GOVONI, Corrado
Riccardo D'Anna
Nacque presso Ferrara, a Tamara, frazione di Copparo, il 29 ott. 1884 da Carlo e da Maria Albonetti. Discendente da una famiglia contadina, lasciò presto le terre del [...] dal mondo rurale alla città (e via via alla metropoli) e che, letterariamente, mediante la rivoluzione formale del versolibero e poi del frammentismo, risillaba l'universo della parola, affascinata dal mito della velocità e della macchina nel suo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento è stato definito un’epoca neobarocca per la riscoperta del Seicento come [...] il valore di una verità fondamentale: È del poeta il fin la meraviglia”. Peraltro già Gian Pietro Lucini nel Versolibero (1908) esalta del barocco la volontà di sottrarsi alle regole tradizionali, mentre autenticamente barocca appare la scrittura ...
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Le parole crociate (o parole incrociate o cruciverba, nome maschile invariabile) sono il gioco enigmistico che prevede una griglia di caselle bianche e nere, in parte numerate, a cui si riferisce un elenco [...] nere e di disporle in modo il più possibile ordinato. Questa distinzione si può ritenere analoga a quella fra verso metrico e versolibero in poesia e non ha effetti ai fini della risoluzione.
I cruciverba di tradizione americana sono quadrati e ...
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PASTONCHI, Francesco
Eleonora Cardinale
PASTONCHI, Francesco (Giuseppe, Flaminio). – Nacque a Riva Ligure il 31 dicembre 1874 da Davide, di origini toscane, e da Fanny Grossi da Riva, appartenente a [...] mare… / O mia inquïeta vita, posare!»: Sospiro, p. 136), anche sperimentando unità strofiche più brevi e persino il versolibero, nelle raccolte successive – le Rime dell’amicizia (Milano 1943) e gli Endecasillabi (Milano 1949) – l’autore non insiste ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Considerato tra le voci più importanti della letteratura del Novecento e primo tra [...] , un’esplosione lirica mai conosciuta prima nel suo Paese d’origine. Non si tratta solo dell’adozione del versolibero, alternato in realtà con forme sillabiche canoniche fuse in maniera totalmente arbitraria, ma soprattutto del tono complessivo dei ...
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BUZZI, Paolo
Gianni Venturi
Nato a Milano il 15 febbr. 1874 da Angelo e da Camilla Riva, dopo gli studi giuridici a Pavia - dove ebbe per maestri C. Ferrini e V. Simonelli - intraprese la carriera amministrativa, [...] (Milano 1917), attuazione del programma di Marinetti, Settimelli e Corra per un nuovo teatro futurista, a Stornellata, del 1932, versiliberi musicati da R. De Angelis, a Il volto della vergine (scritto nel 1936), tempo di un "Trittico per melodramma ...
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L’endecasillabo è un verso di 11 sillabe metriche (➔ metrica e lingua), con accento principale obbligato in decima posizione (Beltrami 20024: 181-188; Menichetti 1993: 386-424). È il verso principe della [...] equiparabili alle non canoniche, escluse dalla codificazione bembesca, riemergono, in tutt’altro contesto, nella tradizione del versolibero novecentesco, nella quale si assiste a un originale rinvigorirsi, pur nell’ambito del travestimento ritmico e ...
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Termine con cui si suole designare quella poetica e quel gusto che furono propri, in Italia, degli scrittori posteriori a G. D’Annunzio, raccolti per lo più intorno alla Voce; e quindi la letteratura e [...] , che, a eliminare ogni diaframma tra ispirazione e stesura, si serva, come mezzo, della prosa piuttosto che del verso (sia pur libero); di qui il vagheggiamento di una ‘prosa lirica’ o ‘lirica in prosa’, depurata da tutto ciò che paia estraneo ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] i loro esiti erano caratterizzati da una pausa sintattica, non di rado anche da una clausola quantitativa. Il versolibero, parlato o recitato, aveva invece un numero vario di sillabe, e in esso importanza massima assumeva il parallelismo sintattico ...
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Francese, letterature di lingua
Gianfranco Rubino
Francia
All'inizio del 21° sec. la letteratura francese conferma fondamentalmente i caratteri e gli orientamenti che si erano delineati nell'ultimo [...] può essere graduale e preservare quelle che Gleize chiama prose di poesia o poemi in prosa, oppure può puntare sul versolibero, o prosaico, salvo contaminazioni e ibridismo. Esiste poi una poesia che si fa performance sonora, sostenuta da apparati ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale si va a capo (cfr. capoverso): se in quel...