CASSITTO, Luigi Vincenzo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Bonito (Avellino), allora nella provincia del Principato Ultra, il 29 (Perrotta) o il 31 (Gatti) dic. 1766 da Romualdo, giureconsulto, e da Saveria [...] Pio VII, soggiorno a Roma, ove portò a compimento verso la metà d'aprile la pubblicazione degli Acta sincera Sancti Baio e a Giansenio; e ricorda che in tema di grazia e libero arbitrio la Chiesa ha condannato le tesi dei giansenisti e non quelle ...
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CAVALLI, Atanasio
Ugo Baldini
Nato ad Asti intorno al 1717 (poiché il Diamilla Müller lo dice ottuagenario al momento della morte, avvenuta a Roma poco prima del 1798), ebbe una vita sostanzialmente [...] prima pubblicazione, le Lettere di Filalete accademico libero (Torino 1764), e l'appartenenza successivamente attestata stentano però a calarsi in una forma limpida e priva di durezze.
Verso il 1770,per cause imprecisabili, il C. chiese ed ottenne la ...
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CARÌ, Francesco
Mario Condorelli
Nato a Palermo il 17 nov. 1726, fu avviato agli studi e alla carriera ecclesiastica: conseguì infatti la laurea in teologia e fu ordinato sacerdote. Sebbene manchi, [...] concernente i classici problemi della grazia e del libero arbitrio, nei confronti dei quali non mostrò un il 22 luglio 1798.
Bibl.: T. Natale, La filosofia leibniziana esposta in versi toscani, I, Firenze (ma Palermo) 1756, p. 108; P. Bentivegna, ...
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MARCHESI, Raffaele
Mario Tosti
Figlio di Vincenzo e di Marianna Marioni, nacque a Magione, l'antica Pian di Carpine, sul Trasimeno, il 25 febbr. 1810. A dodici anni entrò nel seminario di Perugia e [...] umanista e storico fiorentino del Trecento, segretario del libero Comune di Perugia. Spesso presente nei salotti culturali cattedra di eloquenza sublime nell'Università di Perugia.
Verso il processo di unificazione il M. adottò un atteggiamento ...
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virtù
Anna Lisa Schino
La condizione di perfezione morale
Il concetto di virtù (e del suo opposto, il vizio) costituisce uno dei nodi centrali nella riflessione sull’etica. Variamente interpretata, [...] chi voglia educare sé stesso), controbilanciandola e indirizzandola verso fini elevati.
L’ideale stoico
Secondo gli insegnamenti dello di spirito ed equilibrio, in cui l’uomo è libero da desideri, bisogni e sentimenti troppo forti e vincolanti. ...
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MAPEI, Camillo
Laura Demofonti
Nacque a Nocciano, un piccolo comune presso Chieti, il 1° giugno 1809, da una famiglia di ricchi possidenti: il padre, Domenico, aveva compiuto gli studi giuridici, la [...] dove trovò lavoro come redattore dell'Osservatore maltese e improvvisatore di versi. A Malta il M. entrò in contatto con alcuni esuli il fondamento di quest'ultima avrebbe dovuto essere l'accesso libero e diretto di tutti alle Sacre Scritture, il cui ...
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Lutero e il luteranesimo
Paolo Ricca
La fine dell’unità religiosa della Chiesa d’Occidente
Martin Lutero era un monaco tedesco che nella prima metà del 16° secolo, a cavallo tra il Medioevo e l’età [...] a tutti. Questo messaggio, in sé molto semplice, liberò tante coscienze tormentate dall’idea del loro peccato e inquiete . La scomunica e il bando furono il primo passo, decisivo, verso la rottura dell’unità della Chiesa d’Occidente, ma non poterono ...
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CASSINA, Ubaldo
Paolo Cristofolini
Nacque a Piacenza nel 1736. Entrato nel 1754 nel collegio Alberoni, si laureò in teologia e in utroque iure, e intraprese la carriera ecclesiastica. Favorevole al [...] censure dell'Ansaldi, che accusò il C. di negare il libero arbitrio. Il C. protestò nelle sue Lettere (1779)la equilibrio politico e civile si regga sulla benevolenza dei governanti verso i sudditi.
L'accostamento tra Rousseau e Hobbes appare in ...
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ALESSANDRO di Masovia
Domenico Caccamo
Nacque nella seconda metà del XIV secolo da Ziemowit IV, duca di Masovia, e da Alessandra, che era sorella di Ladislao Jagiełło. Trascorse l'infanzia alla corte [...] A. mirava a costituire in Trento un centro politico libero da ogni influsso esterno. Cardine di tale politica, . 1443 era nominato dal concilio legato in Austria, Ungheria e Polonia. Verso la metà di maggio, A. si scontrava nuovamente, a Vienna, col ...
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Pasqua
Raffaele Savigni
La più importante festa ebraica e poi cristiana
Il termine Pasqua, dall’ebraico Pesah, significa «passaggio». Nel mondo ebraico la festa della Pasqua ricorda, infatti, mediante [...] la primavera i pastori si spostavano col loro gregge verso i nuovi pascoli, e in tale occasione sacrificavano un Signore, che colpì con la morte i primogeniti dell’Egitto e liberò invece gli Ebrei dalla morte e dalla schiavitù. «Il sangue sulle ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale si va a capo (cfr. capoverso): se in quel...