Scrittore francese (Parigi 1877 - Palermo 1933). Di origine alto-borghese, studiò musica e condusse una vita eccentrica all'insegna del dandismo; fu curato dallo psichiatra P. Janet, che descrisse il suo [...] fa da sfondo una minuziosa descrizione del carnevale di Nizza. Dopo altre narrazioni in versi (Chiquenaude, 1900; La vue, 1904) e un tentativo di opera teatrale in alessandrini non pubblicata (La Seine, composta tra il 1900 e il 1903), diede le sue ...
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Forma di strofe propria della poesia epica medievale, soprattutto francese e spagnola, composta di un numero variabile di versi ottonari, o più spesso decasillabi o dodecasillabi, legati dall’assonanza [...] o (con minore frequenza) monorimi. In Italia la l., composta da un numero variabile di versi (ottonari o più spesso alessandrini) legati da una stessa rima, fu adoperata nei primi ritmi (come il Ritmo laurenziano) e nell’antica poesia didattica.
Per ...
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Poeta (sec. 13º), la cui identità e perfino l'origine lodigiana (più probabile la patria cremonese) sono tuttora incerte, autore di un poemetto didascalico di 702 versi, in lasse monorime miste di alessandrini [...] e decasillabi francesi (quinario più senario tronco), designato, nel codice che lo contiene, come Lo libro de Uguçon de Lao dho, e riconducibile a un ambito di cultura franco-italiana. Il Libro, che tratta ...
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Troviero (sec. 12º). Chierico o monaco, fu uno dei più antichi trovieri della Francia settentr., protetto di Enrico I d'Inghilterra e dell'imperatrice Matilde, figlia del duca di Normandia. Gli sono attribuiti [...] suoi. L'opera sua più importante è una traduzione-riduzione della Bibbia, Le livre de la Bible, in alessandrini. Mise altresì in versi vite di santi, favole, la storia delle Sibille, gioie, dolori, miracoli della Vergine; in Mort de Notre-Dame ...
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Segno in forma di forcella (〉 o 〈) usato dai grammatici alessandrini e poi nel Medioevo: era posto nei margini delle opere per richiamare l’attenzione del lettore su qualche passo importante e, in particolare, [...] per porre in evidenza passi citati, versi ritenuti spuri e simili. ...
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Segno di richiamo in margine a un testo, detto anche obelisco, in forma di lineetta orizzontale (−). Adottato dai grammatici alessandrini per contrassegnare versi non ritenuti autentici, fu probabilmente [...] introdotto nell’uso da Zenodoto di Efeso ...
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OMERO
Giorgio Pasquali
. A O. la tradizione più antica assegnava ben più che non gli lascino oggi anche i critici più conservatori. Già nel sec. VII Callino citava la Tebaide attribuendola a lui. Poco [...] a. C. con i posteriori. In questi si fa sentire l'effetto della "riforma" dei tre grandi Alessandrini, non tanto nelle lezioni quanto nell'eliminazione di versi inutili, che rappresentano evidentemente tardi allargamenti (o doppioni) rapsodici. Tali ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] ha molto di settecentesco, per il suo Childe Harold e i Tales in verse, e il tipo di eslege in essi dipinto, egli parve ai continentali Donne per superarlo, si rifugiò in un alessandrinismo squisitamente virgiliano, in un mondo incantato d'immagini ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] frase musicale delle Chansons de geste è semplice e quasi salmodiata, senza alcuna varietà), determinando tipi di versi più regolari: l'alessandrino, che è posteriore al decasillabo, rappresenta rispetto a questo una fase più normativa; e il distico ...
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VIRGILIO
Augusto ROSTAGNI
Salvatore BATTAGLIA
. Publio Virgilio Marone (Publius Vergilius Maro) fu, per il senso sublime dell'arte e per l'influenza che esercitò nei secoli, il massimo poeta di Roma; [...] nostre carte, ma discretamente e di rado" (Catal., V).
Così, verso il 45 a. C., poco prima dell'uccisione di Cesare, egli usciva Arcadia". La moda della poesia pastorale, sull'esempio alessandrino di Teocrito, apparteneva alle tendenze e ai gusti dei ...
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alessandrino3
alessandrino3 agg. – 1. Relativo a personaggi di nome Alessandro. In partic.: Biblioteca A., biblioteca universitaria di Roma, fondata da papa Alessandro VII nel 1667; Linea A., linea di demarcazione fissata dal papa Alessandro...
spianamento
spianaménto s. m. [der. di spianare]. – 1. L’azione, l’operazione, il lavoro di spianare: lo s. del terreno porterà via molto tempo. In partic.: a. In elettrotecnica, sinon. di livellamento (di una corrente raddrizzata): filtro,...