Poeta statunitense (Galesburg, Illinois, 1878 - Flat Rock, Carolina del Nord, 1967). Abbandonata la scuola ancora adolescente, lavorò come operaio, e partecipò volontario alla guerra tra Stati Uniti e [...] (1904) e Joseffy (1910), si affermò con Chicago poems (1926; trad. it. parziale, 1961), raccolta di componimenti in versolibero, sullo sfondo unificante della città del Midwest in cui, grazie a H. Monroe e alla rivista Poetry, aveva completato il ...
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Poetessa statunitense (Boston 1932 - Londra 1963). Dopo la laurea allo Smith College proseguì gli studî a Cambridge, in Inghilterra, dove sposò (1956) Ted Hughes. Alla prima raccolta The colossus and other [...] (1982). La poesia della P., spesso scopertamente autobiografica, è segnata dall'uso ricorrente della metafora e approda a un versolibero punteggiato di ossessive figure archetipiche; per l'efficacia con cui vi sono ritratte la ricchezza e insieme la ...
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Critico letterario e poeta statunitense (Canandaigua, New York, 1883 - Bridgetown, Barbados, 1969); diresse con Dell Floyd, John Reed e altri la rivista letteraria radicale The Masses, soppressa dal governo [...] (1959), Love and revolution: my journey through an epoch (1965). Come poeta seguì la tradizione accademica, rifiutando l'uso del versolibero; tra i suoi libri di poesia ricordiamo: Child of the Amazons and other poems (1913), Kinds of love (1931 ...
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Poeta e scrittore belga (n. Ohain, Brabante, 1898 - m. 1984). Le sue liriche si muovono tra due opposti poli: da un lato il versolibero portato alle soluzioni più moderne e rivoluzionarie sulla scia di [...] Apollinaire, dall'altro un classicismo che s'ispira ai modelli dell'alta lirica francese. Tra le sue raccolte di poesie: Jazz-Band (1922); La proie pour l'ombre (1935); Couleur d'absence (1936); Le voleur ...
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Scrittore e diplomatico lettone (Liepāja 1874 - Nizza 1968). Sospetto al regime zarista, si rifugiò nell'Europa occid., dove si dedicò a studî d'arte (Florencē "A Firenze", 1909). Nel 1915 rientrò in patria, [...] (fino al 1940). Dopo la seconda guerra mondiale si ritirò a vita privata a Nizza. Le sue poesie in versolibero, nelle quali a meditazioni filosofiche si alternano delicate emozioni liriche, sono raccolte in tre volumi (Tantris, 1908; Ēnas uz ...
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Pseudonimo del poeta iraniano Muḥammad Isfandiyārī (n. Yūsh 1897 - m. 1960). Creatore della scuola poetica shi῾r-i nau, che postulava la completa rottura con le regole della prosodia classica persiana [...] e araba, l'abbandono del genere della qaṣida e del ghazal e l'adozione dei principî del versolibero, N. creò una poesia fondata sul ritmo e la musicalità del linguaggio. Le sue opere, caratterizzate dapprima da un pessimismo egocentrico (Qeṣṣe-ye ...
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Scrittore malgascio di lingua francese e malgascia (Antananarivo 1903 - ivi 1937). Dopo le prime raccolte di poesie in metri convenzionali (La coupe de cendres, 1924; Sylves, 1927; Volumes, 1928), adattò [...] al versolibero francese le forme della poesia malgascia (Presque songes, 1934; Traduit de la nuit, 1935; Chants pour Abéone, 1936). Scrisse in malgascio novelle e saggi sulla civiltà e la letteratura dei Merina, alla cui tradizione si ispira l'opera ...
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Poeta ceco (Boskovice, Moravia Merid., 1911 - Praga 1986). Dopo esordî influenzati dal poetismo (Večerní oči "Occhi serali", 1928; Stínové hry "Giochi d'ombre, 1931), in Šach mat, Evropo ("Scacco matto, [...] sociale. Tale orientamento trova conferma in Letopis ("Annali", 1958), raccolta quasi memorialistica in cui domina un monotono versolibero, forse malamente assimilato dalla poesia di V. V. Majakovskij, che T. tradusse quasi interamente. Più che le ...
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Kezilahabi, Euphrase. – Scrittore e poeta tanzaniano (Namagondo 1944 - Dar es Salaam 2020). Tra le voci più significative della letteratura contemporanea in lingua swahili, ha esordito nella narrativa [...] tradizione poetica swahili, nella quale – sovvertendo i princìpi della tradizione metrica araba - ha introdotto l’uso del versolibero, tra le sue raccolte poetiche va citata Kichomi (1974). Delle opere successive si ricordano qui Mayai - Waziri ...
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Poeta e scrittore romeno (Zimnicea, Teleorman, 1911 - Bucarest 1971). Esordì con la raccolta di canti Cîntece ţigăneşti ("Canti zigani", 1941), dove l'espressività dei contenuti è sottomessa a una tecnica [...] e dall'applicazione di regole prosodiche precise. Tra le opere, si ricordano: la raccolta di liriche Versul liber ("Il versolibero", 1965) e i due volumi di prose Bîlci la Râureni ("Le fiere di Râureni", 1964) e Drumuri şi răspîntii ("Sentieri e ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale si va a capo (cfr. capoverso): se in quel...