PUCCI, Enrico
Andrea Cantile
PUCCI, Enrico. – Nacque a Lucca il 7 aprile 1848, da Giovacchino e da Chiara Gadducci.
Fu tenuto a battesimo nella parrocchia di San Michele in Lucca, con i nomi di Alberto [...] trigonometrici di Antola, monte Telegrafo, Penice e Tortona, con un teodolite di Starke; nel 1879 curò poi la determinazione del vertice di Busto Arsizio (1a e 2a stazione), con un teodolite di Pistor, e il raccordo della rete trigonometrica con la ...
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GADDI, Sinibaldo
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze da Taddeo di Angelo e da Antonia di Bindo Altoviti il 14 apr. 1499.
La famiglia, dedita al commercio e all'attività bancaria, aveva le sue sedi principali [...] parte con mandato trimestrale del Magistrato supremo, l'organismo che, almeno in teoria, aveva sostituito la Signoria quale vertice istituzionale dello Stato fiorentino.
A più riprese il G. fu degli accoppiatori, cui era demandata la formazione delle ...
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SERPIERI, Alessandro
Fabio Toscano
– Nacque a San Giovanni in Marignano (Rimini) il 31 ottobre 1823 da Daniele, esattore delle tasse, e da Caterina Ranucci.
Dopo aver ricevuto la prima istruzione in [...] delle meteore, o ‘stelle cadenti’, delle quali determinò alcuni radianti, cioè le porzioni di cielo dal cui vertice gli sciami meteorici sembrano originarsi. In particolare, individuò la forma di quello delle Perseidi, responsabili della caduta ...
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REZZONICO, Carlo
Antonio Menniti Ippolito
REZZONICO, Carlo. – Nacque a Venezia il 25 aprile 1724 da Aurelio Rezzonico e da Anna Giustiniani. Fu il secondo di cinque fratelli.
La facoltosa famiglia Rezzonico, [...] .
Il 6 luglio 1758 la nomina a papa dello zio Carlo, che assunse il nome di Clemente XIII, lo pose al vertice della struttura curiale. Pochi giorni dopo l’elezione il pontefice lo creò infatti segretario dei Memoriali, ruolo ove venne solitamente ...
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CAPECE GALEOTA, Giacomo
Aurelio Musi
Nacque a Napoli il 7 dic. 1617. Di famiglia nobile iscritta al sedile di Capua, era figlio secondogenito del ministro e giuspubblicista Fabio duca della Regina. [...] fertile, produceva annualmente notevoli quantità di olio di ottima qualità. La proprietà terriera, le fortune accumulate al vertice di una brillante carriera prima nel foro poi nell'apparato burocratico del Regno, permisero al C. di acquistare ...
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PACCA, Bartolomeo
David Armando
PACCA, Bartolomeo. – Nacque a Benevento il 25 dicembre 1756, secondogenito di Orazio, marchese della Matrice, e di Cristina Malaspina dei marchesi di Lunigiana.
Compì [...] e di conferire l’investitura canonica ai vescovi di nomina imperiale, occupò nuovamente Roma nel febbraio 1808 – proiettò Pacca al vertice della gerarchia ecclesiastica. Il 19 giugno Pio VII lo nominò prosegretario di Stato in seguito all’arresto del ...
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PISACANE, Carlo
Carmine Pinto
PISACANE, Carlo. – Nacque a Napoli il 22 agosto 1818 da Gennaro, duca di San Giovanni, e da Nicolina Basile de Luna, secondogenito di tre figli.
Apparteneva a un’antica [...] nemici che stavano per sfidare la Repubblica. Una linea che non fu mai condivisa da Mazzini e da buona parte dei vertici del governo che consideravano un errore lasciare Roma: era un simbolo imponente oltre che il centro dello Stato. Le discussioni ...
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PETRUCCI, Pandolfo
Michele Camaioni
PETRUCCI, Pandolfo. – Nacque a Siena il 14 febbraio 1452 da Bartolomeo Petrucci. Famiglia di antica e consolidata presenza nella vita economico-politica della città, [...] stesso, Alfonso (11 marzo 1511), mentre al maggiore, Borghese, il padre preparò il terreno per una successione informale al vertice del governo di Siena. L’intesa con Giulio II fece inoltre da preludio alla conclusione, nell’agosto 1511, di una ...
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GARGIULO, Alfredo
Domenico Proietti
Nacque a Napoli il 2 maggio 1876 da Antonio e Maria Banchieri, in una famiglia di modeste condizioni. Fu avviato agli studi tecnici, terminati i quali, nel 1895, [...] è quello dell'idealizzazione dei dati naturali e della purificazione da ogni residuo di funzionalità pratica che, dunque, colloca ai vertici le forme di espressione più pure e ideali; in questo contesto, il G. studiò in maggior dettaglio e con più ...
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PUSTERLA, Pietro
Nadia Covini
PUSTERLA, Pietro. – Nacque nel 1414 a Milano da Giovanni Pusterla di Tradate e da Caterina Pusterla, figlia del legum doctor Pietro; era dunque l’erede di due distinti [...] ), Pusterla partecipò attivamente ai governi della Repubblica ambrosiana, come molti nobili milanesi del suo ceto, e assunse incarichi di vertice nel giugno del 1449. Poco dopo, però, durante un tumulto che avrebbe dato il governo ai guelfi popolari ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...