La società araba contemporanea, sia essa musulmana o non, è attraversata da tensioni politiche che influiscono inevitabilmente sulla sua produzione letteraria e poetica. Gli attentati terroristici dell'11 [...] regna nel mondo arabo, sebbene ormai la condizione di estraneità sembri costituire una costante dell'intero universo poetico. Il versolibero (ši̔r ḥurr) è ancora alla base della poesia araba, ma sarebbe difficile una definizione univoca, poiché ogni ...
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Nato a Poznań il 13 novembre 1946 e morto a Newtonville il 26 dicembre 2014, è stato uno dei massimi poeti polacchi della seconda metà del 20° sec., oltreché traduttore geniale e ardito di William Shakespeare, [...] natura, ha percorso gli spazi dell’esistenza umana con una poesia duttile e mirabilmente sorprendente, ora in versolibero, dove le clausole sono limpidamente funzionali a evidenziare la scomposizione e la contraddizione tra piano verbale e piano ...
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HEANEY, Seamus
Carla De Petris
Poeta irlandese, nato nella contea di Derry il 13 aprile 1939. Esordisce con le liriche di Death of a naturalist (1966) e di Door into the dark (1969), affermandosi come [...] moderno e trasgressivo si accompagna l'uso sapiente della versificazione, dal sonetto alla terzina, dal versolibero a brevi componimenti di dodici versi. Nel 1979 esce la raccolta Field work, che si chiude con una magistrale versione dell'episodio ...
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Poeta brasiliano, nato a Itabira (Minas Gerais) il 30 ottobre 1902. È la figura più importante del secondo modernismo, ricco d'implicazioni socio-politiche e aperto agl'influssi delle letterature straniere [...] testi memorabili come Il nostro tempo, Il fiore e la nausea, Ode all'uomo del popolo Charles Chaplin, nei quali il versolibero inaugurato dai modernisti di San Paolo si piegava a tutte le sfumature di una sensibilità, anche formale, d'eccezione. In ...
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Arte di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri tipi di restrizione; con una certa approssimazione si può dire che il significato di p. è individuabile, [...] meno le restrizioni metriche, che possono tuttavia essere ridotte al rango di condizioni minime (come, per es., nel versolibero, o nel verso svincolato da ogni schema metrico e segnalato soltanto dall’accapo, come in molta p. contemporanea) o, al ...
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Scrittore francese (Honfleur 1864 - Parigi1936). Autore prolifico di poesie e romanzi caratterizzati da un'eleganza preziosa, inizialmente influenzato dalla cultura simbolista trovò nelle rievocazioni [...] poi allo stile neoclassico di poeti parnassiani come Moréas e Heredia (Aréthuse, 1895), abbandonando gradualmente il versolibero delle prime raccolte in favore dell'alessandrino. Nei volumi successivi (Les jeux rustiques et divins, 1897; Les ...
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Scrittrice ucraina (n. Ržyščiv, Kiev, 1930). Dichiaratamente al di fuori di scuole, ha contribuito al rinnovamento radicale della letteratura ucraina sul piano concettuale e formale: la sua poesia varia [...] classica al versolibero, dal monumentalismo delle opere storiche al minimalismo delle strutture poetiche "dissolte", come in Inkrustaciji (pubblicato in Vybrane "Opere scelte", 1989; trad. it. Intarsi, 1994). Con i romanzi in versi Marusja Čuraj ...
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Scrittore e diplomatico lettone (Liepāja 1874 - Nizza 1968). Sospetto al regime zarista, si rifugiò nell'Europa occid., dove si dedicò a studî d'arte (Florencē "A Firenze", 1909). Nel 1915 rientrò in patria, [...] (fino al 1940). Dopo la seconda guerra mondiale si ritirò a vita privata a Nizza. Le sue poesie in versolibero, nelle quali a meditazioni filosofiche si alternano delicate emozioni liriche, sono raccolte in tre volumi (Tantris, 1908; Ēnas uz ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] o sdrucciola. Il plurale è spesso usato per indicare una composizione o un insieme di composizioni poetiche.
VersoliberoVerso indipendente da ogni schema metrico tradizionale, nel quale il poeta rende il proprio individuale respiro ritmico. Vari ...
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Forma metrica che riproduce il suono e la misura dei versi latini nella poesia italiana. Il nome, coniato da G. Carducci (Odi barbare, 1877) in quanto questa poesia suonerebbe «barbara» all’orecchio dei [...] secondo l’accento grammaticale e di rispettare regolarmente il ritmo solo in fine di verso. Libero era l’atteggiamento nei confronti della cesura. Questa fu la strada maestra, seguita poi da P. Rolli, da G. Fantoni fino a G. Carducci. Una quarta ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale si va a capo (cfr. capoverso): se in quel...