MARCO da Oggiono
Alessandro Serafini
Figlio di Cristoforo e di Isabella da Civate, nacque con ogni probabilità a Milano tra il 1465 e il 1470 (Shell, 1998, p. 163).
Il suo nome completo, come testimoniano [...] e l'esecuzione alla bottega (Suida, 1929, pp. 103 s.). Leonardesca è senz'altro la composizione piramidale, con al vertice Cristo e agli angoli della base i due santi inginocchiati; rientra pure nel repertorio vinciano lo sfondo con il sarcofago ...
Leggi Tutto
TORRI
Daniele Pascale Guidotti Magnani
– Famiglia di architetti bolognesi, distintasi a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo per le figure di Giovanni Battista e soprattutto del figlio Giuseppe Antonio.
È [...] Battista pose le basi per un’efficiente impresa, che nel giro di pochi decenni consentì ai Torri di salire al vertice del contesto architettonico bolognese e di ambire a commissioni di sicuro prestigio anche in altre città.
La conduzione familiare ...
Leggi Tutto
MISTRUZZI, Aurelio
Alessandra Imbellone
– Nacque il 7 febbr. 1880 a Villaorba, frazione di Basiliano (Udine), da Giacomo, geometra, e Filomena Vau, proprietaria terriera.
Rimasto orfano del padre nel [...] tenutasi a Torino nel 1911, anno che vide intensificarsi la sua produzione medaglistica e l'attività espositiva. Un primo vertice qualitativo lo raggiunse nel 1918, con il modello, poi coniato dalla Zecca nel 1925, delle 100 lire Vetta d'Italia ...
Leggi Tutto
TORNIELLI
Giancarlo Andenna
– Il primo rappresentante di questo gruppo familiare novarese, di nome Graziano Turniel, è documentato nel 1127 come testimone a un atto di investitura feudale effettuato [...] sia di Giovanni; risulta in conclusione che ben tre Tornielli erano presenti, alla fine del XII secolo, in posizioni di vertice nella Chiesa novarese. E tutti e tre fecero carriera, negli anni successivi: Giovanni fu vescovo di Bergamo (1211-40 ...
Leggi Tutto
MARONCELLI, Piero
Roberto Balzani
– Terzo di cinque figli, nacque a Forlì il 21 sett. 1795 da Antonio, un sensale di modeste condizioni, e da Maria Iraldi Bonnet. Compiuti gli studi classici in città, [...] G.B. Masotti e L. Petrucci, oltre al conte G. Orselli e al tipografo S. Casali. La vendita costituiva il vertice di una struttura alquanto ramificata, che prevedeva l’organizzazione dei ceti artigiani all’interno di una più numerosa «turba liberale ...
Leggi Tutto
VALIANI, Leo
Andrea Ricciardi
VALIANI (propr. Weiczen, italianizzato durante il fascismo), Leo. – Nacque a Fiume/Rijeka il 9 febbraio 1909 da genitori ebrei non praticanti di madrelingua tedesca e di [...] 1928, il suo mentore politico fu Ermanno Bartellini, un socialista conosciuto a Trieste durante un viaggio di lavoro e al vertice di un gruppo di antifascisti che ruotava intorno a Pietre, con cui Valiani collaborò fino al suo primo arresto, avvenuto ...
Leggi Tutto
MARIANI, Angelo
Anna Tedesco
– Figlio di Natale e di Maria Grilli, nacque l’11 ott. 1821 a Ravenna, dove fu battezzato il giorno seguente.
Quasi nulla si sa della sua famiglia, se non che fosse piuttosto [...] Meyerbeer, Robert le Diable, del quale sarebbe divenuto un notevole interprete. A Vicenza la carriera del M. toccò un altro vertice significativo il 15 sett. 1847, quando fu chiamato a dirigere al teatro Olimpico i cori composti da Pacini per l’Edipo ...
Leggi Tutto
GHEDINI, Giorgio Federico
Antonio Sardi De letto
Nacque a Cuneo l'11 luglio 1892 da Alfredo e da Clotilde Margaritelli. Iniziato lo studio del pianoforte e dell'organo nella città natale, si trasferì [...] con la compresenza di accordi al pianoforte nel registro acuto e l'alternanza di solo e tutti negli archi, rappresenta un vertice di alchimie sonore. Il Concerto dell'albatro, reso popolare dalle frequenti esecuzioni del Trio di Trieste sia in Italia ...
Leggi Tutto
BO, Giorgio
Giuseppe Locorotondo
Nacque a Sestri Levante (Genova) il 4 febbr. 1905 da Silvio, banchiere, e da Maria Rosa Bo. Compiuti gli studi secondari presso un collegio di Chiavari, retto dai padri [...] poi approvato, sulle incompatibilità parlamentari, sostenuto da L. Sturzo, che avrebbe impedito a Mattei di cumulare cariche al vertice delle imprese pubbliche con il mandato parlamentare.
Con l'inizio della seconda legislatura, il B. divenne uno dei ...
Leggi Tutto
ROSA
Filippo Piazza
(de Rosis). – Famiglia di pittori bresciani del Cinquecento pionieri nel campo dell’illusionismo prospettico, un genere che, a partire dal XVII secolo, fu definito quadratura. Figli [...] nel monastero della Madonna dell’Orto, anch’esso appartenente alla congregazione di S. Giorgio in Alga, al cui vertice siedeva il bresciano Leone Bugatto, probabile artefice della convocazione in laguna dei due fratelli (Piazza, 2016a, pp. 203 ...
Leggi Tutto
vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...