GIANNI, Francesco Maria
Vieri Becagli
Nacque a Firenze il 4 nov. 1728, figlio secondogenito di Nicolò Francesco, di nobile e antica famiglia fiorentina (nel 1751, con la nuova legge sulla nobiltà, fu [...] dello Stato. Nel 1759 i tentativi del G. ebbero successo: il 29 agosto divenne provveditore dell'arte della seta, al vertice della magistratura che reggeva l'attività manifatturiera primaria a Firenze e nel paese. Così occupò un ufficio di punta dell ...
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FARINA, Modesto
Giovanni Luigi Fontana
Nacque ad Oria Valsolda (od. prov. di Como), sul lago di Lugano, il 18 marzo 1771 da Iacopo, figlio di Domenico di Urio, e da Maria di Giovanni Battista Casanova [...] dei piani di studio e della disciplina degli istituti di studi superiori per il clero. Il 17 genn. 1812, giunto al vertice della carriera, Napoleone I lo fece cavaliere della Corona.
Cessate dal 1° ag. 1814 le funzioni del ministero del Culto, il ...
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TRENTA
Laura Galoppini
Casato lucchese, il cui capostipite ed eponimo fu maestro Trenta da Casabasciana, speziale, attestato sino dagli anni Trenta del XIV secolo: verosimilmente immigrato (in epoca [...] politica, la presenza dei Trenta è fittissima nell’Anzianato, e tutt’altro che rara anche nelle cariche di vertice, tanto sotto la dominazione pisana quanto nel periodo posteriore, in particolare con Ciomeo, Federico, Galvano, Lorenzo, Matteo ...
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LIBERALE di Iacopo da Verona (Liberale da Verona; Della Biada, Liberale)
Giorgio Tagliaferro
Nacque attorno al 1445 a Verona, dove risulta registrato nel 1455 all'età di dieci anni. Il nome della famiglia [...] delle figure e dell'impianto spaziale e un distacco crescente dal gusto tardogotico nella scelta dei motivi ornamentali. Un vertice di assoluta originalità è raggiunto nella figura dell'Aquilone del graduale 20.5, in cui si esprimono il dinamismo ...
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LUDOVICO I di Borbone, re d'Etruria
Alba Mora
Nacque a Colorno, presso Parma, il 5 luglio 1773, primogenito maschio del duca di Parma e Piacenza Ferdinando I e di Maria Amalia d'Asburgo Lorena. La sua [...] scienze e delle arti nel suo Stato.
Tuttavia l'educazione ricevuta, rigorosamente impostata su un sistema di controllo gerarchico al cui vertice stava il duca Ferdinando, finì con l'opprimere L., che il 20 sett. 1793 se ne lamentò con Turchi: "al mio ...
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ERRICO (Enrico), Scipione
Rosario Contarino
Nacque nel 1592 a Messina, come si può anche rilevare da numerosi passi della sua stessa opera. Il padre, di nobile condizione, era originario di Napoli; [...] sostanza poetica dell'Adone" (C. Varese, p. 842). Nel poema, infatti, le scene di seduzione amorosa (con il loro vertice nello sfinimento agonico di Filindo e Persina) oppure i viaggi in esotiche contrade occupano l'attenzione dell'autore ancor più ...
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D'AMELIO, Mariano
Vincenzo Clemente
Nacque a Napoli il 4 nov. 1871 da Camillo e da Luisa Manganelli. Laureatosi in giurisprudenza a Napoli entrò nella magistratura come uditore nel 1893. Esordì come [...] più in generale nel processo di elaborazione legislativa compiutosi con la formazione dei nuovi codici.
Il ruolo al vertice della magistratura che il D. coprì nel ventennio fascista - cumulando nel contempo la presidenza del Consiglio superiore della ...
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TIBERIO d'Assisi
Raffaele Caracciolo
TIBERIO d’Assisi. – Tiberio di Diotallevi di ser Francesco di Méneco (Domenico) «de Barberiis», detto Tiberio d’Assisi (formula che il pittore preferiva nelle sue [...] ad Altenburg e l’affresco trasferito su tela del Princeton University Art Museum), la prima delle quali costituisce forse il vertice dell’arte di Tiberio.
Nel 1506 arrivò il primo incarico di ampio respiro e di indubbia importanza, gli affreschi ...
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FABBRI, Luigi
Giuseppe Sircana
Nacque a Fabriano, in provincia di Ancona, il 22 dic. 1877 da Curzio e da Angela Sbriccioli. Era studente delle scuole tecniche di Ancona quando la frequentazione dell'anarchico [...] .
Il movimento sindacale bolognese era allora diviso in due: da un lato i riformisti allineati con il vertice della Confederazione generale del lavoro (CGdL) e dall'altro i sindacalisti rivoluzionari che, insieme con gli anarchici, controllavano ...
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TROTTI, Giovanni Battista detto il Malosso
Raffaella Poltronieri
– Nacque a Cremona probabilmente nel 1555, anno desunto dalla firma presente su un dipinto in cui il pittore si dice venticinquenne nel [...] anni Ottanta che il Malosso elaborò una composizione ricorrente per le sue pale d’altare, costituite da uno schema piramidale al cui vertice troviamo sempre la Vergine con il Bambino e nel registro inferiore due o tre santi (un esempio è la pala di ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...