NICCOLO V, antipapa
Amedeo De Vincentiis
NICCOLÒ V, antipapa. – Pietro Rinalducci (Rainalducci) nacque attorno al 1258 a Corvaro, castrum nel contado di Rieti, variamente denominato nel Medioevo (Corbarium, [...] vaticana, dove avvenne l’incoronazione reciproca, che rappresentava la concordia e l’equilibrio tra il vertice temporale e quello spirituale della Cristianità.
Il nuovo papa immediatamente prese due importanti iniziative. Innanzitutto costituì ...
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SCHIATTA
Alma Poloni
– Famiglia mercantile lucchese, fiorita tra il XIII e il XV secolo, discendente da uno Schiatta di Dono vissuto nella prima metà del Duecento.
Contrariamente a quanto sostenuto [...] , negli anni precedenti, alla fazione bianca. Membri della famiglia continuarono a sedere nell’anzianato, il collegio di vertice del Comune di Lucca, anche negli anni Trenta: Lando di Ubaldo (ancora attivo nel commercio internazionale almeno per ...
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DELLA MARRA (de Marra), Angelo
Mario Caravale
Figlio, forse primogenito, di Giozzolino di Angelo, nacque probabilmente a Barletta in data da collocare intorno al 1220 (più prima che dopo), in quanto [...] dell'estate: numerosi sono i documenti che lo ricordano con tale incarico negli anni successivi. Era, dunque, al vertice dell'amministrazione finanziaria del Regno quando nel giugúo 1283, dopo la rivolta siciliana dei Vespri, il principe di Salerno ...
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MAFFII (Mafii, Maffi), Maffio
Maddalena Carli
Nacque a Firenze il 6 ag. 1881 da Pasquale, di antico e illustre casato, e Bianca Faldi. Nella città natale trascorse l'intera giovinezza, frequentando [...] venissero affidati a "camicie nere fedelissime".
Un mese dopo, il M. venne chiamato a sostituire Ojetti al vertice del Corriere della sera, per ovviare alle manifestazioni di indipendenza del predecessore e "in pieno accordo" - come sottolineava ...
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SALICETI, Aurelio
Pietro Giovanni Trincanato
– Nacque a Ripattoni, nel Teramano, il 14 maggio 1804 da Giuseppe, originario di Mosciano, e da Maria Giuseppina Ippoliti, discendente da una famiglia di [...] quali Guglielmo Pepe. In un tale contesto, il precipitare degli eventi lo colse in una posizione pericolosissima: ritenuto il vertice di una vasta cospirazione, il 15 maggio rischiò a più riprese di essere arrestato e linciato, tanto da determinarsi ...
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CALABRESI, Oreste
Sisto Sallusti
Nacque a Macerata il 7 maggio 1857 da famiglia borghese. Essendosi questa trasferita a Roma in condizioni economiche disagiate, il C. fece l'apprendista in una oreficeria [...] " Nunzio Rametta in Dal tuo al mio di G. Verga. Finalmente, il 2 marzo 1904, al teatro Lirico di Milano, il vertice della sua carriera: la potente, sanguigna interpretazione di Lazaro di Roio nella prima della Figlia di Iorio di G. D'Annunzio. La ...
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DI GENNARO, Giuseppe Aurelio
Guido Panico
Nacque a Napoli nel 1701 dall'avvocato Ottavio e da Cecilia De Franco, in una famiglia che faceva parte di quelle élites urbane affermatesi nel secolo precedente [...] giudice della Vicaria civile, che, insieme al Sacro Regio Consiglio e alla Reale Camera di S. Chiara, costituiva il vertice della struttura giurisdizionale del Regno.
Nel 1742 entrò a far parte della giunta di giureconsulti nominata dal sovrano allo ...
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ROMANO, Liborio
Carmine Pinto
– Nacque a Patù, nel basso Salento, il 27 ottobre 1793 da Alessandro e da Giulia Maglietta, primo di sette figli.
Apparteneva a una ricca famiglia, dove era presente una [...] , del 1821 e del 1849. Utilizzando l’incompetenza dei colleghi e la confusione della corte, mise mano ai vertici istituzionali dello Stato, modificandone in poche settimane le strutture di potere. Sostituì tutti gli intendenti e i sottointendenti al ...
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RIDOLFI, Lorenzo
Giovan Giuseppe Mellusi
RIDOLFI, Lorenzo. – Nacque nel 1362, da Antonio, discendente di Ridolfo, mercante originario del castello di Poppiano in Val di Pesa che a metà del XIII secolo [...] 1393, infatti, il nostro giurista iniziò una progressiva ascesa che lo portò, nel giro di pochi anni, al vertice delle più importanti magistrature della Repubblica.
Nello stesso 1393 fu ambasciatore cittadino presso il pontefice Bonifacio IX che si ...
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BARBARO, Antonio
Gino Benzoni
Nato a Venezia nel 1627, terzo dei cinque figli di Carlo e Marietta di Francesco Diedo, svolse durante la sua non lunga vita un ruolo notevole, in particolar modo nel carso [...] un palmo di terra guadagnato". Il Senato, tuttavia, preoccupato del riflettersi nei gradi minori di tali rivalità al vertice, fu indotto dalle lagnanze del Morosini e dalla richiesta dello stesso B. ad accordargli, nell'ottobre del 1667, licenza ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...