MARINO I, papa
Ilaria Bonaccorsi
MARINO I, papa. – Nato presumibilmente nel secondo quarto del sec. IX a Gallese, nel Viterbese, da un presbitero di nome Palumbo, entrò ben presto a far parte del clero [...] la tutela religiosa dei Bulgari, ma contrapponendosi al disegno del re Boris di impiantare là una Chiesa autonoma con un vertice al più alto livello, addirittura un patriarca, come a Costantinopoli. L’ambasciata fallì e M. fu fermato, con i suoi ...
Leggi Tutto
L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] solo dal diaconato in su; per gli altri, era ammesso un solo matrimonio, ma con una vergine. Questa gerarchia, al cui vertice supremo era assurto col tempo il vescovo di Roma, si era andata sempre più differenziando dal popolo dei fedeli, anche per ...
Leggi Tutto
La presenza borghese
Andrea Zannini
Borghesia, un termine storiografico «aperto»
Pochi concetti storiografici sono stati oggetto di un processo di revisione critica paragonabile a quello che negli ultimi [...] d’oro del patriziato, cioè quelle casate che tra XIII e XIV secolo avevano affermato la propria posizione egemonica al vertice della scala sociale cittadina e alla guida dello stato. Dalla fine del Trecento alla metà del Seicento il ricambio «esterno ...
Leggi Tutto
Il mondo imprenditoriale e le sue associazioni
Giuseppe Berta
Tra centralizzazione e decentramento
Nel febbraio 1970 Confindustria diffuse i risultati del Rapporto Pirelli, il documento stilato nell’arco [...] capacità di agire politicamente. Nel corso degli anni, mano a mano che era maturato il distacco tra i vertici della Confederazione e quelli del partito di maggioranza relativa, quella capacità era progressivamente scemata. Come ricordò Pirelli in ...
Leggi Tutto
Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Informazione, società della
Giancarlo Provasi
Origini e accezioni del termine
Il termine "società dell'informazione" (information society) risale ai primi anni sessanta. Una ricostruzione delle origini [...] che le società moderne siano macchine governate nel perseguimento dei loro fini da un sistema gerarchico piramidale, con al vertice un'autorità razionale in grado di tradurre gli obiettivi sociali in un efficiente sistema mezzi-fini e in una efficace ...
Leggi Tutto
Scritti storico - politici
Gino Benzoni
Esposizione di fatti, di operazioni, più o meno rispettosa della loro appurata consistenza e più o meno ricorrente, nel necessario vaglio selettivo, a procedimenti [...] causa sua, viepiù "poltroni et traditori" i "capitani delle galee et nave", mentre la "ciurma" sarebbe disposta a battersi. Ignavia di vertici e combattività di sottoposti. Non si tratta di stabilire, col bilancino del vero e del falso, se è stato ...
Leggi Tutto
Vescovi/3: la Cei e la collegialita italiana
Fancesco Sportelli
Concezioni vaticane e propositi episcopali agli inizi della Cei
I protagonisti dell’inizio
Dalla collegialità multipolare degli antichi [...] papa sugli obiettivi della Cei e la loro attuazione112. All’avvio del mandato Ruini ritiene che l’episcopato, e per esso il vertice della Cei, abbia ormai ripreso in mano la conduzione dei rapporti fra Chiesa e società e afferma
«la necessità di una ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Elettronica italiana: una storia con un futuro
Luca De Biase
Giuseppe Caravita
Il miracolo economico
L’Italia del dopoguerra è percorsa da una fioritura generale di iniziative, imprese, ricerche, invenzioni. [...] , la fonte del Po, la speranza di un futuro fiume di successo e di ricavi. Con una decisione un po’ rischiosa il vertice di ST decise quindi di far fare un salto organizzativo al gruppo di Vigna, potenziandolo in business unit dotata di capacità non ...
Leggi Tutto
LOREDAN, Francesco
Matteo Casini
Nacque a Venezia il 9 febbr. 1687, da Andrea di Leonardo del ramo di S. Vidal e da Caterina di Antonio dei Grimani dei Servi.
Della prestigiosa famiglia, che aveva dato [...] marzo 1735 al 1751 savio del Consiglio (salvo gli obbligatori periodi di "contumacia"). Nel frattempo tenne uffici non di vertice: fu provveditore sopra Camere, sopra Dazi, in Zecca, alle Pompe, sopra Feudi; fu pure cassier del Collegio, savio alla ...
Leggi Tutto
MALATESTA (de Malatestis), Malatesta detto Malatesta dei Sonetti o Senatore
Anna Falcioni
Figlio di Pandolfo (II), signore di Pesaro, e di Paola di Bertoldo Orsini, il M., distinguibile dalla schiera [...] Perleoni e Nicola di Lippo Mengardoni i tutori del figlio. La delicata circostanza persuase lo zio Galeotto Malatesta, al vertice del governo riminese, ad assumere pro tempore il vicariato anche su Pesaro, giungendo persino a intentare una causa, in ...
Leggi Tutto
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il v. di un...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...