CAPORALI, Ettore
Eugenio Togliatti
Nacque a Perugia il 17 ag. 1855 da Vincenzo e Tecla Campi. Seguì gli studi secondari nella sua città nativa e quelli universitari a Roma, ove ebbe tra i suoi maestri [...] e quadrangoli coniugati rispetto alla cubica (triangolo coniugato per una cubica, ad es., è un triangolo in cui ogni vertice sta sulla polare mista degli altri due); e poi triangoli coniugati simultaneamente rispetto a una cubica e una conica; e ...
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GUASCONI, Niccolò
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze, nella prima metà del XIV secolo, da Iacopo di Piero, detto Bonaccio, nel "popolo" di S. Lorenzo, quartiere S. Giovanni, "gonfalone" Leone d'oro. [...] allora coniato venne apposto lo stemma del G., consistente in uno scudo con tre scaglioni, o squadre, con una croce vermiglia sul vertice dello scaglione di mezzo, in campo bianco.
Il 1° sett. 1404 fu di nuovo console dell'arte del cambio e, il 25 ...
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PUZZI, Giovanni Antonio Maria
Renato Meucci
Gabriele Rocchetti
PUZZI, Giovanni Antonio Maria. – Nacque a Parma il 24 maggio 1791, da Giacomo e da Maria Tosoni (Parma, Archivio vescovile, Liber baptizatorum [...] écossais op. 63 di Ignaz Moscheles, 1825), testimoniano le eccellenti capacità di cui era dotato e rappresentano il vertice massimo del virtuosismo sul corno naturale.
Puzzi, il più illustre virtuoso di corno della generazione successiva a Giovanni ...
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BARBAVARA, Francesco
Nicola Raponi
Figlio di Giacomo, cittadino novaresel passato al servizio dei Visconti e più tardi governatore di Cremona, si ignora l'anno della sua nascita, il suo curriculum di [...] chiamò "virum divinum", "virum immortalem", "sanctissimuni".
Nel 1432, quando l'autorità e il prestigio del B. sembravano al vertice, egli ebbe improvvisamente uno scontro con il duca, che lo allontanò da Milano assegnandogli l'ufficio di console a ...
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MOSTI TROTTI ESTENSE, Ercole
Carlo Baja Guarienti
MOSTI TROTTI ESTENSE, Ercole. – Nacque a Bologna il 3 dicembre 1864, terzogenito e unico figlio maschio del marchese Tancredi (1826-1903) e di Paolina [...] Bianchi, portavoce della protesta contro l’impresa italiana in Libia, mentre i socialisti scelsero Raffaele Mazzanti, artefice e vertice del cooperativismo a Ferrara; i radicali puntarono su Mosti , che andò al ballottaggio. Dopo che i socialisti e ...
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BONO, Gaudenzio
Piero Bairati
Nato a Torino il 17 maggio 1901 da Stefano, impiegato delle Poste e telegrafi, e da Giuseppina Caire, si formò nel periodo di intensa industrializzazione dell'area metropolitana [...] venne affidata la carica di direttore generale. Nella struttura piramidale della FIAT, la direzione rappresentava il vertice che coordinava il lavoro delle singole divisioni e direzioni, svolgendo contemporaneamente funzioni di gestione strategica e ...
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BITOSSI, Renato
Giuseppe Sircana
Nacque a Firenze il 31 marzo 1899 da Giovanni e Ermellina Lucchesi. Operaio meccanico, nel 1913 entrò a lavorare nelle Officine Galileo, impegnandosi subito nell'attività [...] Vittorio, F. Santi e G. Pastore, segretario generale della Confederazione, condividendo con il gruppo dirigente sindacale e il vertice del PCI l'elaborazione della politica salariale di quegli anni. Nel momento in cui si manifestarono i contrasti tra ...
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GABUTI (Gabuto), Giovan Giacomo
Andrea Merlotti
Quartogenito di Giovan Francesco e di Maria Luciana Orengiano, nacque a Ivrea intorno al 1630.
Il G. apparteneva a una ricca famiglia eporediese, la cui [...] . Il G. mantenne tale carica anche dopo l'effettiva assunzione del potere del giovane duca (1684), e questa costituì il vertice della sua carriera (il Patrucco, lo dice "presidente del Senato", ma ha equivocato sulla funzione legata al suo titolo di ...
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CATTANEO, Agostino
Maristella Cavanna Ciappina
Nobile genovese, nacque attorno al 1460, primogenito di Goffredo e di Luigina figlia di Cattaneo Cattanei; ebbe tre fratelli, Isnardo, Vincenzo e Mariola, [...] interessi, il C. era tra gli Anziani; da allora riprese la carriera politica con grande intensità. Tra gli Anziani, al vertice dell'apparato statale e collaboratori dei vari governatori francesi e dei Fregoso, il C. fu richiamato più volte, nel 1511 ...
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DEL NERO, Agostino
Diana Toccafondi Fantappiè
Nacque a Firenze il 17 sett. 1504 da Piero di Francesco di Nero di Filippo e da Ginevra di Clemente Guidotti.
Il padre, ricoprendo per la prima volta il [...] . In seguito entrò per tre volte (ottobre 1564, aprile 1565 e ottobre 1566) nel Magistrato supremo, l'organismo vertice nella gerarchia delle magistrature del principato, e fece quasi ininterrottamente parte dal 1566 al 1575 degli accoppiatori che ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...