modello a grandezza naturale ...
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Comune del Veneto (415,9 km2 con 261.362 ab. al censimento del 2011, divenuti 258.685 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Veneziani), capoluogo di regione e città metropolitana. L’insediamento storico [...] . Dopo il 1470 all’opera dei Lombardo e di M. Codussi vanno ascritte alcune tra le maggiori realizzazioni della città. Di Verrocchio è il monumento equestre a B. Colleoni in Campo SS. Giovanni e Paolo (terminato da A. Leopardi, 1496).
I sec. 16 ...
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Pittura, scultura o fotografia che ritrae, cioè rappresenta la figura o la fisionomia di una o più persone.
Il r. nell’antichità
L’arte egizia ebbe un particolare interesse per la riproduzione di tratti [...] . In una generale ripresa dell’antico, si afferma nella scultura il busto (Mino da Fiesole, A. Rossellino, L. Laurana, A. del Verrocchio). Grande importanza per l’evoluzione del r. borghese ha l’arte delle Fiandre; con J. van Eyck ha inizio il r ...
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Il Rinascimento. Gli ingegneri del Rinascimento: dalla tecnica alla tecnologia
Paolo Galluzzi
Gli ingegneri del Rinascimento: dalla tecnica alla tecnologia
Nell'immagine convenzionale del Rinascimento [...] certi dei quali disponiamo circa l'attività giovanile di Leonardo è da registrare l'apprendistato presso la bottega del Verrocchio, la più industriosa e importante, assieme a quella dei Pollaiolo, della Firenze di quei decenni. Non abbiamo documenti ...
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BARTOLOMEO di Paolo, detto Baccio della Porta (fra, Bartolomeo)
Luisa Marcucci
Nacque a Sofignano (Prato) il 28 marzo 1472. Il padre Paolo di Iacopo, morto il 9 luglio 1487, di famiglia di origine genovese, [...] di Cosimo, qualche motivo di panneggio nei dipinti giovanili di B. fa pensare che egli abbia guardato all'opera del Verrocchio. Non manca in questo periodo anche un interesse al colore vivace, quasi smaltato, di derivazione ghirlandaiesca forse, ma ...
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PALMA, Felice
Felice Mastrangelo
PALMA, Felice. – Figlio di Jacopo, nacque a Massa di Lunigiana il 12 luglio 1583 (Baldinucci [1681-1728], 1846, p. 491).
Le più antiche informazioni riguardanti Palma [...] , allora ritenuto di Desiderio da Settignano (Baldinucci [1681-1728], pp. 491 s.) e attribuito in tempi recenti alla bottega di Verrocchio (Migliaccio - Paliaga, 1990, p. 39 n. 13).
Tra il 17 luglio 1610 e il 2 agosto 1612 Palma riscosse pagamenti ...
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verrocchio
verròcchio s. m. [etimo incerto, forse affine a verricello], ant. – 1. Lo stesso che varrocchio, argano e macchina bellica. 2. Tipo di frantoio per olive.
varrocchio
varròcchio (ant. verròcchio) s. m. [v. verrocchio]. – Specie di argano, usato nel medioevo per sollevare gravi pesi, e talora come macchina bellica per far crollare i sostegni delle gallerie scavate dagli assedianti sotto le mura.